illimity Bank, nel '23 utile netto record a €104 mln (+39%); Passera: "Mai smesso di crescere nonostante difficoltà"
Il Cda di illimity Bank ha approvato i risultati del Gruppo illimity al 31 dicembre 2023
illimity Bank ha approvato i risultati al 31 dicembre 2023 registrando l'utile netto migliore dalla nascita della banca, che si è attestato a €104 milioni (+39%).
I ricavi sono risultati essere pari a 393 milioni di euro (+11%), trascinati dalla crescita del core business e dalla valorizzazione della piattaforma digitale illimity.
Corrado Passera, CEO e Fondatore di illimity, ha commentato: “l risultati del 2023 segnano cinque anni dalla nascita di illimity, durante i quali la Banca non ha mai smesso di crescere nonostante i tanti “cigni neri” di questi anni. I nostri attivi hanno raggiunto i 7,3 miliardi di euro partendo da poche centinaia di milioni all’inizio del 2019. Da una redditività negativa il primo anno abbiamo superato i 100 milioni di euro di utile netto nel 2023, con un bilancio caratterizzato da un’elevata solidità e un profilo di rischio contenuto. Nel frattempo, non abbiamo mai smesso di investire in innovazione, destinando una parte dei nostri profitti a varie iniziative tech volte a produrre anche risorse di equity per lo sviluppo del nostro core business e creando una piattaforma IT tra le più innovative del mercato, che si è trasformata da centro di costo in centro di ricavo e di crescita. A fronte di un andamento del settore distressed, in prospettiva decisamente meno attraente, abbiamo accelerato un riposizionamento che ci vede ancor più presenti sul mercato specializzato del credito asset-based performing. Alla luce delle evoluzioni strategiche e di un quadro macroeconomico profondamente cambiato rispetto a quanto ipotizzato nel Piano 2021-2025, nel corso del 2024 prevediamo di elaborare un nuovo piano che porterà anche ad un aggiornamento dei target 2025.”
Principali risultati di Illimity Bank
- netto dell’esercizio 2023 a 104,4 milioni di euro (+39% a/a), trascinato dalla crescita del core business e dalla valorizzazione di un fattore distintivo della Banca quale la tecnologia, grazie alla partnership siglata con il Gruppo Engineering sulla piattaforma IT di illimity.
- Ricavi in aumento a 358,9 milioni di euro (+11% a/a), beneficiando sia dell’aumento del margine di interesse (+19% a/a) sostenuto dalla crescita dei volumi, sia della crescita delle commissioni nette (+25% a/a) trainate dalla business origination e dall’incremento dell’attività di servicing per conto terzi. La voce “Altri oneri/proventi di gestione” è pari a 59,9 milioni di euro e recepisce il ricavo derivante dalla finalizzazione della citata partnership, pari a 54,0 milioni di euro (registrata nel 2° trimestre del 2023). A tale riguardo si evidenzia che tenuto conto dei minori ricavi derivanti dalla risoluzione consensuale del precedente contratto sulla piattaforma IT pari a 17 milioni di euro, il beneficio netto sui ricavi dell’esercizio rispetto allo scorso anno è pari a 37 milioni di euro.
- Costi operativi pari a 227 milioni di euro. In particolare, l’aggregato composto dalle Spese del Personale e Altre Spese Amministrative è pari a 204,4 milioni di euro. Al netto degli impatti relativi al cambio di perimetro di gruppo avvenuto nel periodo e delle spese del personale non ricorrenti, il dato è in aumento del 10% a/a, principalmente per effetto del dimensionamento degli organici completato a fine 2022, il rinnovo del contratto collettivo nazionale del credito,
- l’integrazione del sistema di incentivi e spese legate a iniziative specifiche (quali, tra le altre, la sopra citata partnership relativa alla tecnologia, e le campagne di marketing relative alla banca diretta). Gli ammortamenti sono pari a 22,6 milioni di euro e risultano in aumento rispetto ai 16,8 milioni di euro dell’esercizio 2022, in seguito agli investimenti IT per il lancio delle iniziative tech realizzati durante lo scorso anno.
- Il comparto Corporate & investment Banking rappresentato dalle divisioni Growth Credit e Investment banking ha registrato un anno record, con un utile prima delle imposte che raggiunge i 90,1 milioni di euro (+47% a/a), trainati dall’aumento dei crediti verso la clientela che si attestano a 2,7 miliardi di euro (+24% a/a) e da una leva operativa che si mantiene su livelli eccellenti con un cost/income del 24%.
- Anche la Divisione Distressed Credit registra un anno molto positivo, con un utile prima delle imposte di 109 milioni di euro grazie all’accelerazione impressa nella valorizzazione dei propri investimenti esistenti, perseguita attraverso il riposizionamento strategico avviato nella seconda parte del 2023. Alla luce, infatti, di un contesto divenuto molto meno attraente del mercato NPE, si è deciso di far evolvere il modello di business della Divisione verso un’operatività maggiormente focalizzata su finanziamenti specializzati asset-based in prevalenza performing, facendo leva sulle importanti competenze interne maturate in tali ambiti. Continueranno, al contempo, a ridursi gli investimenti diretti in NPL, già oggetto di significativo calo nel quarto trimestre del 2023 (-30% t/t); ad oggi, gli investimenti diretti in portafogli NPL rappresentano solo circa il 4% del totale attivo del Gruppo. In tale ottica dal 1° gennaio 2024 la Divisione è stata rinominata Specialised Credit.
