Banca Generali, l'utile netto balza a €255 mln (+64%) nei primi 9 mesi del 2023; Mossa: "Al via trasformazione, da licenza in Svizzera a data driven bank"

Il Cda di Banca Generali ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre; le masse totali sono salite al nuovo massimo storico di €88,8 mld

Utile netto a €255,1 milioni (+64%), margine d’interesse per €228,1 milioni (+160%) e costi operativi ‘core’: €174,4 milioni (+6%); questi alcuni dei risultati consolidati al 30 settembre approvati dal Consiglio di Amministrazione di Banca Generali. 

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati che ci proiettano verso un anno di forte crescita nonostante la grande volatilità ed il rallentamento della congiuntura. Registriamo un aumento a  doppia cifra nei patrimoni dei nostri clienti, grazie alla spinta dalla raccolta che riflette il gran lavoro dei consulenti, sempre più apprezzati nei servizi a maggiore valore aggiunto come l’advisory e le gestioni di portafoglio. Stiamo poi iniziando ad assistere ai primi segnali di normalizzazione nel comportamento dei clienti nel percorso di diversificazione, con le prime evidenze di novembre che ci fanno guardare con fiducia ai prossimi mesi. E stiamo inoltre accelerando su progetti trasformativi della nostra azienda, con l’ottenimento della licenza in Svizzera, la trasformazione verso una data driven bank ed il lancio del profilo dei “sustainable advisor”. Questi progetti, insieme ad un costante lavoro di innovazione nell’ambito dei servizi e prodotti, rafforzano la nostra proposizione commerciale ed il vantaggio competitivo. Siamo concentrati al raggiungimento dei target triennali, con solidità patrimoniale, remunerazione degli azionisti e crescita sostenibile degli utili ricorrenti come elementi fondanti della nostra strategia”. 

I risultati economici di Banca Generali al 30 settembre 2023

I primi nove mesi del 2023 si sono chiusi con un utile netto consolidato di €255,1 milioni, in crescita del 64,2% rispetto ai €155,4 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio, che scontava tuttavia l’impatto di €35,3 milioni di oneri fiscali straordinari sulla base dell’accordo quadro raggiunto con l’Agenzia delle Entrate in data 19 settembre 2022 per il passaggio -datato 2008- della delega di gestione di BG Sicav alla neocostituita fabbrica prodotti BG FML.

Anche al netto di tale componente straordinaria e di altre poste variabili, l’utile netto ricorrente ha mostrato un notevole progresso su base annuale attestandosi a €249,9 milioni rispetto ai 163,5 milioni dei nove mesi 2022 (+52,8%). Il risultato, sostenuto da una crescente diversificazione dei ricavi e da una forte efficienza operativa, conferma l’attenzione della Banca per uno sviluppo sostenibile in un contesto che rimane sfidante per la persistente volatilità dei mercati finanziari globali.

Il margine di intermediazione è salito del 25,4% a €589,0 milioni. Il significativo incremento è stato guidato dal rialzo del margine finanziario (€241,0 milioni, +121,7%) e dalla tenuta delle commissioni nette ricorrenti a 337,7 milioni (-1,7%) a fronte di un debole contributo delle commissioni variabili (10,3 milioni, -41,2%) per la già citata dinamica dei mercati nel periodo.

Le commissioni lorde ricorrenti sono risultate pari a 716,8 milioni, in aumento dell’1,2% rispetto ai nove mesi 2022. 

I costi operativi hanno raggiunto i €193,5 milioni, con una variazione del +6,4% che include 3,5 milioni di oneri straordinari. I costi operativi ‘core’ sono stati pari a 174,4 milioni, (+6,0% a/a), di cui 4,8 milioni legati all’avvio di ‘BG Suisse Private Bank. La variazione è in linea con gli obiettivi di piano e conferma la particolare attenzione al contenimento dei costi da parte della Banca a fronte delle dinamiche inflattive nel Paese.

I risultati commerciali di Banca Generali al 30 settembre 2023

Le masse totali di Banca Generali a fine settembre sono salite al nuovo massimo storico di €88,8 miliardi, segnando così un ulteriore passo in avanti nel percorso di sviluppo dimensionale (+10,4% a/a, 6,9% da inizio anno). La crescita delle masse ha beneficiato del buon risultato dell’attivitàcommerciale e del miglioramento della performance degli attivi.

Le masse in soluzioni gestite (fondi/Sicav e contenitori finanziari e assicurativi) sono salite del 3,7% da inizio anno attestandosi a €41,6 miliardi. In particolare, si sono distinti i contenitori finanziari (+17,4% a/a, +9,0% da inizio anno) per la diversificazione dell’offerta e l’elevato livello di personalizzazione. Tra i prodotti gestiti, si evidenzia inoltre il continuo incremento delle masse investite in soluzioni sostenibili (ESG), che a fine semestre hanno toccato i 13,7 miliardi rispetto ai €12,9 miliardi di fine 2022, rappresentando il 33,1% del totale.

I conti amministrati hanno raggiunto i €22,7 miliardi (+75,3% a/a, +46,1% da inizio anno) con una crescita legata alla fase di normalizzazione del livello dei tassi d’interesse e l’impiego dell’eccesso di liquidità posizionato sui conti correnti nella fase di tassi ultra-bassi/negativi. Tale dinamica ha generato una forte richiesta di advisory incentrata sul risparmio amministrato (titoli azionari e obbligazionari) che a fine periodo rappresentava il 22% delle masse in risparmio amministrato.

I prodotti assicurativi tradizionali (Ramo I) si sono attestati a €14,2 miliardi (-9,7% a/a; -7,6% da inizio anno) risentendo dell’ampliamento dello spettro di soluzioni di investimento disponibili nel nuovo paradigma di tassi. Il lancio di nuove iniziative nell’ultima parte dell’anno punta a riportare attenzione sulle esigenze di protezione e salvaguardia del patrimonio da parte delle famiglie private e dare nuovo impulso alla domanda.

Prevedibile evoluzione della gestione 

Il momento risulta particolarmente complesso per il concorrere di nuove tensioni geopolitiche e incertezze del quadro economico nell’area Euro dove l’indebolimento delle prospettive di crescita e il persistere di tensioni sui prezzi rendono complesse le decisioni di politica monetaria.

In questo difficile contesto Banca Generali rimane concentrata nel realizzare le linee guida strategiche e finanziarie presentate con Piano triennale 2022-2024 e incentrate sulla continua crescita dimensionale della Banca puntando al valore del servizio per clienti e consulenti, all’innovazione e ai principi di sostenibilità.

Nonostante la forte crisi dei mercati finanziari nel 2022 e il cambio di paradigma sui tassi, Banca Generali conferma i target finanziari presentati: 1) flusso cumulato di raccolta netta compreso tra €18,0-€22,0 miliardi per il 2022-2024; 2) crescita media ponderata (CAGR) degli utili ricorrenti pari al 10-15% nell’arco del triennio 2021-2024; 3) distribuzione di dividendi cumulati pari a €7,5-€8,5 per azione nel periodo 2022.2025 (vista per cassa).

Avendo superato il giro di boa della metà del piano al giugno scorso, Banca Generali si conferma ad oggi in linea o al di sopra dei target definiti.