Nomine, Consiglio dei Ministri rinvia decisione per capo GdF e Polizia. Inps e Inail commissariate, Lissner rimosso per Fuortes
Slitta in Consiglio dei Ministri la nomina del nuovo capo della Guardia di Finanza. Continua il braccio di ferro fra Meloni e Giorgetti che sostengono rispettivamente Andrea De Gennaro e Umberto Sirico. A monte anche la decisione per il capo della Polizia
Consiglio dei Ministri teso, anzi tesissimo, non ha portato alla nomina del nuovo capo della Guardia di Finanza. L'aria era incandescente per via delle ostilità con la Francia e il ministro degli interni Darmanin che hanno portato all'annullamento della visita di Tajani a Parigi. Nessun accordo sul nome per il successore di Giuseppe Zafarana, ora presidente Eni.
Nomine slittate in Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri non ha deciso chi sarà il nuovo successore del generale Giuseppe Zafarana, diventato presidente di Eni. La scelta era prevista per oggi, ma non è stato raggiunto nessun accordo. Lo stesso Cdm è iniziato con due ore di ritardo proprio per questo motivo.
Continua quindi il braccio di ferro fra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. La leader di Fratelli d'Italia spinge per Andrea De Gennaro, fratello di Gianni – ex capo della polizia, poi dei servizi segreti, in seguito di Finmeccanica, infine della Banca Popolare di Bari – sostenuto anche dal sottosegretario Alfredo Mantovano.
Il Ministro leghista, invece, vorrebbe Umberto Sirico. Fonti vicine a Giorgetti assicurano che la maggioranza non è divisa e dichiarano che la nomina del nuovo capo della Gdf è "un processo complesso, che vede il coinvolgimento di diversi soggetti e che sta andando avanti da tempo. Un percorso condiviso, fin dall'inizio, e che non vede alcuna divergenza con Palazzo Chigi o con gli altri soggetti interessati".
Slitta anche la nomina del nuovo prefetto di Roma, vacante da mesi. È saltata anche la nomina del capo della Polizia.
Via libera invece per il decreto che regola i pensionamenti nell'amministrazione di "enti e società pubbliche". Si impone il limite di 70 anni per i direttori delle fondazioni lirico-sinfoniche. La conseguenza diretta è la rimozione del sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli, Stephan Lissner.
L'obiettivo sarebbe quello di lasciare la poltrona a Carlo Fuortes, l’attuale amministratore delegato della Rai che da tempo vuole cambiare ruolo.
L'ultima novità arriva per Inail e Inps: il Governo ha deciso di cambiare la governance dei due Istituti, eliminando la figura del vicepresidente e ponendo un limite di quattro anni alla carica di direttore generale. Dunque, Inail e Inps sono state commissariate. Decaduti di conseguenza i presidenti Tridico e Bettoni.