Havas PR, Corrado Tomassini: "La pandemia ha evidenziato l'importanza della comunicazione della salute"

Il Vice Presidente di Havas PR Corrado Tomassini a Il Giornale d'Italia: "Il PNRR è una grande opportunità, soprattutto sul fronte della digitalizzazione e della comunicazione. Una grande sfida per tutto il mondo pubblico"

Negli ultimi anni, in seguito alla crisi pandemica, il mondo della comunicazione è cambiato radicalmente. Dal 2020 ad oggi abbiamo assistito ad una sempre più incalzante trasformazione digitale, che ha determinato una riconversione del linguaggio e delle strategie comunicative. Corrado Tomassini, Vice Presidente di Havas PR – agenzia internazionale che fornisce consulenza per strategie di comunicazione corporate e brand in Italia e all'estero -, ha raccontato a Il Giornale d’Italia le grandi sfide che la comunicazione si troverà ad affrontare nei prossimi anni, soprattutto in seguito alle grandi trasformazioni del post pandemia.

Havas PR, Corrado Tomassini a Il Giornale d'Italia: "La comunicazione ora deve porsi il tema della rilevanza"

VIDEO-Havas PR, Corrado Tomassini: "PNRR è una grande opportunità sul fronte della digitalizzazione e della comunicazione"

La pandemia ha messo in evidenza i cambiamenti strutturali nel mondo della comunicazione, in quale direzione si dirige oggi la comunicazione?

"Il covid ha rappresentato una frattura importantissima non solo nella nostra vita ma anche nella comunicazione a tutti i livelli, mi riferisco con particolare attenzione all'Italia, dal momento che stando a quanto dicono i dati è il paese che ha subito lo shock più forte. Sappiamo da tutti i dati che abbiamo che l'Italia ne è uscita profondamente trasformata con un maggiore senso di responsabilità e una maggiore attenzione alla collettività rispetto a quella che è stata la sua storia recente. Questo ci ha portato, rispetto ad altri paesi europei, ad avere una maggiore attenzione nei confronti di alcune tematiche importanti di comunicazione. Penso alla responsabilità che è diventata sempre più centrale. Per le aziende raccontare il proprio ruolo, quello che noi chiamiamo purpose, quindi il senso ultimo dell'azienda, è diventato un mantra da cui non ci si può sottrarre. Su questo accompagniamo le aziende nel raccontare la propria purpose in maniera rilevante per i propri interlocutori. Affianco a questo aggiungerei la centralità del capitale umano dal momento che i dipendenti nella loro relazione con l'azienda e rispetto agli stakeholder esterni rappresentano il primo ambassador, la prima faccia dell'azienda. La comunicazione verso l'interno diventa un momento di comunicazione all'esterno di cui avere particolare cura, così nascono parecchie attività, anche campagne rivolte ai dipendenti e rivolte a far sì che l'advocacy rispetto al mondo della diversità e dell'inclusione, diventi sempre più centrale per le aziende e per la società.

Abbiamo poi altri trend che osserviamo con particolare attenzione e sono strettamente legati al mondo dei social media, che rappresenta l'altra grande trasformazione che il covid ha imposto al nostro Paese. La capacità e il ruolo che hanno i social di creare connessioni importanti e di valore. In particolare mi riferisco a due grossi trend, uno è quello che ora i grandi influencer e alcuni social come TikTok Instagram conferiscono una rappresentazione sociale che in passato era prerogativa della televisione. L'altro aspetto importante è come il social audio, dal podcast agli aspetti dell'audio condiviso a livello sociale, diventi sempre più uno strumento di empowerment delle persone e di comunicazione anche per le aziende. 

Qual è il ruolo della comunicazione in un momento così complicato?

