Tesmec, ricavi nel terzo trimestre 2022 a 173,5 mln (+20,3%), utile netto a 9,2 mln (+360%)

Ambrogio Caccia Dominioni, Presidente e AD di Tesmec: "Tesmec ha mostrato resilienza, proseguendo nel consolidamento della sua crescita"

Il Consiglio di Amministrazione di Tesmec S.p.A., società a capo di un gruppo leader nel mercato delle tecnologie dedicate alle infrastrutture (reti aeree, interrate e ferroviarie) per il trasporto di energia elettrica, di dati e di materiali (petrolio e derivati, gas e acqua), nonché di tecnologie per la coltivazione di cave e miniere di superficie, riunitosi in data odierna sotto la  Presidenza di Ambrogio Caccia Dominioni, ha esaminato e approvato il Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 30 settembre 2022, che registra un’accelerazione nella crescita dei ricavi, trascinata dalla performance del settore Ferroviario, dal recupero del settore Trencher, grazie alla performance del mercato americano e da un miglior mix del settore Energy.

La marginalità del periodo è aumentata in termini assoluti rispetto ai primi nove mesi del 2021 pur scontando le variazioni dei prezzi collegate alla volatilità dei costi delle materie prime e dell’energia, nonché i costi di promozione delle attività commerciali necessarie a supportare la crescita dei ricavi nei prossimi mesi e gli oneri legati alla società Tesmec Saudi, il cui controllo è salito al 65% nel corso del terzo trimestre.

Si segnala, peraltro, che Tesmec, con l’obiettivo di eliminare gli impatti di tali elementi nel medio termine e incrementare ulteriormente la redditività aziendale, ha già avviato una serie di azioni e progetti volti alla generazione di efficienze e basati sull’innovazione di prodotti e tecnologie (i cui investimenti sono già stati avviati e in corso), sull’adeguamento dei prezzi di listino di vendita (anche tramite contrattazioni di revisione prezzi con le stazioni appaltanti nel caso di contratti di fornitura di medio-lungo periodo), nonché su investimenti per la sostanziale indipendenza energetica degli stabilimenti italiani.

L’Indebitamento finanziario netto, infine, è risultato in calo rispetto al 30 giugno 2022, ma superiore rispetto a quello al 31 dicembre 2021, esclusivamente in ragione dell’incremento del capitale circolante netto sia per l’aumento dei crediti commerciali (quale effetto diretto dell’aumento delle vendite) sia per la decisione di costituire uno stock strategico di magazzino (per far fronte alle criticità presentatesi sul mercato degli approvvigionamenti
e nell’ambito dei flussi logistici e dei noli).

Il Presidente e Amministratore Delegato Ambrogio Caccia Dominioni ha commentato: “In un contesto macroeconomico caratterizzato da forte volatilità ed incertezza, Tesmec ha mostrato la sua resilienza, proseguendo nel consolidamento della sua crescita sia in termini di ricavi, sia superando quota 300 milioni di euro in termini di backlog. La redditività ha risentito della variazione prezzi delle materie prime e della componente energetica, ma il Gruppo si sta difendendo implementando le azioni necessarie per recuperare marginalità sia mediante azioni di efficientamento sia adeguando i listini di riferimento.

L’indebitamento finanziario netto risulta in miglioramento rispetto alla chiusura di giugno, ma è ancora impattato dalla variazione del capitale circolante netto per far fronte alle problematiche logistiche e di fornitura. La diversificazione settoriale e geografica intrinseca nella sua struttura permette al Gruppo di cogliere le migliori opportunità del mercato mitigando gli impatti negativi della filiera di fornitura o dei costi energetici. Il settore Trencher conferma le buone performance sul mercato americano e mediorientale, il settore Ferroviario continua il suo percorso di internazionalizzazione alla luce degli ultimi ordini acquisiti, mentre il settore Energy conferma la sua natura innovatrice e di solution provider.

In un mercato come quello attuale Tesmec propone soluzioni ad alto contenuto tecnologico e di efficientamento e prosegue la sua sfida alla decarbonizzazione ed all’elettrificazione. Le infrastrutture energetiche diventano il più importante fattore di sviluppo sostenibile e Tesmec conferma la propria volontà ad essere tra gli abilitatori di quest’era di transizione green e digitale.

In merito alla chiusura dell’esercizio 2022 prevediamo ricavi superiori ai 240 milioni di euro, un EBITDA margin tra il 15% ed al 16%, un ulteriore riduzione dell’indebitamento finanziario e, nonostante la variabilità del quadro macroeconomico, confermiamo i fondamentali espressi nelle linee guida del nostro Piano Industriale 2020-2023.”

L’EBITDA risulta pari a 25,9 milioni di euro, in aumento rispetto ai 21,2 milioni di euro al 30 settembre 2021. In particolare, il settore Ferroviario trascina positivamente la formazione del margine grazie al miglior mix generato da progetti a più alto valore aggiunto ed alla diversificazione geografica. Il settore Trencher contribuisce marginalmente in termini assoluti alla crescita della redditività poiché risulta impattato dalla variazione dei costi delle materie prime, dei trasporti e dell’energia e da maggiori oneri legati ad accantonamenti, spese commerciali, nonché dagli oneri legati alla consociata saudita. Il settore Energy, infine, ha risentito maggiormente delle criticità relative alla catena di fornitura.

L’Utile Netto al 30 settembre 2022 è pari a 9,2 milioni di euro, in forte aumento rispetto ai 2,0 milioni di euro al 30 settembre 2021.

Al 30 settembre 2022, il Gruppo Tesmec ha realizzato Ricavi consolidati pari a 173,5 milioni di euro, in forte incremento rispetto ai 144,2 milioni di euro al 30 settembre 2021. Tale variazione è principalmente riconducibile alle performance dei settori Ferroviario e Trencher. Il settore Energy rimane stabile ma con un migliore mix. In particolare, al 30 settembre 2022 sono stati registrati ricavi da vendite di prodotti per 111,3 milioni di euro, in aumento rispetto ai 105,3 milioni di euro al 30 settembre 2021, e ricavi per prestazioni di servizi e per i lavori in corso pari a 62,2 milioni di euro, in aumento rispetto ai 38,9 milioni di euro al 30 settembre 2021.