La 54ª edizione di Vinitaly al via a Verona dal 10 aprile al 13 aprile: 4.400 aziende da 19 nazioni

Veronafiere, Mantovani: "In questi due anni di pandemia abbiamo definito con le aziende l’outlook del Vinitaly del futuro"

Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. Torna in presenza, dopo due anni di stop forzato, l’edizione più attesa di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. E lo fa incrementando ulteriormente il proprio posizionamento sui principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quelli più maturi fino agli emergenti. Infatti, i top buyer da 50 Paesi già accreditati a Vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America.

Una mappa, quella prevista dell’ingente piano di incoming realizzato dalla SpA veronese e da Ice Agenzia, che copre le aree più strategiche dall’Atlantico al Pacifico fino all’Europa e, da quest’anno, anche all’Africa; una campagna che nel corso dei mesi ha dovuto tener conto sia dell’evoluzione sanitaria che dell’inaspettato scenario geopolitico.

Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese: “Dopo due anni di assenza, Vinitaly ritorna alla sua collocazione originale, con un quadro espositivo che lo riporta idealmente alle edizioni pre-pandemia. Un risultato non scontato che, nel confermare la centralità della manifestazione, premia il piano di sviluppo di Vinitaly iniziato già nel 2018 e perfezionato proprio in questi ultimi due anni”. Infatti, ha proseguito Danese: “Potenziamento del business in fiera, selezione degli operatori e incremento della quota estera sono le direttrici di lavoro che impegneranno ulteriormente la fiera di Verona anche nel medio termine, ovviamente al netto di contesti emergenziali”.

Danese (Veronafiere) :"Entro due anni torneremo ai livelli pre-pandemia"

VIDEO - Danese (Veronafiere) :"Entro due anni torneremo ai livelli pre-pandemia"

Maurizio Danese, presidente di Veronafiere a Il Giornale d'Italia: "Ci siamo adattati al postumo della guerra pandemica e al fatto che abbiamo la guerra vera e quindi anche nell'incoming degli operatori e soprattutto dei top buyer abbiamo cercato di orientarci su mercati di riferimento come gli Stati Uniti e poi su quelli nuovi come l'Africa. Siamo tornati a numeri pre-pandemia con 4.500 espositori da 19 nazioni e un incoming mirato di altri 750 top buyer da tutto il mondo. Il mercato russo come prezzo bottiglie è abbastanza basso, all'interno del nostro mercato incide al massimo al 3%, per cui è riassorbibile. Usciamo da 2-3 anni molto difficili, per fortuna il governo ha fatto la sua parte con dei ristori importanti per le fiere, anche Veronafiere ha ricevuto un ristoro importante e grazie anche all'aumento di capitale da 30 milioni di euro sottoscritto da tutti i soci siamo nelle condizioni di riprendere ed essere al fianco delle imprese per la promozione del made in Italy nel mondo. Sarà sicuramente un anno difficile anche questo, perché fino a poco tempo fa eravamo chiusi, ma se il buongiorno si vede dal mattino nel 2023-2024 dovremmo tornare ai numeri veri di bilanci pre-pandemia. Oltre a Vinitaly ospiteremo adesso una fiera della caccia e a settembre Marmomac, leader nel settore del marmo. Avremo a novembre anche Fieracavalli".


Priorità, queste, confermate anche da Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere: “In questi due anni, con le aziende, abbiamo definito l’outlook del Vinitaly del futuro. Un progetto strategico che ha avuto il suo banco di prova nell’edizione speciale dell’ottobre scorso e che funge da discriminante rispetto al passato. In particolare, registriamo
un’alleanza ancora più stringente con le aziende di Vinitaly, che già da quest’anno hanno aderito all’iniziativa di incoming
di buyer tailor made, ossia selezionati direttamente dai produttori e invitati dalla fiera. Uno sforzo, anche in termini economici, che ci consente di centrare l’obiettivo e di ampliare ancora di più la platea professionale internazionale, che rappresenta uno dei punti di forza della manifestazione”.

Zaia (Regione Veneto): "Applicare le golden power per i brand più importanti"

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Luca Zaia, presidente del Veneto a Il Giornale d'Italia durante l''inaugurazione di Vinitaly: "Poniamo una questione fondamentale, visto che siamo il primo Paese produttore di vini nel mondo e il Veneto la prima in Italia, che ci si ponga la questione del passaggio di mano soprattutto in un momento di difficoltà come questo di grandi brand del comparto viticolo-enologico. E' come se i francesi rinunciassero a Dom Perignon o ad altre realtà. Non si tratta solo di operazioni commerciali, ma anche di perdere a volte parti di identità del nostro Paese. Come accade in altri comparti penso che sia fondamentale per i brand più rappresentativi di questo comparto, che oggi sono i grandi biglietti da visita del mondo, che il governo decida di applicare le golden power nel momento in cui le acquisizioni portano a progetti imprenditoriali molto distanti da noi e che non fanno presagire nulla di buono per il nostro comparto. Nel sistema vini del Veneto pesano per il 12-13% circa, considerate che anche qui in fiera ci sono 700 buyer da 50 Paesi di cui 130 sono degli Stati Uniti. I blocchi importanti che vanno oltre il 65% della vendita di vini all'estero dei 2 miliardi e 245 milioni di euro del Veneto sono rappresentati per oltre il 65% da Stati Uniti, Gran Bretagna e ovviamente Germania. La Russia? Credo sia il 6-7%, non lo ricordo".

