Crt fuori dal Banco Bpm, venduta l'intera partecipazione (1,8%) nel capitale dell'Istituto guidato da Castagna
L’operazione, riguardante le azioni rappresentative dell’1,8% del capitale di Banco BPM, è stata eseguita in data 13 febbraio 2023
Banco Bpm conferma le indiscrezioni di stampa sull'uscita della Fondazione Crt dal capitale dell'istituto.
La decisione arriva dal consiglio di amministrazione del Crt che ha venduto la partecipazione dell’1,8% nell’istituto di credito guidato da Giuseppe Castagna.
"Siamo stati informati che l’operazione, riguardante le azioni rappresentative dell’1,8% del capitale di Banco BPM, è stata eseguita in data 13 febbraio 2023", si legge in una nota di precisazione della banca di Piazza.
Ancora non è del tutto chiaro il motivo di questa decisione strategica; tra le ipotesi, si pensa che l’ente Crt si sia deciso ad investire in altre istituzioni finanziarie.
La Fondazione torinese ha già attuato importanti investimenti nel sistema capitalistico italiano: nel portafoglio è presente il 5,17% di Mundys e il 3,67% di F2i.
Tra gli attivi della Fondazione sono presenti l’1,9% di UniCredit, l’1,61% di Generali e l’1,5% di Cdp.
Senza dimenticare che Crt nel 2022 si è schierato attivamente con Delfin e la famiglia Benetton a sostegno della lista Caltagirone per il cda del Leone.
Nell’ anno del 2023, la Fondazione piemontese aveva portato avanti un patto di consultazione fra gli altri enti di origine bancaria e le casse previdenziali in vista del risiko bancario, che vede il Banco protagonista delle indiscrezioni sul consolidamento nel sistema del credito italiano.
Grazie all’ entrata in scena di Cassa Forense e agli arrotondamenti di Enpam e di Intercassa, l’anno scorso il patto era salito all’ 8,33% del capitale.