Snam: nel 2021 utile netto a 1,2 mld (+4,6% ), ricavi a 2.986 mln (+10,2%). Dividendo sale a 0,26 euro

Alverà, AD di Snam: “I risultati ottenuti nel 2021 sono il frutto del lavoro compiuto in questi anni per rafforzare la nostra posizione come azienda leader in Europa nel trasporto e nello stoccaggio di gas naturale. Snam è ben posizionata per continuare con successo il proprio percorso di sviluppo sostenibile di lungo periodo”

Il Consiglio di Amministrazione di Snam ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio per il 2021 e la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021 (DNF), redatta ai sensi del Decreto Legislativo n. 254/2016. Il Consiglio, inoltre, ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,2620 euro per azione, di cui 0,1048 euro per azione già distribuiti a titolo di acconto nel mese di gennaio 2022.

Snam: nel 2021 (EBITDA) adjusted a 2.250 mln (+2,4%). Crescono gli investimenti nell’infrastruttura di trasporto e stoccaggio a circa 1,3 mld 

Sintesi risultati

Ricavi totali: 2.986 milioni di euro (+10,2% rispetto al 2020, al netto degli energy costs), per effetto della realizzazione degli investimenti pianificati nel core business regolato. Cresce il business dell’efficienza energetica;

Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted: 2.250 milioni di euro (+2,4% rispetto al 2020 per effetto dello sviluppo del core business regolato);

Utile netto adjusted di gruppo: 1.218 milioni di euro (+4,6% rispetto al 2020) per effetto della performance operativa, della crescita del contributo delle società partecipate e della continua ottimizzazione della gestione finanziaria, con un costo del debito lordo allo 0,8%. Superata la guidance di 1.170 milioni di euro;

Dividendo proposto: 0,2620 euro per azione (in aumento del 5%, in linea con le previsioni del piano strategico 2021-2025);

Guidance sull’utile netto adjusted 2022: confermata a circa 1,1 miliardi di euro;

Investimenti tecnici: 1.270 milioni di euro (+6,8% rispetto al 2020);

Indebitamento finanziario netto: 14.021 milioni di euro (12.892 milioni di euro al 31 dicembre 2020), in aumento per le acquisizioni realizzate e per la crescita del capitale circolante legato allo sviluppo del business dell’efficienza energetica, nonché per il temporaneo effetto dell’attività di bilanciamento.

Alverà: "Dal 2016 abbiamo investito oltre 6 miliardi di euro nella nostra infrastruttura di trasporto, stoccaggio e rigassificazione"

Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, ha commentato così i risultati:

“I risultati ottenuti nel 2021, che registrano una crescita di tutti i principali indicatori e un utile netto superiore alla guidance, sono il frutto del lavoro compiuto in questi anni da tutta la squadra per rafforzare ulteriormente la posizione di Snam quale azienda leader in Europa nel trasporto e nello stoccaggio di gas naturale, coniugando l’attenzione alla sicurezza e alla diversificazione degli approvvigionamenti con l’impegno nella transizione energetica e nei fattori ESG. Dal 2016 abbiamo investito oltre 6 miliardi di euro nella nostra infrastruttura di trasporto, stoccaggio e rigassificazione, aumentando il nostro impegno di anno in anno per renderla più moderna e sicura e completando tutti i progetti nel rispetto di tempi e budget a partire dal TAP, un’iniziativa quanto mai fondamentale soprattutto oggi. La nostra infrastruttura dimostra la propria centralità anche in queste settimane, nelle quali stiamo lavorando in coordinamento con le istituzioni europee e nazionali e l’autorità di regolazione per contribuire agli sforzi in atto per sviluppare ulteriormente gli stoccaggi e la capacità di rigassificazione. Grazie alla solidità del core business, all’impegno nella transizione energetica, alla continua ottimizzazione della gestione finanziaria e alla qualità delle sue persone, Snam è ben posizionata per continuare con successo il proprio percorso di sviluppo sostenibile di lungo periodo, anche in questo complesso contesto geopolitico e macroeconomico”.

