Eni Award 2023, assegnati alla presenza del Presidente Mattarella i premi alla ricerca scientifica

Assegnata anche la Menzione speciale “Eni Joule for Entrepreneurship” per premiare le migliori idee imprenditoriali innovative e sostenibili

Sono stati assegnati oggi gli Eni Award, i premi alla ricerca scientifica di Eni; alla cerimonia, svoltasi oggi al Palazzo del Quirinale, ha presenziato oltre che l'Amministratore delegato Claudio Descalzi e il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Eni Giuseppe Zafarana, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

Giunto quest’anno alla sua quindicesima edizione, il premio è considerato un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nei campi dell'energia e dell'ambiente e testimonia l'importanza che la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica hanno per Eni e il suo impegno a favorire la sostenibilità e l’accesso all’energia, in accordo ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Dalla sua istituzione nel 2008 le candidature sono state più di undicimila.

La Commissione Scientifica, che ha valutato le ricerche presentate, è composta da scienziati che appartengono ai più avanzati istituti di ricerca a livello mondiale e negli anni ha visto la partecipazione di 6 Premi Nobel.

Anche quest’anno Eni, attraverso Joule, la sua Scuola per l’Impresa, ha assegnato la Menzione speciale Eni Joule for Entrepreneurship, destinata a team, spin off universitari, startup e volta a favorire l'applicazione, la valorizzazione e il trasferimento delle tecnologie promuovendo nel contempo la creazione di un ecosistema dell’innovazione sostenibile.

Le tre startup che si sono particolarmente distinte per l’innovatività e la sostenibilità dei progetti imprenditoriali proposti sono RECO2, che ha brevettato un processo virtuoso di economia circolare per la produzione di un’ampia gamma di prodotti utili per l’edilizia sostenibile e l’arredo urbano attraverso il riutilizzo di materiali di scarto industriale, Ohoskin, che ha creato e brevettato un tessuto alternativo alla pelle animale per utilizzi nei settori della moda, automotive e arredamento, prodotto da scarti di arance e pale di fichidindia, la cui filiera produttiva è interamente in Italia e infine 20energy, la startup di Spoleto che ha sviluppato, prodotto e commercializzato un dispositivo intelligente che converte l’energia cinetica dissipata dalle automobili in fase di rallentamento in energia elettrica utilizzabile in loco o distribuita alla rete.

I vincitori di Eni Award 2023

Per la sezione Transizione Energetica, rivolta a ricerche nel campo dell’efficienza energetica nonché della cattura, utilizzo e sequestro dell’anidride carbonica, il premio è stato assegnato ex aequo a Yu Huang, della University of California (Los Angeles, USA), per la ricerca Celle a combustibile a idrogeno economiche e sostenibili per la decarbonizzazione dei trasporti, e a Jeffrey R. Long, della University of California (Berkeley, USA), per la ricerca Adsorbimento cooperativo in materiali MOF per la cattura di gas.

Nella sezione Frontiere dell’Energia, per ricerche sulle fonti rinnovabili e sullo stoccaggio dell’energia, il premio è stato assegnato a Matthew Rosseinsky della University of Liverpool (UK) per il suo lavoro sulle Tecniche digitali per la progettazione e scoperta di materiali per l’energia di nuova generazione. Matthew Rosseinsky e il suo team hanno aperto nuove prospettive nel campo della scienza dei materiali, inclusi quelli per applicazioni energetiche, mediante l’utilizzo delle nuove tecniche computazionali. Questo approccio integrato e innovativo, che combina intelligenza artificiale, machine learning e modelli fisici computazionali con l’automazione, rende più rapida la scoperta di materiali ad alte prestazioni prevedendone sia le proprietà che la stabilità. 

Per quanto riguarda la sezione Soluzioni Ambientali Avanzate invece, il vincitore è stato Thalappil Pradeep dell’Indian Institute of Technology, Madras (India) per la sua ricerca relativa a Tecnologie accessibili per la potabilizzazione dell’acqua mediante materiali avanzati. Thalappil Pradeep ha scoperto nanomateriali per la rimozione dall’acqua di contaminanti tossici, quali l’arsenico e l’uranio, con i quali ha sviluppato una soluzione avanzata, sostenibile ed economica, per ottenere acqua potabile. Attualmente in India 1,3 milioni di persone beneficiano ogni giorno di questa invenzione, ad un costo estremamente conveniente, pari 2,1 paise (US$0,00028) per litro di acqua trattata. Questa tecnologia, caratterizzata da facilità di manutenzione e smaltimento, da bassi costi e impatto ambientale, è stata approvata per l’implementazione su scala nazionale in India.

La sezione Giovani Talenti dall’Africa, istituita nel 2017 in occasione del decennale di Eni Award e dedicata ai giovani talenti dal Continente Africano, conferisce, in questa edizione, quattro premi, assegnati a Gloria Amo-Duodu, della Durban University of Technology (Sud Africa), a Elshaday Mulu Fetene, della Moi University (Kenya), a Tsion Ayalew Kebede, della Addis Ababa University (Etiopia), e a Natnael Tilahun Sinshaw, della Addis Ababa Science and Technology University (Etiopia). I premiati riceveranno una borsa di studio che permetterà loro di frequentare un corso di dottorato presso prestigiosi atenei italiani per approfondire e sviluppare le loro idee innovative.

Per la categoria Giovane Ricercatore dell’Anno, che premia due ricercatori che hanno conseguito il dottorato di ricerca in università italiane, i riconoscimenti sono stati assegnati a Michele Ghini e Hilmar del Carmen Guzmán Medina, mentre per la sezione Riconoscimento all’Innovazione Eni, che elegge i progetti più innovativi sviluppati da ricercatori ed esperti tecnici Eni, sono stati premiati: Aldo Bosetti, Carmen Samà (Eni), Luca Madia, Massimo Zampato (Eniprogetti) per aver brevettato un reattore a configurazione “shell & tube” per processi di ossidoriduzione ad alte temperature, da abbinare, ad esempio, agli impianti solari a concentrazione; Antonio Amico, Giulio Assanelli, Lucia Bonoldi, Marcello Notari, Riccardo Po’, Luca Serbolisca (Eni) per la soluzione tecnologica innovativa di un rivestimento con particelle di grafite con molteplici proprietà (antimicrobiche, antibatteriche, antivirali, anticorrosive e anti-sporcamento);e infine Francesco Argento, Andrea Vignali (Eni), Mauro Favaretto (Eniprogetti) per la soluzione tecnologica di un drone certificato ATEX, ovvero abilitato ad operare in ambienti a rischio di esplosione, per il monitoraggio di emissioni di metano negli impianti oil&gas.