Golden Goose, via all'iter per la Borsa; l'azionista Parmira ha nominato un advisor finanziario

Oltre alla quotazione, tra le possibili opzioni sul tavolo anche uno sbarco sui listini azionari nel 2024; piazza prescelta quella milanese

L'Ipo sembra un'opzione sempre più concreta per il marchio di calzature Golden Goose, che ha visto di nuovo riaccendersi voci sulla sua quotazione. La società era stata acquistata da Parmira nel 2020 per l’83% a 1,3 miliardi di euro, mentre l’ex azionista Carlyle aveva mantenuto una minoranza. Il gruppo Carlyle, che aveva a sua volta rilevato Golden Goose da Ergon capital partners nel 2017, guidandone l’espansione negli Stati Uniti e in Cina, detiene tuttora una quota di minoranza.

Dopo che a inizio 2022 si era diffusa la voce di una possibile quotazione a Wall street, poi smentita dall'azienda di Silvio Campara, a giugno '23 si era parlato di indiscrezioni secondo le quali Permira stava valutando la cessione di Golden Goose per un valore stimato di 2,5 miliardi di euro e l’operazione sembrava potenzialmente essere in dirittura d’arrivo nella seconda metà del 2023.

Il fondo di private Equity controllato da Permira si starebbe ora affidando a un advisor finanziario per studiare il collocamento dell’azienda e si tratterebbe di una banca d’affari americana, presente in Europa. 

Oltre alla quotazione, tra le possibili opzioni sul tavolo anche uno sbarco sui listini azionari nel 2024; nelle prossime settimane potrebbe essere avviata una fase formale per individuare il consorzio di banche global coordinator, mentre la piazza prescelta potrebbe essere quella milanese. 

L’azienda veneta di calzature è reduce da un 2022 in positivo e un avvio di 2023 in crescita, con ricavi pari a 501 milioni di euro (+30%) e un ebitda rettificato di 131 milioni. Nel primo semestre dell’anno in corso ha visto ricavi netti pari a 276,4 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto allo stesso periodo del 2022, e del 65% rispetto al 2021.