Ricavi totali

I ricavi del “core business” di Snam sono commisurati agli investimenti nelle infrastrutture di trasporto, stoccaggio e rigassificazione del gas naturale e ai servizi forniti agli utenti del sistema. Non c’è, pertanto, alcuna correlazione tra i ricavi di Snam e l’andamento del prezzo del gas.

I ricavi totali dell’esercizio 2021 ammontano a 3.297 milioni di euro, in aumento di 527 milioni di euro (+19,0% rispetto all’esercizio 2020), e includono i corrispettivi a copertura degli energy costs, pari a 311 milioni di euro (60 milioni di euro nel 2020), in crescita principalmente per il significativo aumento del prezzo del gas naturale nella seconda metà del 2021. Al netto di tali corrispettivi, i ricavi totali, pari a 2.986 milioni di euro, aumentano di 276 milioni di euro (+10,2%) per effetto dei maggiori ricavi regolati e dei maggiori ricavi dei nuovi business con riferimento, in particolare, all’efficienza energetica. Sull’incremento dei ricavi ha, altresì, inciso il rilascio di poste patrimoniali pregresse (+17 milioni di euro).

Al netto dei corrispettivi a copertura degli energy costs, i ricavi regolati ammontano a 2.558 milioni di euro, con un aumento di 70 milioni di euro (+2,8% rispetto al 2020) determinato: (i) dall’incremento della base RAB del trasporto (+48 milioni di euro, incluso l’effetto dei minori incentivi “input based”); (ii) dai maggiori volumi di gas trasportato (+5 milioni di euro) a seguito della graduale ripresa delle attività produttive nonché dai maggiori consumi dovuti a un clima più rigido registrato nei mesi di aprile e maggio. Con riferimento ai ricavi per servizi “output based”, l’incremento registrato dal settore stoccaggio per effetto dell’ampliamento dell’offerta di servizi è stato compensato dalla riduzione del settore trasporto.

I ricavi dei nuovi business ammontano a 400 milioni di euro, in aumento di 208 milioni di euro rispetto all’esercizio 2020, per il positivo contributo delle attività nell’efficienza energetica trainata dal forte sviluppo in ambito residenziale e dall’apporto di Mieci ed Evolve, società entrate nel perimetro di consolidamento a fine 2020. Il business internazionale di Snam Global Solutions registra un rallentamento rispetto allo stesso periodo del 2020 a causa delle restrizioni ai viaggi per la pandemia da COVID-19 e del contributo nell’anno precedente di un importante contratto legato all’entrata in esercizio del TAP.

 
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 

Il margine operativo lordo adjusted dell’esercizio 2021 ammonta a 2.250 milioni di euro, in aumento di 53 milioni di euro, pari al 2,4%, rispetto al 2020, per la positiva performance del core business (+65 milioni di euro; +3,0%). Oltre alla già descritta significativa crescita dei ricavi regolati, il margine operativo beneficia della dinamica degli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri, in parte assorbiti dall’aumento del costo del personale a fronte del potenziamento della struttura a supporto delle nuove iniziative di business e dei costi connessi al graduale rientro nelle sedi in seguito al miglioramento della situazione pandemica. Il margine operativo lordo dei nuovi business, nonostante la crescita delle attività nell’efficienza energetica, è stato impattato dalla pandemia da COVID-19 soprattutto nel settore del biometano, in considerazione della maggiore complessità autorizzativa e operativa degli impianti, nonché in Snam Global Solutions, che nel 2020 aveva peraltro beneficiato di un contributo legato a un importante contratto per oltre 11 milioni di euro.

Utile operativo (EBIT) adjusted

L’utile operativo adjusted dell’esercizio 2021 ammonta a 1.430 milioni di euro, in aumento di 6 milioni di euro, pari allo 0,4%, rispetto al corrispondente valore dell’esercizio 2020. Il predetto incremento del margine operativo lordo è stato in parte assorbito dai maggiori ammortamenti (-47 milioni di euro, pari al 6,2%) per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset.

