Snam, 12,3 miliardi il valore del 3° progetto di comune interesse europeo a sostegno delle infrastrutture per l'idrogeno

Il progetto prevede realizzazione ed esercizio di un gasdotto per il trasporto di idrogeno con capacità fino 94,5 kton/anno dall'area di Brindisi all'area di Taranto

Terzo progetto di interesse comune europeo, che coinvolge Snam, nella catena del valore dell'idrogeno, battezzato Ipcei Hy2Infra, in cui le risorse pubbliche messe in campo per 6,9 miliardi di euro dovrebbero sbloccare 5,4 miliardi di investimenti privati, portando il valore complessivo dell'operazione a circa 12,3 miliardi di euro; vi partecipano, oltre all'Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia.

Via libera quindi della Commissione europea ad aiuti di Stato per 6,9 miliardi di euro da parte di sette Stati membri, tra cui l'Italia, per il terzo progetto di interesse comune europeo, che  coinvolge Snam, nella catena del valore dell'idrogeno battezzato Ipcei Hy2Infra.

Il progetto mira a stabilire un'infrastruttura completa per il trasporto di idrogeno, collegando i siti di generazione di idrogeno pianificati in Puglia (IT49 di SAIPEM e IT02 di Energie Salentine) ai principali distretti di utilizzo finale, principalmente nei settori della siderurgia, della raffinazione e della chimica.

In particolare, il progetto prevede la realizzazione e l'esercizio di un gasdotto per il trasporto di idrogeno (con capacità fino a 94,5 kton/anno) dall'area di Brindisi all'area di Taranto. Ciò include: a) la riconversione del gasdotto Palagiano - Brindisi (DN 450, lunghezza circa 77 km) e di parte del gasdotto verso Brindisi (DN 300, lunghezza circa 7 km) per il trasporto di H2 puro, b) la costruzione di collegamenti al gasdotto per consentire l'iniezione di idrogeno dai siti dei progetti di produzione dei partner (DN 150, lunghezza circa 7 km), e c) la costruzione di un nuovo gasdotto per servire l'area industriale di Taranto (DN 600, lunghezza circa 17 km). Si prevede che la costruzione durerà 12 mesi per i nuovi segmenti di gasdotto e 6 mesi per quelli riconvertiti.

L'iniziativa, si legge in una nota Ue, è finalizzata a incrementare, attraverso le necessarie infrastrutture, la disponibilità di idrogeno rinnovabile, riducendo così la dipendenza dal gas naturale e contribuendo a raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo.

 

Le aziende coinvolte nel progetto - che prevede la realizzazione di 33 opere - sono in tutto 32 con attività in uno o più Stati membri, tra cui piccole e medie imprese. Le aziende italiane coinvolte sono Snam, Saipem ed Energie Salentine. "Mentre la catena di approvvigionamento dell'idrogeno rinnovabile in Europa è ancora in una fase nascente - ha sottolineato la commissaria Ue alla concorrenza Margharete Vestager - Hy2Infra consentirà di realizzare gli elementi iniziali di una rete di distribuzione integrata e aperta. In particolare saranno creati i primi cluster infrastrutturali regionali in diversi Stati membri e sarà preparato il terreno per le future interconnessioni in tutta Europa. In questo modo - ha detto ancora Vestager - si contribuirà alla realizzazione di un mercato delle forniture di idrogeno rinnovabile e questo avvicinerà l'obiettivo di rendere l'Europa il primo paese climaticamente neutrale entro il 2050.

Tra le opere di cui è prevista la costruzione ci sono lo sviluppo di 3,2 GW di elettrolizzatori su larga scala per produrre idrogeno rinnovabile, la realizzazione di circa 2700 chilometri di condotte di trasmissione e distribuzione, lo sviluppo di impianti di stoccaggio con una capacità di almeno 370 GWh e la costruzione di terminali di movimentazione e relative infrastrutture portuali per i vettori di idrogeno organico liquido (LOHC) destinate a gestire 6.000 tonnellate di idrogeno all'anno.