Webuild, 70.000 colonne di ghiaia in 17 mesi per la barriera marina della Nuova Diga Foranea di Genova
Webuild è alla guida del consorzio PERGENOVA BREAKWATER per la realizzazione, nelle Nuova Diga Foranea di Genova, di 70.000 colonne di ghiaia in 17 mesi per il consolidamento dei fondali marini
Webuild, in collaborazione con Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra, è alla guida del consorzio PERGENOVA BREAKWATER per la realizzazione, nelle Nuova Diga Foranea di Genova, di 70.000 colonne di ghiaia per il consolidamento dei fondali marini.
I lavori prendono avvio nell’area denominata Campo Prova 1. Hanno iniziato a prendere forma le prime colonne di ghiaia che sono state realizzate dal consorzio per costruire, non appena pronta la base, la futura barriera.
Come detto, l’obiettivo è realizzare 70.000 colonne in 17 mesi lungo tutto il perimetro della Nuova Diga Foranea di Genova.
L’opera è stata commissionata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Per la realizzazione della diga, che fruirà anche di finanziamenti PNRR, si stima l’impiego di mille persone, tra personale diretto e di terzi.
Inoltre, a stretto contatto con la realizzazione di colonne, continuano anche le attività di stesa della ghiaia sul fondale marino, dove sono state già posate circa 185mila tonnellate di materiale, grazie all’impiego di una nave da 3.600 tonnellate di portata e due pontoni più piccoli da circa 700 tonnellate complessive, che trasportano mediamente 3mila tonnellate di ghiaia al giorno e che hanno già effettuato in tutto circa 90 viaggi di andata e ritorno, partendo da Piombino e Genova.
La realizzazione delle colonne di ghiaia avviene mediante una innovativa tecnica che prende il nome di “Wet Top Feed – Blanket Method”: la sonda vibrante utilizzata è il vibroflot, una sorta di ago lungo tra i 17 e i 21 metri; questa viene agganciata a gru alte 40 metri e posizionate su piattaforme galleggianti, i pontoni, e viene posta sul fondale marino su cui è stato precedentemente posizionato uno strato di ghiaia sufficientemente spesso per accogliere colonne di altezza di oltre 13 metri. Vibrando e mediante l’impiego di getti d’acqua e aria combinati, la sonda penetra nel terreno e crea uno spazio di forma tubolare in cui progressivamente scivola il materiale ghiaioso circostante. A mano a mano che la ghiaia scivola, la futura colonna prende forma e viene progressivamente compattata.
La Nuova Diga Foranea, il più grande intervento mai eseguito per il potenziamento della portualità italiana, è una barriera il cui compito principale sarà proteggere il porto di Genova dal moto ondoso. Opera unica nel suo genere in termini ingegneristici, nella sua configurazione finale sarà lunga 6.200 metri e andrà a sostituire la diga esistente, posizionandosi però ad una distanza dalla banchina utile a consentire l’accesso al porto anche alle moderne navi definite “Ultra large”, che oggi subiscono limitazioni per il ridotto spazio di manovra