Oneri finanziari netti

Gli oneri finanziari netti ammontano a 102 milioni di euro, in riduzione di 24 milioni di euro (-19,0%, rispetto agli oneri finanziari netti adjusted dell’esercizio 2020). La riduzione è dovuta principalmente ai minori oneri correlati all’indebitamento finanziario netto (-14 milioni di euro; -9,7%) connessi in particolare al minor costo medio del debito. La riduzione del costo ha beneficiato delle azioni poste in atto nel periodo 2016-2021 per ottimizzare la struttura finanziaria di gruppo, in particolare degli esercizi di liability management, delle misure volte a ottimizzare la gestione della tesoreria, oltre che delle positive condizioni di mercato, più che compensando l’aumento dell’indebitamento medio netto.
Proventi netti da partecipazioni
I proventi netti da partecipazioni ammontano a 294 milioni di euro, in aumento di 45 milioni di euro, pari al 18,1%, rispetto all’esercizio 2020.

L’aumento è riconducibile al positivo contributo di TAP (+43 milioni di euro), in esercizio a partire dal 15 novembre 2020, e di Industrie De Nora, partecipazione acquisita nel mese di gennaio 2021 (+21 milioni di euro), nonché di ADNOC Gas Pipelines (+5 milioni di euro), entrata nel perimetro di gruppo dal luglio 2020. Cresce, altresì, il contributo di Interconnector per la maggiore vendita di contratti di capacità a breve termine. Tali effetti sono stati in parte compensati dal minor contributo di TAG (-18 milioni di euro), che aveva beneficiato nel 2020 di componenti non ricorrenti, e di DESFA (-5 milioni di euro), a seguito principalmente delle minori tariffe connesse alla riduzione del WACC riconosciuto e di altri parametri regolatori.

Utile netto adjusted

Il positivo contributo del core business e delle partecipate, associato alla continua ottimizzazione della struttura finanziaria, ha determinato un utile netto adjusted di gruppo di 1.218 milioni di euro, in aumento di 54 milioni di euro, pari al 4,6%, rispetto al corrispondente valore del 2020. Tale risultato è superiore alla guidance di 1.170 milioni di euro precedentemente comunicata al mercato.

Il maggior utile prima delle imposte (+75 milioni di euro, pari al 4,8%) è stato in parte assorbito dalle maggiori imposte sul reddito (-17 milioni di euro, pari al 4,4%), al netto degli special item rappresentati principalmente dagli effetti del riallineamento fiscale ex Decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104.

Investimenti tecnici

Gli investimenti tecnici del 2021 ammontano a 1.270 milioni di euro, in crescita rispetto al 2020 (+81 milioni di euro; +6,8%). Gli investimenti si riferiscono essenzialmente ai settori trasporto (1.004 milioni di euro) e stoccaggio di gas naturale (160 milioni di euro). Con riferimento al core business regolato, si conferma il livello del piano investimenti annunciato per il 2021.

Cash flow e indebitamento finanziario netto

Il positivo flusso di cassa dell’attività operativa (1.338 milioni di euro), che ha risentito del momentaneo assorbimento generato dall’attività di bilanciamento, anche in relazione al forte aumento del prezzo del gas, ha consentito di finanziare interamente i fabbisogni connessi agli investimenti tecnici netti (-1.237 milioni di euro, al netto dei debiti per investimento). Tenendo conto degli esborsi netti da partecipazioni e dei rimborsi relativi al credito finanziario verso la partecipata OLT, il free cash flow risulta negativo per 340 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, dopo il flusso di cassa del capitale proprio derivante essenzialmente dal pagamento agli azionisti del dividendo 2020 (811 milioni di euro, di cui 326 milioni di euro a titolo di acconto e 485 milioni di euro a titolo di saldo), registra un aumento di 1.129 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, incluse le componenti non monetarie correlate all’indebitamento finanziario (6 milioni di euro).

