CDP e Poste, modifiche all’accordo distributivo di Buoni e Libretti; in rialzo le commissioni allo sportello
Nel '21 il servizio di raccolta e di risparmio di Poste Italiane ha registrato ricavi pari a 1,753 mld, scesi nel '22 a 1,6 mld e pari, da gennaio a settembre '23 a 1,2 mld
Sono state emesse alcune modifiche all’accordo di distribuzione tra Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti che gestisce lo smercio negli uffici postali di Buoni e Libretti: un premio upfront annuale aggiuntivo per il collocamento dei Buoni Fruttiferi Postali, l’impegno di Cdp di mettere a disposizione prodotti specifici e la riduzione del tetto minimo di remunerazione da 1,6 a 1,55 miliardi nel caso di scostamenti negativi superiori a 7 miliardi dall’obiettivo di raccolta netta complessiva.
Come riportato da Milano Finanza, tre anni fa il servizio di raccolta e di risparmio postale di Poste Italiane ha registrato ricavi pari a 1,753 miliardi, scesi nel 2022 a 1,6 miliardi e pari, da gennaio a settembre 2023 (ultimo bilancio Poste) a 1,2 miliardi.
Nonostante le modifiche apportate, l’accordo inaugurato nel 2021 giungerà a termine nel 2024, come secondo accordi, prevedendo una remunerazione minima annua di 1,6 miliardi e un massimo di 1,85 miliardi.
Il fine principale, oltre a quello di fare raccolta, si manifesta con il tentativo di ridurre al minimo l’impatto dei riscatti e delle scadenze considerando che la raccolta netta del risparmio postale nel 2021 è stata negativa per 5,3 miliardi e nel 2022 ha raggiunto il picco negativo di -11,1 miliardi (anche se influenzato per -1,5 miliardi dai minori accrediti dei ratei pensionistici, 11 rispetto al 12 del 2021).
Da gennaio a settembre 2023 è stata registrata una raccolta negativa di 7 miliardi, malgrado la crescita dei rendimenti di molti Buoni Fruttiferi Postali e il tasso riguardo la liquidità dei Libretti (arrivato al 3,5% lordo).
Le variazioni vengono visionate dalle politiche di remunerazione e per i meccanismi di gestione di situazioni eccezionali, rivedendo i valori di scostamento dalla raccolta netta complessiva
delle soglie di penalizzazione che, una volta superate, attivano il meccanismo di gestione delle situazioni eccezionali e la trattativa del patto.