Oscar di Bilancio 2022 Ferpi, a Fincantieri il premio Sostenibilità. Folgiero: "Puntiamo su navi a zero emissioni e a idrogeno"
Pierroberto Folgiero, AD di Fincantieri: "Obiettivo sviluppo di navi alimentate a idrogeno e il progetto Zeus per nave a emissioni zero"
Fincantieri si è aggiudicata il Premio Speciale per il Bilancio di Sostenibilità dell’edizione 2022 dell’Oscar di Bilancio, bissando il risultato ottenuto due anni fa. Giunto alla 58° edizione, il premio promosso e organizzato da FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) riconosce le imprese più virtuose nelle attività di rendicontazione finanziaria e nella cura del rapporto con gli stakeholder e rappresenta da sempre un punto di riferimento per le comunità professionali del settore economico-finanziario e della comunicazione con i mercati.
A ritirare il premio è stato Giuseppe Dado, Chief Financial Officer di Fincantieri. La motivazione della commissione aggiudicatrice riconosce a Fincantieri di aver presentato una dichiarazione non finanziaria (DNF) “caratterizzata da un’adeguata e bilanciata copertura di tutte le aree di rendicontazione della sostenibilità, facendo emergere la volontà di una trasparente comunicazione a favore delle diverse categorie di stakeholder. Una DNF complessivamente molto completa nella quale sono individuati con precisione obiettivi mirati, con particolare attenzione all’ambiente e al sociale”.
Pierroberto Folgiero, Amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato: “Siamo orgogliosi di questo risultato che premia il nostro grande impegno per la sostenibilità sottolineando i traguardi raggiunti e quelli che il Gruppo vuole perseguire. Siamo certi che questa è la direzione giusta: vogliamo rendere sempre più organica la nostra vision sul fronte della gestione responsabile, pilastro per ogni azienda che guarda al futuro. Fincantieri è impegnata nella sfida per ridurre le emissioni e contrastare il cambiamento climatico, con particolare riferimento all’efficientamento energetico della nave e all’adozione di combustibili alternativi. Obiettivi che stiamo perseguendo anche con iniziative di frontiera come lo sviluppo di navi di nuova generazione alimentate a idrogeno e il progetto Zeus, che si concentra sulla nave a emissioni zero”.
Il premio, nato nel 1954 per volontà di Roberto Tremelloni, allora presidente dell’Istituto per le Relazioni Pubbliche e in seguito Ministro delle Finanze, con l’intento di stimolare le aziende a una migliore presentazione, redazione e diffusione della relazione annuale di bilancio, viene assegnato al miglior rendiconto finanziario ed economico patrimoniale correlato a quello relativo alle performance sociale ed ambientale. Oggi fanno parte del comitato promotore anche Borsa Italiana e Università Bocconi, insieme ad altre associazioni partner.
Fincantieri ha posto l’accento sulla gestione dei rischi climatici. Quali sono le attività che prevedete di sviluppare per raggiungere gli obiettivi al 2030? Una delle più grandi sfide che l’umanità deve affrontare è il cambiamento climatico: è indispensabile una trasformazione ecologica di tecnologia, economia e società. L’Europa ha inserito tra le priorità diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, ponendosi come obiettivo intermedio al 2030 la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.
Per il Gruppo Fincantieri la riduzione delle emissioni è un imperativo: perciò abbiamo accelerato verso questa direzione con nuove iniziative per contrastare il cambiamento climatico e rendere più sostenibile l’attività, migliorando allo stesso tempo le performance economiche.
Nel 2021 le emissioni totali di Scope 1, 2 e 3 del Gruppo sono state di oltre 20 milioni di tCO2 e la categoria delle emissioni prodotte durante la fase di utilizzo della nave (Scope 3) rappresenta più del 90% di quelle totali. Perciò ci stiamo concentrando proprio su questo ultimo fronte. Gli sforzi per salvaguardare l’ambiente con navi a ridotto impatto ambientale hanno registrato un’accelerazione impensabile fino a qualche anno fa e l’obiettivo Emissioni Zero non è più una chimera. Basti pensare che l’International Maritime Organization (l’agenzia delle Nazioni Unite per la sicurezza della navigazione e la protezione dell’ambiente marino) ha trovato per la prima volta un accordo su una serie di misure rivolte a limitare le emissioni nel trasporto marittimo, che attualmente produce quasi il 3% delle emissioni globali.
Fincantieri è impegnata in questa sfida con tutte le società del Gruppo e con alleanze industriali che coinvolgono altre realtà leader nei rispettivi settori.
