LU-VE, ricavi nei primi 9 mesi 2022 a 467,7 mln (+30,5%), EBITDA a 59,6 mln (+12,7%)

La posizione finanziaria netta ammonta a 171,3 mln a causa di un incremento del capitale circolante netto

Il Consiglio di Amministrazione di LU-VE SpA, riunitosi in data odierna, ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2022. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2022 ammonta a €171,3 milioni, con un incremento di €49,4

milioni, principalmente a causa di un incremento del capitale circolante netto. 

Il fatturato alla fine del mese di settembre è stato di €467,7 milioni, in crescita del 30,5%. Il terzo trimestre ha fatto registrare un incremento delle vendite del 14,3%, chiudendo con un portafoglio ordini di €196,4 milioni, in aumento del 27,6% rispetto al corrispondente periodo del 2021.

Nonostante il rallentamento della domanda in alcuni segmenti di applicazione (in particolare nei prodotti per la GDO e per il mercato degli elettrodomestici), alla fine del mese di settembre, entrambe le Business Unit e si confermano in crescita: “Components” +36,1% (fatturato €266,8 milioni) e “Cooling Systems” +21,6% (€189,9 milioni).
La domanda di scambiatori per il mercato delle pompe di calore è invece particolarmente vivace, con prospettive di crescita nei mesi a venire che rimangono estremamente positive; tuttavia la difficoltà di approvvigionamento sul mercato della componentistica elettronica e la carenza di personale qualificato per l’installazione finale, suscitano qualche incertezza da parte dei costruttori.

Da evidenziare la forte crescita nel condizionamento riconducibile non solo al segmento delle pompe di calore (+159%), ma anche alla buona performance dei “chiller” e delle applicazioni per i “datacentre”.
Merita una menzione speciale il segmento del trasporto refrigerato (+52%): un dato positivo frutto all’acquisizione di nuovi progetti, abbinata alla crescita della domanda complessiva. 

Dal punto di vista geografico, tutte le altre aree geografiche presentano crescite significative con il continente americano che quasi raddoppia il valore delle vendite nei primi nove mesi dell’anno. L’Italia, che rappresenta poco più del 20% del fatturato totale, è in crescita: oltre il 37%. Inevitabile la forte contrazione delle vendite (oltre il 30%) in Russia, UcrainaBielorussia (4,2% del totale fatturato).

Il “Margine Operativo Lordo (EBITDA)” è stato pari a €59,6 milioni (12,7% dei ricavi) rispetto a €45,2 milioni (12,6% dei ricavi) dei primi 9 mesi del 2021. 
Nel conto economico, sono stati registrati €2,4 milioni di costi non rientranti nella gestione ordinaria: €0,7 milioni per consulenze per l’acquisizione della società Refrion S.r.l. e €1,7 milioni per il bonus straordinario riconosciuto ai collaboratori del LU-VE Group.

Al netto dell’impatto di tali costi, non rientranti nella gestione ordinaria, l’EBITDA adjusted sarebbe stato pari a €62,0 milioni (nessun impatto di costi non rientranti nella gestione ordinaria nel 2021). La variazione dell’EBITDA adjusted rispetto all’EBITDA ai primi 9 mesi 2021 (+€16.8 milioni) deriva da: per €14,0 milioni dalla contribuzione sui volumi aggiuntivi e per la parte restante dall’aumento dei prezzi di vendita per €68,1 milioni al netto di €65,3 milioni di incrementi nei costi delle principali materie prime e degli altri costi di produzione.