Evergrande, ordine di liquidazione da parte del tribunale di Hong Kong; accumulati €300 mld di debito
Shawn Siu, il Direttore Esecutivo di Evergrande: "molto deplorevole" la decisione dell'Alta corte di Hong Kong di disporre la liquidazione del colosso
Il Gruppo cinese che si occupa di sviluppo immobiliare, Evergrande, verrà liquidato (ossia prima chiuso poi venduto) due anni dopo aver annunciato il fallimento in Cina.
Infatti, l’azienda negli ultimi anni aveva avuto diversi problemi a causa del rallentamento del mercato immobiliare in Cina e delle regolamentazioni più stringenti imposte dal governo per il settore.
Tra le sue pratiche più criticate c’era quella di vendere in anticipo case e appartamenti che poi però non venivano completati, lasciando migliaia di persone con grossi crediti nei confronti dell’azienda. Altre volte grandi progetti immobiliari erano rimasti invenduti e vuoti.
La decisione arriva dall'Alta corte di Hong Kong, tramite l’udienza presieduta dalla giudice Linda Chan, come risultato del mancato accordo con i principali creditori dopo che la maratona negoziale del weekend si è conclusa con un nulla di fatto sulla ristrutturazione del debito offshore.
Si stima che Evergrande abbia accumulato oltre 300 miliardi di euro di debito è quotata alla Borsa di Hong Kong, ma gran parte delle sue proprietà sono in Cina.
Evergrande è stata sospesa dalle contrattazioni alla Borsa di Hong Kong quando perdeva il 20,87%, toccando i nuovi minimi storici di 0,16 dollari di Hk sull'ordine di liquidazione del gruppo deciso dall'Alta corte dell'ex colonia britannica.
Lo stop alle negoziazioni è stato disposto anche per le azioni delle due controllate del gruppo di Shenzhen, l'ex colosso che sconta la profonda crisi del settore immobiliare cinese, attive rispettivamente nelle auto elettriche e nella gestione dei servizi immobiliari: Evergrande NEV (-18,21% a 0,23 dollari di Hk) e Evergrande Services (-2,50% a 0,39 dollari di Hk).
Il Direttore Esecutivo di Evergrande, Shawn Siu, ha definito "molto deplorevole" la decisione dell'Alta corte di Hong Kong di disporre la liquidazione del colosso.
Ha aggiunto, che il gruppo "affronterà le difficoltà e i problemi e adotterà tutte le misure legali del caso.
Vogliamo portare avanti con costanza il funzionamento normale delle sue attività con la premessa di salvaguardare i diritti e gli interessi legittimi dei creditori nazionali ed esteri".