Fsi holding, il gruppo di Tamagnini chiude il 2022 con fatturato a oltre € 50 mln, utile ante imposte a € 8,5 mln
Fsi holding, cuore del gruppo guidato da Maurizio Tamagnini, chiude il 2022 con fatturato oltre la soglia dei € 50 milioni, utile ante imposte a € 8,5 milioni e risultato netto a € 4,1 milioni
Fsi Holding, cuore del gruppo guidato da Maurizio Tamagnini, chiude il 2022 con i seguenti risultati finanziari: il fatturato supera la soglia dei € 50 milioni, l’utile ante imposte si attesta a € 8,5 milioni e il risultato netto raggiunge i € 4,1 milioni.
Per quanto riguarda il patrimonio, Fsi registra € 177,3 milioni di cassa e liquidità e € 281,8 milioni di debiti verso banche.
Nello stesso anno, inoltre, la holding ha visto l’acquisizione della maggioranza di Bec Pay. Proprio di questi ricavi maturati, relativi alle attività di acquiring e issuing della monetica, hanno beneficiato le commissioni che hanno spinto al rialzo il conto economico.
Il gruppo di Tamagnini è controllato al 100% dal Fondo Fsi 1, a sua volta gestito da Fsi sgr.
Fsi sgr: nel 2022 utile a € 1,1 milioni
Quanto a Fsi sgr, il 2022 si è chiuso con i seguenti dati:
- € 19,4 milioni di ricavi (vs i € 19,2 milioni nel 2021)
- € 15,9 milioni di spese amministrative (vs € 14,3 milioni nel 2021)
- € 17,3 milioni di costi operativi
- L’utile dell’esercizio si è attestato a € 1,1 milioni
Quanto all'azionariato della sgr, la maggioranza è detenuta da Magenta 71, la srl di Tamagnini, Barnaba Ravanne (cofondatore e chief investment officer di Fsi) e Marco Tugnolo (direttore investimenti e membro del comitato investimenti del gruppo milanese), mentre la Ion di Andrea Pienataro ha una quota del 9,9%.
Si ricorda, inoltre, l’accordo risalente al luglio 2021 sottoscritto con Banco Bpm e Iccrea per la costituzione della joint venture Pay Holding finalizzata allo sviluppo di una nuova realtà nel settore dei pagamenti digitali.
Al termine dell'operazione, Pay Holding sarà partecipata per il 43% da Fsi e il 28,6% ciascuno da Banco e Iccrea.