Zoom annuncia 1300 licenziamenti, circa il 15% della forza lavoro. Il titolo guadagna il 6% a Wall Street
Per l’insostenibilità della crescita avvenuta durante la pandemia, Zoom vuole tagliare le sua forza lavoro e annuncia riduzioni degli stipendi dei manager
Zoom ha comunicato di voler lasciare a casa 1300 dipendenti, il 15% delle risorse aziendali. L’amministratore delegato di Zoom Video Communications, Eric Yuan, ha dichiarato di aver triplicato la forza di lavoro dell’azienda durante la pandemia e di aver “fatto errori”, tra i quali non accertarsi della sostenibilità della crescita. Yuan ha aggiunto che si taglierà il proprio compenso del 98% e che i bonus aziendali saranno sospesi per tutto il 2023. Anche gli stipendi degli altri top manager subiranno un taglio, del 20%.
1300 licenziamenti in Zoom: non ha retto alla contrazione della domanda
Il Ceo di Zoom per spiegare il drastico taglio del personale ha scritto sul blog della compagnia: “Abbiamo preso la decisione difficile ma necessaria di ridurre il nostro team di circa il 15% e dire addio a circa 1.300 colleghi laboriosi e di talento” e ha aggiunto che la piattaforma è cresciuta molto dall’inizio della pandemia ma che ora deve adattarsi “all’incertezza dell’economia globale”.
Eric Yuan ha già contattato i diretti interessati. Negli USA, i pacchetti di buonuscita prevedono fino a 16 settimane di stipendio e assicurazione sanitaria, pagamento dei bonus generati per il 2023 fiscale, supporto nella ricerca del nuovo posto di lavoro e altro ancora. Per i dipendenti di altri Paesi saranno, invece, applicate altre condizioni in base alle leggi locali.
Zoom, nonostante fosse state inclusa nell’elenco delle aziende più ammirate al mondo dalla rivista Fortune, ha annunciato il taglio del personale perché non ha retto alla contrazione della domanda. Nel periodo del lockdown è stata una delle aziende che più si sono espanse e, grazie alla sua app e piattaforma per le videoconferenze, ha costruito il suo successo.
Grazie alla mole di riunioni, lezioni e conferenze da remoto, Zoom ha visto crescere esponenzialmente i suoi guadagni, ma, con il parziale ritorno alla normalità della società, non ha retto al calo della domanda. L’ondata di licenziamenti sta interessando molte aziende del settore tech, tra cui Google, Microsoft e Amazon.