Terna, assegnato a Prysmian il contratto per la fornitura di cavi sottomarini dell'Adriatic Link; previsto investimento di €1,3 miliardi
L'infrastruttura elettrica, lunga complessivamente 250km, favorirà l'integrazione delle fonti rinnovabili di transizione energetica e rafforzerà il ruolo dell'Italia come hub energetico del mediterraneo
Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, ha assegnato a Prysmian, azienda leader nel settore dei sistemi in cavo per l'energia e le telecomunicazioni, il contratto per la fornitura e posa dei cavi sottomarini dell'Adriatic Link. Lungo 250 km, di cui 210 km sottomarini, l'Adriatic Link è il collegamento HVDC (corrente continua ad alta tensione) tra Abruzzo e Marche da 1000 MW di potenza.
L'infrastruttura, per la quale la società guidata da Giuseppina Di Foggia ha previsto un investimento complessivo di circa 1,3 miliardi di euro, favorirà l'integrazione delle fonti rinnovabili di transizione energetica e rafforzerà il ruolo dell'Italia come hub energetico del mediterraneo assumendo un ruolo di primo piano nello sviluppo, nell’integrazione e nel trasferimento dell’energia prodotta dai numerosi impianti eolici e fotovoltaici del Sud Italia verso i centri di consumo del Nord. Nello specifico infatti, la nuova infrastruttura consentirà di incrementare di circa 1000 MW la capacità di scambio tra le zone Centro-Sud e Centro-Nord del Paese, aumentando la sicurezza, l’efficienza e la resilienza dell’intera rete elettrica di trasmissione nazionale.
“L’Adriatic Link riveste un’importanza strategica per l'integrazione delle fonti rinnovabili, contribuendo così al processo di decarbonizzazione del sistema energetico italiano. Il collegamento sottomarino permette inoltre di realizzare un’infrastruttura elettrica altamente sostenibile dal punto di vista ambientale e di impatto sul territorio”, ha dichiarato Giacomo Donnini, Direttore Grandi Progetti e Sviluppo Internazionale di Terna.
All’avanguardia dal punto di vista tecnologico e ambientale, l’elettrodotto ‘invisibile’ sarà costituito da due cavi sottomarini in XLPE (isolamento in polietilene reticolato estruso) di circa 210 km e da due cavi terrestri di circa 40 km. Le stazioni di conversione saranno realizzate nelle vicinanze delle rispettive stazioni elettriche esistenti di Cepagatti (PE), per l’Abruzzo, e di Fano (PU), per le Marche, e avranno un impatto sul territorio molto ridotto.
La posa dei cavi in mare raggiungerà una profondità massima di 100 metri. Per gli approdi si ricorrerà all’utilizzo della tecnica della trivellazione orizzontale controllata che permetterà di installare la conduttura, limitando gli impatti ambientali e sociali sul litorale, e di garantire la salvaguardia del collegamento elettrico in caso di erosione costiera. Parimenti, per il tracciato terrestre si utilizzerà per lo più la viabilità stradale esistente. Nell’ambito della survey marina, che ha certificato l’idoneità del fondale alla realizzazione del progetto, sono stati ispezionati circa 700 km² di Mare Adriatico.