Burgez, chiusura 2022 stimata a € 15 mln (+20 %) di fatturato e ancora + 10% nel 2023

Ciaruffoli: "Inaugureremo una nuova stagione di sviluppo nella quale prevediamo l'apertura di circa 10 negozi. Nello specifico, un punto vendita a Torino, altri due a Milano e il resto a Roma, nelle zone ad alta densità di accessi turistici e cittadini"

Congelata l'operazione che avrebbe dovuto far entrare Azimut nel capitale, Burgez ora rimanda la valorizzazione societaria e punta alla crescita organica, con almeno 10 nuove aperture previste nel 2023, sette delle quali a Roma.

«Prima la pandemia e poi la guerra in Ucraina ci avevano spinti a valutare l'apertura dell'azionariato», spiega a MF-Milano Finanza Simone Ciaruffoli, fondatore e ceo di Burgez, la catena di hamburgerie nata a Milano in occasione di Expo 2015. Le trattative con Azimut Libera Impresa sgr sono andate avanti mesi, «poi però non siamo riusciti a trovare un accordo. Ora abbiamo solo spostato in avanti questo tipo d'operazione».

Di quanto? «Uno o due anni, prima puntiamo a crescere ancora in modo da essere più appetibili per eventuali soggetti interessati a investire».

 
Parlando di numeri, il gruppo prevede di chiudere l'anno con un incremento del fatturato intorno al 20% rispetto al 2021 a circa 15 milioni di euro e le stime per il 2023 sono di un ulteriore sviluppo in doppia cifra, di circa il 10% a parità di perimetro, quindi senza considerare le nuove aperture. Il 2023 sarà come detto un anno dedicato all'aumento dei punti vendita. «Inaugureremo una nuova stagione di sviluppo nella quale prevediamo l'apertura di circa 10 negozi. Nello specifico, un punto vendita a Torino, altri due a Milano e il resto a Roma, nelle zone ad alta densità di accessi turistici e cittadini».

Le nuove aperture dovrebbero contribuire a incrementare il fatturato di circa 6 milioni, con una crescita complessiva dei ricavi stimabile in circa il 40%. Spostandosi ancora più in là nel tempo e andando a guardare al 2024, anno nel quale peraltro molti economisti prevedono una ripresa, Burgez prevede di iniziare la conquista dei mercati all'estero con altri punti nelle piazze principali di Londra, Parigi, Berlino e Madrid con negozi a gestione diretta.

La sottolineatura sulla gestione diretta non è casuale, visto che un'altra linea di sviluppo del business riguarda l'attivazione dei negozi in franchising, opzione che finora il gruppo non aveva ancora considerato. «Prevediamo l'incasso di circa l'8% dei relativi fatturati. Quindi sulla base delle nostre previsioni prevediamo un guadagno netto prudenziale di circa 300mila euro che, tuttavia, contribuirà alla iniziale copertura dei costi di ricerca, sviluppo e supporto al franchise. Una volta ottimizzato il nostro business model, procederemo allo sviluppo e alla replica di questa divisione, che resta per ora in una fase embrionale e di valutazione». Sullo sfondo rimane sempre l'opzione della valorizzazione. «Con Azimut prevedevamo la cessione della maggioranza. Ora l'obiettivo è cambiato», spiega Ciaruffoli. «Abbiamo dialogato con tanti fondi in passato L'interesse rimane, ma sarà più probabile la cessione di una quota di minoranza».