Poste Italiane investe nel coworking: bando da € 30 mln per la gestione degli spazi
Il piano rientra nel maxi progetto Polis finanziato con il Pnrr che prevede investimenti complessivi di 1,12 miliardi, di cui 320 milioni di euro a carico di Poste Italiane
Le Poste Italiane si preparano a offrire nei loro uffici spazi e attività di co-working. Si tratterà di una rete di 250 siti dislocati su tutto il territorio nazionale e nei giorni scorsi il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha avviato la gara per l'affidamento dei servizi per la gestione di quegli spazi, oltre che per la fornitura della piattaforma tecnologica necessaria. La scadenza delle offerte, scrive MF-Milano Finanza, è fissata per il prossimo 3 febbraio e il bando vale complessivamente più di 30 milioni di euro.
Il piano, come noto, rientra nel maxi progetto Polis finanziato con il Pnrr che prevede investimenti complessivi di 1,12 miliardi, di cui 320 milioni di euro a carico di Poste Italiane. A essere coinvolti sono in particolare 7 mila uffici postali nei piccoli centri urbani con meno di 15 mila abitanti perché l'obiettivo di Polis è di offrire servizi nei piccoli comuni, favorendo la coesione sociale e territoriale e puntando a contrastare il fenomeno dello spopolamento.
Gli uffici postali interessati (di cui 4.800 in comuni con meno di 5 mila abitanti) saranno quindi radicalmente trasformati e arricchiti con 4.800 postazioni per l'erogazione dei servizi pubblici self-service, lockers per la consegna di pacchi e altri servizi attivi 24 ore su 24, 4.800 vetrine informative interattive e 5 mila colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Gli uffici postali coinvolti sono quindi destinati a cambiare volto anche per l'installazione di 1.000 impianti fotovoltaici e di 4.800 sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. I primi tre prototipi a Fara in Sabina (Rieti), Campagnano di Roma e San Felice Circeo (Latina) sono già in fase di lancio, mentre entro marzo 2023 saranno pronti 18 sportelli unici finanziati con 20 milioni di euro di risorse di Poste. Grazie a Polis "gli uffici postali diventeranno anche sportello digitale unico della pubblica amministrazione, dove si potranno richiedere, tra l'altro, carte d'identità elettroniche, passaporti, modelli Isee, documenti fiscali, catastali, pensionistici e certificati giudiziari", ha spiegato Del Fante. In ballo, come visto, ci sarà anche l'attività di co-working con l'offerta di oltre 5 mila postazioni di lavoro e di riunione e servizi condivisi, con 37 spazi che dovrebbero essere pronti entro il 2023.