Nel breve termine ci stiamo focalizzando su azioni di efficientamento energetico della nave che si focalizzano su una minore resistenza idrodinamica tramite un’ottimizzazione delle forme di carena e l’installazione di sistemi sempre più performanti e meno energivori.Queste azioni sono alla base del miglioramento continuo ricercato dai nostri ingegneri e design in fase di progettazione.
Nel medio-lungo termine, invece, focus è l’adozione di combustibili alternativi con contenuto minore o nullo di carbonio e conseguente riduzione delle CO2 totali: il gas naturale liquefatto (LNG), che permette una riduzione intorno al 25-30%; il metanolo, che consente un calo superiore al 30%; ammoniaca e idrogeno che portano all’azzeramento delle emissioni.
Le iniziative che stiamo sviluppando sono numerose. Ecco solo qualche esempio.
Sull’idrogeno, insieme al cliente Explora Journeys, brand del gruppo MSC, terzo operatore al mondo nella croceristica, abbiamo firmato un Memorandum of Agreement per due navi di nuova generazione alimentate a idrogeno con caratteristiche da primato per il settore, che consentiranno alle navi di funzionare a “emissioni zero” in porto con i motori spenti; e un contratto per la costruzione di una nave da crociera extra lusso, con consegna prevista per la fine del 2025.
Fincantieri ha poi firmato accordi con Enel. Con Enel Green Power per collaborare sulla fornitura di idrogeno verde (quello prodotto con energie rinnovabili) a unità navali, sottomarine e di superficie, e per utenze industriali nell’ambito portuale, inclusa la progettazione e la costruzione delle infrastrutture. E con Enel X per l’elettrificazione delle banchine, il cosiddetto cold ironing, che consente alle navi ormeggiate in porto di “spegnere i motori” (e relative emissioni) utilizzando solo energia elettrica. L’intesa riguarda anche la gestione e l’ottimizzazione degli scambi di energia nelle nuove infrastrutture, i sistemi di accumulo e di produzione di energia elettrica, anche con fonti rinnovabili, e l'applicazione di celle a combustile.
Attualmente nel cantiere di Monfalcone sono in costruzione due navi alimentate a LNG che saranno consegnate nel 2023 e 2024 per la società armatrici Princess Cruuises, brand del gruppo Carnival, e Tui Cruises.
In Norvegia la Yara Birkeland, la prima nave elettrica senza pilota prodotta dalla nostra controllata VARD, ha già fatto il suo viaggio inaugurale. Nel cantiere di Castellammare di Stabia procede poi il progetto Zeus, Zero Emission Ultimate Ship, cioè lo sviluppo della nave a zero emissioni. Si tratta di un’unità navale sperimentale alimentata tramite fuel cell unica al mondo. Il programma coinvolge anche i cantieri di Palermo e una serie di società del Gruppo come Fincantieri SI, Seastema, Cetena e Isotta Fraschini Motori, ma anche il CNR, le università di Genova, Palermo e Napoli, l’Ente Nazionale di Ricerca e promozione per la standardizzazione e il RINA.
Stiamo inoltre lavorando con la catena di fornitura per integrare i nostri principi di sostenibilità nella scelta di approvvigionamento: promuoviamo dunque l’uso prioritario di materiali a minor impatto ambientale che favoriscano una gestione sostenibile dei residui sia durante la fase di costruzione della nave sia durante l’esercizio e il fine vita.
Per quanto riguarda le emissioni dirette e indirette stiamo sviluppando iniziative di efficientamento energetico, tra le quali il relamping, revamping compressori, sostituzione di vecchie caldaie con nuove e introduzione di pompe di calore.
Proseguono anche gli sforzi per aumentare costantemente l’uso di energia rinnovabile. Fincantieri ha firmato un accordo a metà giugno con la ESCo (Energy Service Company) Renovit, per realizzare impianti fotovoltaici in 5 siti italiani. È prevista l’installazione di 22.000 pannelli. In questo modo la società ridurrà il prelievo annuale di energia elettrica dalla rete nazionale di circa 11 gigawattora. Fincantieri oggi è già impegnata ad acquistare energia elettrica da fonte rinnovabile certificate con Garanzia d’Origine. La quota di energia elettrica da fonte rinnovabile utilizzata dall’intero Gruppo è di oltre l’80%.
I cantieri di Monfalcone e Sestri hanno inoltre ottenuto la certificazione ISO 50001 per il Sistema di gestione dell’energia, che prevede il monitoraggio dei consumi e il miglioramento continuo della performance energetica del cantiere. Riconoscimenti ambientali importanti sono infine pervenuti anche negli Stati Uniti, dove due stabilimenti hanno ricevuto le certificazioni Green Marine