La comunicazione ora deve porsi sempre il tema del senso e della rilevanza, non può essere più autoreferenziale. Sia le aziende sia le organizzazioni si preoccupano di creare un valore per le proprie audience e per i propri stakeholder. Non è una cosa semplice. Il primo aspetto da considerare è che una volta che si fanno delle promesse e si supportano dei valori bisogna poi essere fedeli e non fare passi falsi. Esistono diversi esempi di aziende che hanno creduto in una determinata porpuse e poi non l'hanno sostenuta finendo alla gogna mediatica. L'altro aspetto fondamentale è l'importanza della porpuse per un'azienda, significa scegliere un campo e la capacità di fare la differenza nella società per il futuro che deve essere mantenuta nel tempo.

Quali sono i vostri obiettivi di crescita nel 2022?

Gli ambiti su cui puntiamo come agenzia sono quelli storici, che ci hanno sempre contraddistinto. Abbiamo tre ambiti a cui dedichiamo particolare rilevanza, senz'altro tutto il mondo della comunicazione corporate e finanziaria, poi c'è la parte di comunicazione healtcare per le aziende e le organizzazioni che si occupano di salute, il terzo ambito riguarda la comunicazione lifestyle più rivolte al mondo dei prodotti e delle aziende mass market. Abbiamo poi accompagnato a queste tre industry di riferimento delle specifiche verticalità con cui lavoriamo, ad esempio tutto il mondo della sostenibilità, per cui abbiamo una struttura dedicata che si occupa di accompagnare le aziende in questi ambiti, quindi nel valorizzare il loro impegno sociale e la loro rendicontazione a livello sociale, abbiamo la comunicazione social e digitale su cui puntiamo molto, abbiamo anche una parte che noi chiamiamo content factory che è la capacità di produrre contenuti che per le aziende possono essere poi messi a disposizione in tutti i vari canali secondo le esigenze e i bisogni delle aziende, riusciamo a produrre e a rendere questi contenuti fruibili nelle modalità ritenute più significative. Per noi è molto importante anche la comunicazione rispetto alle istituzioni, quindi abbiamo un team di Public Affairs che si occupa di creare engagement con il mondo istituzionale e con il mondo della politica rispetto alle progettualità che sviluppiamo. 

Com'è cambiata invece la comunicazione in ambito salute? Quali sono i cambiamenti a cui assisteremo e ai quali stiamo già assistendo?

La pandemia ha fatto capire a tutti come la salute e la comunicazione della salute siano dei fattori chiave per il nostro mondo e per il nostro futuro. Sono emerse diverse criticità del nostro sistema e adesso si sta ricostruendo per tentare di trarre il meglio dalla lezione imparata. Abbiamo tante risorse, il PNRR è una grande opportunità per tutti, soprattutto sul fronte della digitalizzazione e anche della comunicazione. E' una grande sfida per tutto il mondo pubblico, un mondo che fa un po' di fatica rispetto all'innovazione e al cambiamento ma anche che nella comunicazione non ha creduto tanto.

La comunicazione, soprattutto quella professionale, ha un ruolo centrale in questo mondo. Non solo nel far capire alle persone quanto sia importante la salute, come preservarla e proteggerla e fare prevenzione, ma anche per capire come usare dei servizi nella miglior maniera possibile. L'augurio è che le risorse e i nuovi progetti tengano in conto l'aspetto della comunicazione professionale e capiscano che investire in questo ambito significa investire in un miglior futuro.

Quale sarà il ruolo della politica?

Oggi più che mai abbiamo visto quanto una buona politica possa trasformare il paese, quindi la politica avrà un ruolo di far sì che questa trasformazione succeda e deve anche capire che si tratta di un'opportunità che non si ripeterà. La politica deve capire che non ha esaurito il suo percorso e che deve fare l'ultimo miglio e sfruttare questa stagione di ricostruzione per mettere l'accento nella realizzazione di progetti che per forza prevedono un grande ruolo del pubblico nel portarli a termini nella miglior maniera.

Cosa dobbiamo aspettarci invece dal caro energia?

Il caro energia rappresenterà una barriera per lo sviluppo del nostro paese. Ancora una volta, come sempre, le barriere sono anche opportunità. L'augurio è che questo si trasformi in un passo avanti concreto verso un nuovo approvvigionamento di risorse che sia più in linea con il nostro paese", conclude.