L’eccellenza tutta al femminile di donne Fittipaldi per i grandi vini di Bolgheri

Un’azienda al femminile che si pone l’obiettivo di produrre vini di grande armonia, capaci di trasmettere il carattere dei grandi nomi bolgheresi, famosi in tutto il mondo per la loro qualità

La storia di donne Fittipaldi ha inizio nel 2004, quando Maria Fittipaldi Menarini, presidente dell’Azienda agricola di Bolgheri che gestisce con le sue figlie Carlotta, Giulia, Serena e Valentina, rimane da subito incantata dal luogo e dalle colline che si affacciano sul mare e decide di acquisire dei terreni a Bolgheri per impiantare vigne e olivi. L’azienda si estende su 46 ettari, di cui 10 piantati a vite e 1.200 olivi con i quali viene prodotto olio extravergine di oliva, sotto l’attenta supervisione dell’Agronomo Stefano Bartolomei e dall’Enologo Emiliano Falsini. La produzione media di Donne Fittipaldi, azienda associata al Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia, si attesta sulle 70.000 bottiglie, commercializzate in parti uguali sul mercato interno e su quello anglosassone. La passione per la Maremma nacque già nel 1992 quando la famiglia Menarini decise di ristrutturare il “casale la Pineta”, tornata ai vecchi splendori di una volta. Attorno ad esso si è sviluppata, negli anni, quell’attenzione verso quei vitigni bordolesi che dimostrano di offrire risultati qualitativi altissimi in questo territorio di Maremma. Piantano così Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc, Petit Verdot e Malbec, con l’obiettivo di una produzione con basse rese per pianta ma di grande qualità attraverso una selezione rigorosa delle uve. Il risultato, in pochi anni, determina vini qualificati fra le migliori etichette in campo internazionale. Maria Fittipaldi Menarini e le sue quattro figlie infondono nell’azienda tutto il loro amore e la loro passione, pronte ad affrontare ogni anno tutte le sfide che si presentano nella conduzione di una azienda vitivinicola. E’ con questa passione che donne Fittipaldi presenta quest’anno il DF rosso 2020 un blend di Malbec al 60% e Cabernet Sauvignon al 40%. Il risultato è un vino dal colore rosso rubino carico e brillante, dagli intensi profumi di piccoli frutti di bosco come ribes lampone e fragola, accompagnati da note floreali e una piacevole speziatura dolce. Al gusto è piacevolmente fruttato, slanciato da una vigorosa freschezza e morbido grazie ad una trama tannica levigata e dolce. Impressionante la sua lunga persistenza aromatica da vero vino di razza. Ma la produzione non si ferma qui. “Accanto ai rossi – afferma Maria Fittipaldi Menarini - non poteva mancare un grande bianco, un bianco unico e inimitabile, per questo abbiamo deciso di impiantare una varietà autoctona toscana come l’Orpicchio. Ad oggi siamo gli unici a produrla a Bolgheri e crediamo fortemente nelle sue potenzialità. Con l’etichetta Lady F, proponiamo un vino capace di evolversi egregiamente nel tempo con profumi e gusto assolutamente fuori dagli schemi”.

LA PASSIONE PER L’ARTE

La filosofia di donne Fittipaldi è sempre stata indirizzata al connubio tra il vino e l’arte e, fin dalle prime vendemmie, si è legata all’artista e amico Giorgio Restelli, in arte Giores, per la realizzazione e progettazione di tutte le sue etichette. “Io e Giorgio Restelli siamo legati da una profonda amicizia - sottolinea Maria Fittipaldi Menarini - e sin dal principio si è reso disponibile a collaborare con noi proponendoci lo schizzo per quella che poi è diventata la prima etichetta”. Di Giores è l’idea del nome “donne Fittipaldi”, seguita dal progetto ‘Stolen Legs’ dove l’artista trasforma, con un’action painting, a base di smalti e acrilici, un suo scatto fotografico, stampato su tela, costantemente rappresentante la sinuosità femminile. Le sue etichette dei rossi sono 3: donne Fittipaldi Bolgheri Rosso Superiore DOC, donne Fittipaldi Bolgheri Rosso DOC e Malaroja IGT Toscana Malbec. A queste si sono affiancate altre due etichette gioiosamente femminili: il Lady F Orpicchio e il “5” Rosato Frizzante Ancestrale, un pet-nat semplice, ribelle e conviviale, a base di Malbec, che infonde immediata simpatia e voglia di condividere. Le ulteriori 2 etichette sono invece opera di una delle figlie, Giulia. Per il Magnetic, in modo geniale e originale, ha riprodotto il bellissimo quanto magnetico occhio della madre, così ammaliante che sembra voler carpire le sensazioni dalla mente dell’assaggiatore. Per questo vino, che è un 100% Cabernet Franc, niente barrique per l’invecchiamento, ma uso di contenitori in “Cocciopesto”, un materiale impiegato dai Romani e dai Fenici, derivante dall’impasto crudo di cocci di laterizi macinati, frammenti lapidei, sabbia, legante cementizio e acqua. Magnetico è il sapore di questo vino, ricco di frutto nero, erbe e spezie e dal sorso fresco e persistente.