Cementir Holding: ricavi di € 1.257,7 mln (+24,7 %) nei primi nove mesi del 2022
Caltagirone Jr, Cementir Holding: "Il Gruppo sta mostrando una notevole capacità di mantenere inalterata la redditività, compensando gli effetti dell’inflazione sui costi”
Il Consiglio di Amministrazione di Cementir Holding N.V. ha esaminato e approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi e del terzo trimestre 2022, non sottoposti a revisione contabile.
A partire da giugno 2022 l’economia turca è considerata “iperinflazionata” in base ai criteri stabiliti dallo “IAS 29-Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate”. Per la rappresentazione degli effetti dell’applicazione dello IAS 29 si rimanda al paragrafo dedicato. Negli allegati si riportano gli impatti dell’iperinflazione sulle principali voci di Conto economico dei primi nove mesi 2022.
“I primi nove mesi del 2022 si chiudono con risultati in linea con le nostre aspettative. Nonostante le forti tensioni geopolitiche e l’incremento significativo dei costi delle materie prime, dell’energia e della logistica, il Gruppo sta mostrando una notevole capacità di mantenere inalterata la redditività, compensando gli effetti dell’inflazione sui costi” ha commentato Francesco Caltagirone Jr, Presidente e Amministratore Delegato.
Nel corso dei primi nove mesi del 2022, i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 8,2 milioni di tonnellate, sono diminuiti dell’1,7% rispetto al medesimo periodo del 2021. Il calo è attribuibile principalmente all’andamento di Turchia, Danimarca, Cina ed Egitto.
I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 3,5 milioni di metri cubi, sono diminuiti del 6,0% a causa della flessione registrata in Turchia, Danimarca, Belgio e Svezia.
Nel settore degli aggregati i volumi di vendita, pari a 7,9 milioni di tonnellate, sono diminuiti del 4,9% rispetto ai primi nove mesi del 2021 con una crescita in Turchia e Belgio, controbilanciata dall’andamento negativo in Svezia e Danimarca.
I ricavi delle vendite e prestazioni del Gruppo sono stati pari a 1.248,2 milioni di Euro, in aumento del 23,8% rispetto ai 1.008,3 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2021. L’incremento dei ricavi è prevalentemente dovuto all’aumento prezzi che compensa l’incremento dei costi di combustibili, elettricità, materie prime, trasporti e servizi. Si evidenzia che a cambi costanti 2021 i ricavi sarebbero stati pari a 1.342,6 milioni di Euro, in aumento del 33,2% rispetto al periodo precedente.
I costi operativi, pari a 1.080,2 milioni di Euro, sono aumentati del 34,2% rispetto ai 804,9 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2021.
Il costo delle materie prime, pari a 616,5 milioni di Euro, è aumentato di oltre il 51% rispetto ai 406,8 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2021, per effetto dell’incremento generalizzato del prezzo dei combustibili sui mercati internazionali.
Il costo del personale, pari a 148,3 milioni di Euro, è aumentato del 7,5% rispetto ai 138,1 milioni di Euro dello stesso periodo del 2021.
Gli altri costi operativi, pari a 315,4 milioni di Euro, sono aumentati del 21,3% rispetto ai 260,0 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2021, principalmente imputabile all’evoluzione dei costi di trasporto.
Il margine operativo lordo si è attestato a 252,9 milioni di Euro, in aumento del 17,6% rispetto ai 215,1 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2021. Tale risultato include proventi non ricorrenti per 10,7 milioni di Euro legati all’aggiornamento della valutazione del valore degli immobili non industriali in Turchia. L’incremento del margine operativo lordo è riconducibile ai migliori risultati realizzati in Belgio, Danimarca, Turchia, Stati Uniti ed Egitto mentre l’Asia Pacifico e la Svezia hanno conseguito una contrazione dei risultati.
L’incidenza del margine operativo lordo sui ricavi si attesta al 20,3% rispetto al 21,3% dei primi nove mesi del 2021.
A cambi costanti 2021, il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 256,9 milioni di Euro, in aumento del 19,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il risultato operativo, tenuto conto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 85,6 milioni di Euro (81,8 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2021), è stato pari a 167,3 milioni di Euro, in aumento del 25,5% rispetto ai 133,3 milioni di Euro dei primi nove mesi dell’anno precedente. Gli ammortamenti dovuti all’applicazione dell’IFRS16 sono stati pari a 21,5 milioni di Euro rispetto ai 20,6 milioni di Euro nello stesso periodo del 2021.