- Aumenta la redditività della controllata ARECneprix nonostante un mercato del servicing più sfidante. L’EBITDA è pari a circa 16 milioni di euro in rialzo del 38% a/a, grazie all’aumento del business non captive, che rappresenta il 68% degli asset in gestione, in aumento dal 29% del 2022. Nel corso del 2023, infatti, ARECneprix ha ulteriormente consolidato il proprio posizionamento quale terzo operatore italiano nel mercato del servicing e gestione dei crediti UTP corporate. In particolare, si ricorda che nel mese di ottobre 2023 la società ha assunto il ruolo di unico arranger, advisor, asset manager e special servicer nel nuovo fondo mobiliare ad apporto Olympus Fund
- Qualità del credito in linea con le aspettative con un costo del credito a 43 punti base e un’incidenza dei crediti deteriorati organici, al netto delle posizioni assistite da garanzie pubbliche, che si mantiene su livelli contenuti all’1,3%.
- Raccolta totale, caratterizzata da un’ampia diversificazione delle fonti di funding, è pari a 6 miliardi di euro, in crescita del 15% a/a, trascinata in particolare dalla componente retail composta in misura crescente da clientela di fascia alta. In particolare, la raccolta retail si attesta a 3,9 miliardi di euro, in aumento di 1,3 miliardi da inizio anno (+53% a/a), sostenuta dall’importante contributo della piattaforma illimitybank.com (2,8 miliardi di euro).
- Posizione patrimoniale molto solida con un coefficiente CET1 phased-in al 14,7%, che presenta un ampio buffer rispetto al nuovo requisito SREP 2024 (9,6%). Il Total Capital Ratio si attesta al 18,7%.
Evoluzione attesa della gestione
Lo scenario macroeconomico e di mercato per il 2024 è caratterizzato da una bassa crescita economica con prospettive che rimangono incerte a causa delle persistenti tensioni geopolitiche e da condizioni finanziarie ancora restrittive per famiglie e imprese.
Si prevede inoltre che il segmento delle transazioni in crediti distressed, già in rallentamento negli ultimi anni, resti poco tonico anche nel corso del corrente esercizio.
Alla luce di tale sfidante contesto, illimity già nella seconda parte del 2023 ha reagito mettendo in atto un cambiamento di strategia nel comparto dei crediti distressed, riducendo progressivamente gli investimenti diretti in portafogli NPE e reimpiegando il capitale disponibile in attività di credito performing, contando sulla capacità di valorizzare i propri asset esistenti e sulla diversificazione dei segmenti di business in cui opera. Il tutto mantenendo solida patrimonializzazione e liquidità, qualità del credito sotto controllo e resilienza del core business.
Tale strategia continuerà anche nel 2024, anno in cui si prevede una ulteriore crescita di crediti verso la clientela, sostenuti da finanziamenti alle imprese da parte delle divisioni di business, dall’ulteriore sviluppo dei desk energy e asset-based financing, trainati anche dalla forte crescita in atto di b-ilty e dell’attività di investment banking che beneficiano di business garantiti o a bassa intensità di capitale.
Su fronte dei ricavi la dinamica dell’anno 2024 sarà impattata dall’aumento del costo del funding, previsto raggiungere il picco durante l’esercizio in corso, dal minor contributo derivante dalla
partnership relativa alla piattaforma tecnologica, che nel 2023 ha prodotto un provento non ricorrente, e dal minor contributo dei profitti da operazioni chiuse connessi alla citata evoluzione del modello di business degli investimenti diretti in portafogli NPE. Tali componenti saranno parzialmente compensate dall’aumento delle commissioni nette e dai proventi derivanti dagli investimenti in fondi, tra cui si cita la recente operazione di conferimento ai fondi Olympus.
La redditività di illimity potrà inoltre beneficiare della capacità, già dimostrata nel 2023, della Banca di valorizzare i propri asset del Gruppo.
Per quanto riguarda i costi operativi si prevede un visibile calo su base annua, in particolare per la componente “altre spese amministrative”, conseguenti alla diversa strategia perseguita nel comparto dei crediti distressed e sulla base di misure incisive di efficientamento dei costi.
La qualità del credito è attesa rimanere sotto controllo beneficiando dell’approccio particolarmente selettivo e prudente nella fase di analisi del credito, che potrà consentire di mantenere un costo del credito su livelli contenuti, grazie anche all’elevato livello di crediti assistiti da garanzie pubbliche. Si ricorda peraltro che la maggior parte delle esposizioni non performing organiche si riferiscono a clienti coinvolti in processi o procedure di ristrutturazione volte al loro risanamento.
Il profilo di liquidità si manterrà robusto con un’ampia diversificazione delle fonti di funding.
Con riferimento alla posizione patrimoniale, il CET1 ratio è atteso rimanere su livelli elevati a supporto della crescita del business.
Alla luce dei profondi cambiamenti di scenario e di assunzioni rispetto a quanto ipotizzato nel Piano Industriale 2021-2025 e della nuova strategia intrapresa dalla Banca nel 2023, si prevede di elaborare un nuovo Piano Industriale nel corso dell’anno, in cui verrà aggiornato tra l’altro anche il target di utile netto al 2025.