Diga foranea di Genova, Marco Bucci pronto a diventare commissario; a giorni la firma della Meloni
Dopo il via libera della Camera manca solo la firma del Presidente del Consiglio; in lista per la nomina a commissario del Porto Bucci e Piacenza
Come anticipato da Il giornale d'Italia, dopo il placet arrivato anche dalla Camera del decreto Asset, è sempre più vicina la nomina del sindaco del capoluogo ligure, Marco Bucci, a commissario della Diga foranea in sostituzione di Paolo Emilio Signorini, da fine agosto amministratore delegato di Iren.
Ultimo step necessario prima del passaggio di consegne è il decreto del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, atteso a breve. Proprio la Premier, in visita a Genova in occasione del Salone Nautico, ha definito il mare "Una delle infrastrutture più strategiche che l'Italia possiede".
La questione diga e la nomina di Bucci sono stati commentati anche dal viceministro con delega ai porti, Edoardo Rixi: "L'esperienza e le competenze del sindaco garantiscono l'efficienza dei lavori per la stessa diga e per la ricostruzione del Ponte Morandi".
Bucci subentra all'ex presidente dell'Autorità di sistema portuale Paolo Emilio Signorini, nominato amministratore delegato di Iren. Nel testo approvato il 28 settembre si dispone anche la proroga dell'incarico di commissario per altri 20 mesi, sostituendo la scadenza del 31 dicembre 2024 con quella del 31 agosto 2026. A conti fatti, la Diga foranea costerà al PNRR un investimento pubblico da 1,3 miliardi di euro, superiore quindi al miliardo stimato lo scorso anno ed è stata progettata per ospitare in sicurezza navi più grandi, senza limitare gli avessi e le manovre verso gli accosti, adeguandosi così alle esigenze delle maggiori compagnie di navigazione.
Tra i sostenitori di Marco Bucci anche il governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, che, sbilanciandosi, ha dichiarato: "Si tratta del miglior commissario possibile, capace nell'arco di due anni di far realizzare il Ponte San Giorgio dopo il crollo del Ponte Morandi". Lo stesso papabile neo commissario, tempo addietro, in una conferenza stampa stampa a Palazzo Tursi criticò la scelta di realizzare tutto il materiale per la diga a Vado Ligure e non presso il cantiere di Prà, buttando via molti soldi per il trasporto.
Paolo Emilio Signorini, con l'entrata in Iren, ha lasciato vuota anche il ruolo di commissario del porto di Genova; per la nomina di quest'ultimo si attendono notizie ufficiali, ma Il Giornale d'Italia aveva anticipato che tra i papabili vi erano proprio Marco Bucci, insieme a Paolo Piacenza.
Il progetto delle Diga Foranea del porto di Genova
Ad aggiudicarsi l'appalto per la costruzione della diga era stata lo scorso ottobre 2022 Webuild, leader nel settore, per un valore complessivo a base d'asta di 928 milioni di euro.
La Nuova Diga Foranea è un’opera unica al mondo per la complessità ingegneristica, sia per le dimensioni che per la realizzazione “offshore”, cioè totalmente in mare aperto, senza che vengano interrotte le attività portuali. Poggerà su fondali a profondità variabile fino a 50 metri, una delle profondità maggiori al mondo sperimentate per una diga foranea, ed avrà uno sviluppo complessivo di 6,2 km, di cui poco più di 4 km inclusi nei cosiddetti lavori di Fase A.
Con la nuova diga viene così realizzato il più grande intervento di rinnovamento dell’area portuale ligure degli ultimi 25 anni, con l’ampliamento degli spazi di transito e manovra per le navi all’interno dello scalo marittimo, così da potenziarne la capacità di accoglienza e trasformarlo in una infrastruttura in grado di accrescere la competitività del sistema ligure e dell’Italia tutta. La sua realizzazione consentirà l’accesso in sicurezza al porto a navi portacontainer più grandi, lunghe fino a 400-450 metri (il doppio di quelle che possono transitare oggi), adeguando le specifiche del porto di Genova alle esigenze delle maggiori compagnie di navigazione. Un progetto di grande impatto economico per la città, per il suo porto commerciale e per tutta l’Italia, che genera sviluppo già dalla fase di costruzione: per la sua realizzazione, saranno infatti occupate più di 1.000 persone, tra diretti e terzi.
Commissionata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l’opera rientra nel Programma straordinario per la ripresa del Porto di Genova, sarà cofinanziata dal Governo con risorse del Fondo complementare al PNRR e potrà beneficiare del Decreto Aiuti.