MPS, l’ad Lovaglio verso la riconferma. Per la presidenza la Lega spinge Maione, ma in pole anche Bariatti, Asquasciati e Boschetti

Non è da escludere la riconferma di Patrizia Grieco. L’ipotesi Maione caldeggiata dalla Lega ricomporrebbe un CdA tutto al ‘maschile’, quando Meloni ha espresso la linea di avere più donne nei board

Mancano pochi giorni alla presentazione delle liste per il rinnovo del CdA di Montepaschi di Siena.  Intanto Luigi Lovaglio, ad della banca senese nominato a febbraio 2022 al posto di Guido Bastianini, ex banchiere di Unicredit, di cui ha guidato la controllata polacca Bank Pekao, va verso la riconferma.

Lovaglio ha portato avanti un importante lavoro di risanamento che, in occasione della call di presentazione del bilancio 2022 con gli analisti gli ha fatto dire: “La banca è sostanzialmente uscita da questo periodo oscuro e questo dovrebbe spianare la strada a qualsiasi operazione in futuro la banca dovesse intraprendere. Dopo anni difficili la banca è nella posizione di scegliere e raggiungere il suo porto sicuro”.

MPS, partecipata dal MEF per il 64,230%, ha archiviato il 2022 con un utile in perdita ma sopra le aspettative: l’utile netto si è attestato a € 204,7 mln (-34%), ma i ricavi hanno visto una crescita di € 3 mld (+0,9%). Numeri che, come ha sottolineato l’ad, rendono la banca pronta ‘per una fusione’.