Sirti, ipotesi golden power per tenere a bada i fondi; a essersi fatti avanti Searchlight, Mubadala e 3i Infrastructure

Il governo prova ad aprire la strada a un partner industriale anziché a un investitore finanziario, ma ad oggi a manifestare interesse sono solo fondi

Dal governo trapela una preferenza per la cessione di Sirti a un partner industriale anziché a un investitore finanziario. 

Come riportato da MF Milano Finanza, nel caso in cui la proprietà venga ceduta a un fondo, si affaccia l'ipotesi di ricorrere al golden power a tutela di un asset che si occupa di infrastrutture strategiche e cybersecurity a garanzia dei livelli occupazionali. 

L'iter di vendita è al momento ancora lontano da impegni vincolanti da parte di potenziali acquirenti ed è nella fase delle manifestazioni di interesse, le quali sarebbero pervenute però solamente da investitori finanziari: il fondo di private equity Searchlight Capital, il fondo sovrano degli Emirati Arabi Mubadala Investment Company e 3i Infastructure, il fondo specializzato in infrastrutture sostenibili. 

Gli advisor a seguire la vendita sono Imi e Goldman Sachs per l'azionisra Pillarstone Italy. 

Sirti

Sirti, guidata dall'ad Laura Cioli, è una azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi reti di telecomunicazione.

Fondata nel 1921, opera nei settori delle telecomunicazioni, dell’energia e delle soluzioni digitali per le aziende, ed è un attore di successo anche a livello internazionale in Europa e in Medio Oriente.

Il Gruppo Sirti svolge attività di ricerca e sviluppo presso le proprie sedi di Sesto San Giovanni (MI) e Roma e partecipa a progetti di ricerca in ambito europeo in collaborazione con alcuni dei principali operatori di telecomunicazioni, università, centri di ricerca e società manifatturiere.

Nel primo semestre del 2023 Sirti ha registrato ricavi per 410 milioni di euro (il 18 per cento in più su base annua) e un margine operativo lordo di 27,1 milioni (+34 per cento).

Recentemente Sirti Digital Solutions, la controllata specializzata in servizi digitali, ha ottenuto la commessa per lo sviluppo di una nuova infrastruttura del centro dati della NATO a Napoli. Nell’ultimo periodo del 2023, però, il gruppo ha fatto sapere che nelle ultime semestrali il costo degli oneri finanziari per l’utilizzo delle reti di telecomunicazione è triplicato su base annua.