Si segnala che in data 11 marzo si è concluso il periodo di conversione del bond convertibile da 400 milioni di euro in scadenza il 20 marzo 2022. Risultano convertiti circa 384 milioni di euro, corrispondenti a circa 80 milioni di azioni che sono state trasferite o verranno trasferite nelle prossime settimane agli investitori. La quota non convertita, pari a circa 16 milioni di euro, verrà invece rimborsata tramite cassa agli investitori in data 20 marzo 2022. In seguito alla conversione e alla consegna delle azioni, Snam deterrà in portafoglio 9.111.340 azioni, pari al 0,271% del capitale sociale.

Negli ultimi anni, il ruolo della finanza sostenibile e degli strumenti correlati ha assunto un’importanza sempre maggiore nel panorama finanziario globale. In tale ambito, Snam ha valorizzato il proprio posizionamento e impegno sui temi ESG e sul raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, garantendo all’azienda ampio accesso ai mercati finanziari a costi competitivi, con conseguenti effetti positivi sulla propria situazione economica, patrimoniale, finanziaria e reputazionale. A tal proposito, dal 2018, la società ha progressivamente allineato la propria strategia finanziaria agli obiettivi di sostenibilità, al fine di rafforzare il proprio ruolo nella transizione energetica, nonché di diversificare la base degli investitori e dare visibilità alle proprie iniziative e agli investimenti su tematiche ESG.

Nel 2021, Snam ha riconfermato il proprio impegno emettendo due Transition Bond, sulla base del Transition Bond Framework pubblicato a giugno 2020, e ha mantenuto il pieno utilizzo del programma Euro Commercial Paper in essere, legandolo a obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale in linea con il Sustainable Loan e ottenendo per lo strumento un rating ESG pari a EE assegnato dalla società di ESG rating Standard Ethics.

Snam, inoltre, ha sottoscritto con BEI un contratto di finanziamento per un totale di 150 milioni di euro a sostegno di progetti di efficienza energetica e con i principali istituti bancari italiani nuovi 

Term loan bancari per totali 600 milioni di euro con le stesse caratteristiche ESG del Sustainable Loan.

Con riferimento al Sustainable Loan, Snam ha ottenuto nel 2021, per il terzo anno consecutivo, una riduzione di 2,5 bps del costo di tale prestito a fronte del raggiungimento degli obiettivi legati a parametri di sostenibilità sociale e ambientale.

Al 31 dicembre 2021, le fonti di finanziamento sostenibile, pari a circa 11 miliardi di euro, rappresentano circa il 60% del committed funding di Snam. Tale percentuale è in linea con l’ambizione da parte dell’azienda di accrescere il contributo relativo alla finanza sostenibile di una quota superiore all’80% del funding disponibile nell’orizzonte di Piano. A tal proposito, si segnala che a gennaio 2022 Snam ha emesso il primo dual-tranches Sustainability-Linked Bond per 1,5 miliardi di euro, le cui performance economiche sono legate al raggiungimento di alcuni target di sostenibilità.

Dividendo

I buoni risultati conseguiti e i solidi fondamentali dell’azienda consentono di proporre all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il prossimo 27 aprile 2022, la distribuzione di un dividendo pari a 0,2620 euro per azione, di cui 0,1048 euro per azione già distribuiti nel mese di gennaio 2022 a titolo di acconto (345 milioni di euro) e 0,1572 euro per azione a saldo, in pagamento a partire dal 22 giugno 2022 (record date 21 giugno 2022), con data di stacco cedola il 20 giugno 2022. Il dividendo proposto, in crescita del 5% rispetto al 2020, in linea con la politica di dividendi prevista al 2022, conferma l’impegno di Snam nell’assicurare agli azionisti una remunerazione attrattiva e sostenibile nel tempo.