A cambi costanti 2021, il risultato operativo sarebbe stato pari a 169,9 milioni di Euro.
Il risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto è positivo per 0,4 milioni di Euro (0,6 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2021).
Il risultato netto della gestione finanziaria, negativo per 2,9 milioni di Euro (negativo per 12,8 milioni di Euro nello stesso periodo dell’anno precedente), include oneri finanziari netti per 8,4 milioni di Euro (8,3 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2021), proventi su cambi netti per 9,6 milioni di Euro (oneri su cambi netti per 2,8 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2021) e l’effetto della valutazione dei derivati.
Il risultato ante imposte si è attestato a 164,8 milioni di Euro, in aumento del 36,0% rispetto a 121,2 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2021.
Nel corso dei primi nove mesi del 2022 il Gruppo ha effettuato investimenti per circa 68,2 milioni di Euro (64,4 milioni di Euro nel corrispondente periodo del 2021) di cui circa 12 milioni di Euro (10,8 milioni di Euro nel primi nove mesi del 2021) inerenti l’applicazione del principio contabile IFRS 16.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2022 è stato pari a 29,9 milioni di Euro, in diminuzione di 70,2 milioni di Euro rispetto ai 100,1 milioni di Euro al 30 settembre 2021 e include la distribuzione di dividendi per 28,0 milioni di Euro avvenuta nel mese di maggio. L’impatto dell’applicazione del principio contabile IFRS16 sull’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2022 è pari a 66,2 milioni di Euro (75,3 milioni di Euro al 30 settembre 2021), mentre nessun effetto è dovuto all’applicazione dello IAS 29.
La variazione positiva rispetto all’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 è stata pari a 10,5 milioni di Euro.
Il patrimonio netto totale al 30 settembre 2022 è pari a 1.342,1 milioni di Euro (1.227,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2021 e 1.235,4 milioni di Euro al 30 settembre 2021). Con l’applicazione dello IAS 29 il patrimonio netto totale è pari a 1.528,1 milioni di Euro al 30 settembre 2022.
Andamento del terzo trimestre 2022
Nel terzo trimestre 2022 i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 2,8 milioni di tonnellate, hanno registrato una diminuzione del 3,3% rispetto al medesimo periodo del 2021 soprattutto per l’andamento negativo della Turchia.
I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 1,2 milioni di metri cubi, sono diminuiti dell’8,0% a causa dell’andamento negativo in Turchia, Belgio e Danimarca.
Nel settore degli aggregati i volumi di vendita sono stati pari a 2,4 milioni di tonnellate, in diminuzione del 13,5% principalmente per l’andamento nell’area Nordic & Baltic ed in Belgio.
I ricavi delle vendite e prestazioni sono stati pari a 443,0 milioni di Euro, in aumento del 28,9% rispetto ai 343,8 milioni di Euro del terzo trimestre 2021. L’aumento dei ricavi ha interessato tutte le aree geografiche principalmente Turchia (45%), Nordic & Baltic (20%), Stati Uniti (38%) e Belgio (17%).
I costi operativi sono stati pari a 365,2 milioni di Euro (268,2 milioni di Euro nel terzo trimestre 2021), in aumento del 36,2%. Tale aumento è principalmente imputabile all’incremento del costo di acquisto delle materie prime, dei combustibili e dei trasporti, nonché degli altri costi operativi.
Il margine operativo lordo, pari a 98,1 milioni di Euro, è aumentato del 20,3% rispetto al terzo trimestre 2021 (81,6 milioni di Euro).
Il risultato operativo è stato pari a 69,3 milioni di Euro (54,3 milioni di Euro nel terzo trimestre 2021).
Il risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto è risultato pari a 0,3 milioni di Euro (0,2 milioni di Euro nello stesso periodo del 2021).
Il risultato netto della gestione finanziaria è stato negativo per 4,9 milioni di Euro (negativo per 2,7 milioni di Euro nel terzo trimestre 2021).
Il risultato ante imposte si è attestato a 64,7 milioni di Euro, in aumento rispetto al terzo trimestre 2021 (51,8 milioni di Euro).
Gli investimenti nel terzo trimestre 2022 sono stati pari a 13,8 milioni di Euro (20,1 milioni di Euro nel terzo trimestre 2021).