Boscaini (Masi Agricola) : "A Vinitaly vince la voglia di fare"

VIDEO - Boscaini (Masi Agricola) : "A Vinitaly vince la voglia di fare"

Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola a Il Giornale d'Italia, durante l'inaugurazione di Vinitaly: "Entusiasmo sì, incertezza anche. E' più l'entusiasmo o l'incertezza? Questo lo dirà la storia. Certamente oggi è una grande giornata per il vino italiano e nel mondo. Per la cultura del vino e devo dire per l'umanità. Ancora vince la voglia di fare, di essere sociali, di essere assieme e questo è il grande messaggio di Vinitaly. Ci sono le nuvole scure, le abbiamo fuori porta: è il tema dei costi, della guerra, delle tante persone e famiglie che sono in difficoltà. Ma vediamo cosa succederà nel prossimo anno. Abbiamo passato la pandemia, speriamo di passare anche il resto. Tra i prodotti nuovi non vedo granché se non cose che abbiamo pensato in questo periodo di mezzo, pandemico, ecologicamente più curati e che vanno verso il futuro. Con più basso tenore alcolico e più alta naturalità. Non perché il vino non sia naturale, ma perché c'è una ricerca per togliere qualcosa dalla tecnologia e dare maggior frutto e originalità e peculiarità del terreno. Come sta andando l'Amarone? Molto bene, anche perché è un vino esilarante e fa scacciare i pensieri".

Non solo internazionalità e mercato per il brand fieristico a livello globale. Le tendenze di consumo entrano a pieno titolo nell’agenda di Vinitaly. “In questo senso - ha concluso Giovanni Mantovani -, a Verona sigleremo una partnership pluriennale con gli organizzatori dell’Orange Wine Festival di Izola, in Slovenia”. 

Tra le start-up novità nei 17 padiglioni, fissi e temporanei, specificamente dedicati alla 54ª edizione di Vinitaly, oltre all’area del ‘quarto colore del vino’ sugli Orange wine, quelle di “MicroMegaWines- Micro Size, Mega Quality”, la nuova sezione riservata alle produzioni di nicchia a tiratura limitata e di altissima qualità, di Organic Hall che implementa l’offerta di Vinitaly Bio e della Mixology, che dopo il numero zero di ottobre 2021, debutta ufficialmente con un proprio format.

54ª edizione di Vinitaly: tutti gli eventi da non perdere

Per quanto riguarda gli eventi, sono circa 30 i convegni in programma a Verona e 76 le super degustazioni che portano la firma anche di Vinitaly. In apertura di calendario (10 aprile), “Iconic Women in Italian Wine”, il tasting più inclusivo dell’anno guidato da una inedita coppia di giornaliste e critiche della stampa internazionale: Monica Larner e Alison Napjus, rispettivamente di Wine Advocate e Wine Spectator, per la prima volta insieme per raccontare la storia di 6 cantine italiane al femminile, oltre al walk around tasting dei Tre Bicchieri 2022 del Gambero Rosso.


“Rossi autoctoni italiani, la forza della leggerezza. Un’opportunità contemporanea per un rinnovato successo sui mercati internazionali” è, invece, il tema scelto dal primo Master of Wine italiano, Gabriele Gorelli (11 aprile) che condurrà in tandem con la spagnola Almudena Alberca, MW. Il cambio generazionale è invece il focus del grand tasting “Di padre in figlio: il futuro del vino italiano”, la degustazione di Riccardo Cotarella e Luciano Ferraro che porta nei calici la storia di alcune tra le aziende più rappresentative del Belpaese in cui è in corso il passaggio del testimone e di “Young to Young”, le tre sessioni di degustazione organizzate da Paolo Massobrio e Marco Gatti. Confermato anche Vinitaly Tasting – The DoctorWine Selection (Daniele Cernilli – 10,11 e 12 aprile). Il giro del mondo nei calici prosegue con Tasting Ex… Press, gli appuntamenti con la stampa estera in collaborazione con Vinitaly.

Tra questi la degustazione delle varietà di Champagne a cura della rivista francese Gilbert&Gaillaird mentre le grandi annate delle bollicine d’oltralpe sono interpretate da Sarah Heller, la più giovane Master of Wine asiatica, nel tasting di International Wine & Spirits Competition (programma e informazioni sulle degustazioni su www.vinitaly.com). A Vinitaly spazio anche agli espositori esteri nell’International Wine Hall, il padiglione riservato alle produzioni internazionali. Presenti quest’anno Francia, Brasile, Slovenia, Argentina, Spagna, Serbia, Macedonia, Libano e Sud Africa. A queste si aggiungono le degustazioni nei 4.400 stand delle imprese che, ad oggi, hanno iscritto complessivamente oltre 17mila etichette su VinitalyPlus, la piattaforma business di Veronafiere aperta tutto l’anno.

Di scena il 9 aprile anche OperaWine, l’evento di Vinitaly alle Gallerie Mercatali organizzato con Wine Spectator. Sono 130 i top produttori italiani in rappresentanza da tutte le regioni, selezionati dalla rivista americana per l’11^ tradizionale preview che annuncia il Salone internazionale dei vini e distillati.
In contemporanea a Vinitaly (inaugurazione domenica 10 aprile alle ore 10.30, con focus dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly “Il vino italiano è pronto per le sfide del mercato americano?”) anche Sol&Agrifood, Enolitech e Vinitaly Design, mentre i wine lover sono attesi al fuorisalone Vinitaly and the city, in programma dall’8 all’11 aprile con un palinsesto di eventi e degustazioni nelle vie del centro e nei set più esclusivi di Verona.