Cementir Holding, nel '23 leggera diminuzione dei ricavi a €1694 mln (-1,7%); margine operativo lordo record a €411 mln (+22,6%)
Il Cda di Cementir Holding N.V., presieduto da Francesco Caltagirone jr., ha esaminato i dati preconsuntivi consolidati ‘unaudited’ al 31 dicembre 2023
Il Consiglio di Amministrazione di Cementir Holding N.V., presieduto da Francesco Caltagirone jr., ha esaminato i dati preconsuntivi consolidati ‘unaudited’ al 31 dicembre 2023, registrando una leggera diminuzione dei ricavi a €1694 mln (-1,7%) e un margine operativo lordo record a €411 mln (+22,6%).
“A dispetto di uno scenario macroeconomico sempre più incerto a causa delle crescenti tensioni geopolitiche e di condizioni monetarie più restrittive, nel 2023 il Gruppo ha dimostrato una significativa resilienza, stabilendo nuovi record grazie anche a un mix geografico e di prodotto sempre più diversificato. La generalizzata debolezza dei volumi, ad eccezione di Turchia e Cina, è stata bilanciata dal miglioramento dell’efficienza operativa. Il nuovo Piano Industriale al 2026 continua a porre al centro della nostra strategia una crescita organica sostenibile, confermando tutti gli obiettivi di medio e lungo termine e proseguendo nel nostro percorso verso la decarbonizzazione" ha commentato Francesco Caltagirone Jr, Presidente e Amministratore Delegato.
Risultati economici consolidati del 2023 di Cementir Holding
Nel corso del 2023, i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 10,7 milioni di tonnellate, sono diminuiti dell’1,6% rispetto al 2022 a causa del rallentamento del mercato principalmente in Danimarca, Belgio, Stati Uniti, Egitto e Malesia, mentre un incremento si è registrato in Turchia e Cina.
I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 4,3 milioni di metri cubi, sono diminuiti dell’11,1% rispetto al 2022 a causa dell’andamento negativo di tutte le aree geografiche, soprattutto Nordic & Baltic, ad eccezione della Turchia.
Nel settore degli aggregati i volumi di vendita sono stati pari a 9,4 milioni di tonnellate, in diminuzione del
10,1% rispetto al 2022 a seguito dell’andamento negativo in Belgio, Svezia e Danimarca, parzialmente controbilanciato dalla crescita in Turchia.
I ricavi delle vendite e prestazioni del Gruppo sono stati pari a 1.694,6 milioni di Euro, in diminuzione dell’1,5% rispetto a 1.720,9 milioni di Euro del 2022 a seguito della riduzione dei volumi venduti e dell’indebolimento delle valute locali, con dinamiche diverse nelle singole aree geografiche a fronte di un moderato aumento dei prezzi. Si evidenzia che a cambi costanti 2022 i ricavi sarebbero stati pari a 1.901,5 milioni di Euro, in aumento del 10,5% rispetto all’anno precedente.
Il margine operativo lordo ha raggiunto il record storico di 421,9 milioni di Euro, in aumento del 25,4% rispetto ai 336,3 milioni di Euro del 2022, a seguito dei migliori risultati realizzati in tutte le aree geografiche ad eccezione degli Stati Uniti. Si evidenzia che il margine operativo lordo del 2023 include proventi non ricorrenti netti per circa 11,6 milioni di Euro principalmente per plusvalenze su cessioni di terreni e macchinari. Se si escludono i proventi non ricorrenti, il margine operativo lordo, pari a 410,3 milioni di Euro, è aumentato del 22,0% rispetto al 2022.
L’incidenza del margine operativo lordo sui ricavi si attesta al 24,5% rispetto al 19,5% del 2022.
A cambi costanti 2022, il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 476,3 milioni di Euro, in aumento del 41,6% rispetto all’anno precedente.
Il risultato operativo, tenuto conto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 122,6 milioni di Euro (121,5 milioni di Euro nel 2022), è stato pari a 299,2 milioni di Euro, in crescita del 39,3% rispetto ai 214,7 milioni di Euro dell’anno precedente.
A cambi costanti con l’anno precedente il risultato operativo sarebbe stato pari a 346,0 milioni di Euro.
Il risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto è pari a 0,8 milioni di Euro (1 milione di Euro nel 2022).
Il risultato netto della gestione finanziaria, positivo per 15,8 milioni di Euro (positivo per 11,0 milioni di Euro nel 2022), include oneri finanziari netti per 4,4 milioni di Euro (10,7 milioni di Euro nel 2022), proventi su cambi netti per 15,4 milioni di Euro (proventi su cambi netti per 28,4 milioni di Euro nel 2022) e l’effetto della valutazione dei derivati.
Il risultato ante imposte si è attestato a 315,8 milioni di Euro, in aumento del 39,3% rispetto ai 226,7 milioni di Euro del 2022.
Il Gruppo ha effettuato investimenti per circa 151,7 milioni di Euro (122,6 milioni di Euro nel 2022) di cui circa 47,5 milioni di Euro (26,1 milioni di Euro nel 2022) inerenti all’applicazione del principio contabile IFRS 16.
La cassa netta al 31 dicembre 2023 è stata pari a 217,6 milioni di Euro con una variazione di 122,1 milioni di Euro rispetto ad una posizione di cassa netta di 95,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2022 e include la distribuzione di dividendi per 34,2 milioni di Euro avvenuta nel mese di maggio. Tali importi comprendono 82,3 milioni di Euro dovuti all’applicazione dell’IFRS 16 (73,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2022).
Evoluzione prevedibile della gestione
Lo scenario macroeconomico continua ad essere caratterizzato da forte incertezza, con rischi di rallentamento dell’economia legati alle tensioni geopolitiche e alle condizioni finanziarie ancora restrittive.
Per l’anno 2024 il Gruppo prevede di raggiungere ricavi consolidati di circa 1,8 miliardi di Euro, un margine operativo lordo di circa 385 milioni di Euro e una posizione di cassa netta di circa 300 milioni di Euro a fine periodo.
Gli investimenti previsti sono pari a circa 135 milioni di Euro (104,2 milioni di Euro nel 2023), di cui circa 48 milioni di Euro in progetti di sostenibilità. Le spese di ricerca e sviluppo sono previste stabili rispetto al 2023, così come il numero medio di dipendenti. Il Gruppo non prevede la necessità di nuovi finanziamenti esterni, data la generazione di cassa e la posizione di cassa netta attesa entro fine anno.
Le suddette indicazioni previsionali non includono: i) gli impatti per l’applicazione dello IAS 29; ii) eventuali poste non ricorrenti; iii) l’impatto dell’eventuale peggioramento della situazione geopolitica o altri eventi straordinari.
Quanto precede rispecchia esclusivamente il punto di vista del management della società, e non rappresenta una garanzia, una promessa, un suggerimento operativo o anche solo un consiglio di investimento. Non deve pertanto essere preso come supporto previsionale sull’andamento futuro dei mercati e degli strumenti finanziari interessati.