APPALTI: CONGRESSO ASSORUP, INVESTIRE SU FORMAZIONE, SERVE PATENTE RUP
Si è concluso oggi all'Auditorium del Duomo di Firenze il 3° congresso nazionale di Assorup, Associazione dei responsabili unici del procedimento, un appuntamento centrale per riaffermare il valore pubblico del ruolo dei responsabili unici del progetto (rup) e la necessità di un investimento strutturale nella loro formazione e qualificazione professionale. Nel corso dei lavori è stato ribadito come le scelte tecniche dei rup incidano in modo diretto sulla qualità dei servizi, sulla sicurezza dei cittadini e sull'efficienza della spesa pubblica. Nel settore dei lavori pubblici, i numeri confermano un sistema vivo e complesso: nel 2025 la spesa in appalti con procedura ordinaria ha superato 20,2 miliardi di euro, distribuiti su 4.115 procedure promosse da 1.602 stazioni appaltanti e con la partecipazione di 1.485 operatori economici. Ogni giorno 123.500 rup, affiancati da oltre 40.000 professionisti tra ingegneri e architetti, garantiscono la qualità, la legalità e la continuità dei servizi pubblici. La transizione digitale verso il Bim rappresenta un passaggio culturale fondamentale, che ridefinisce processi, responsabilità e qualità progettuale, non un semplice adempimento formale. Assorup ha chiesto una nuova governance del settore (agenzia nazionale o un ministero) e rilanciato la petizione, firmabile sul proprio sito, per chiedere al Parlamento e al Governo l'istituzione immediata di un fondo speciale per formazione, aggiornamento e incentivi destinati ai rup, in attuazione dell'articolo 45 del Codice dei contratti. L'articolo prevede la destinazione dello 0,4% del valore degli appalti pubblici - pari a 1,088 miliardi di euro su un totale di 272 miliardi nel 2024 - a formazione e aggiornamento, ma ad oggi le risorse effettivamente stanziate ammontano a soli 2 milioni, cioè lo 0,000735% del totale.
"Serve una svolta - ha dichiarato Daniele Ricciardi, presidente di Assorup - serve una scelta politica e amministrativa chiara. Chiediamo l'approvazione della Patente del rup: uno strumento di certificazione che riconosca competenze, responsabilità e livelli di complessità. Non è un orpello burocratico: è una garanzia per le stazioni appaltanti, per i cittadini, per la qualità della spesa pubblica. Chiediamo maggiori risorse per la formazione e per gli incentivi, perché non si può pretendere eccellenza senza investire nella crescita e nel riconoscimento. A partire dalla prossima Legge di Bilancio, è tempo di dare al rup ciò che gli spetta: formazione continua, incentivi equi, tutela effettiva. Assorup è pronta a collaborare, a proporre, a vigilare. Ma oggi, da questo Congresso, lanciamo un messaggio chiaro: il rup è strategico. Il rup è essenziale. Il rup è valore pubblico". Nel suo intervento conclusivo, Ricciardi ha annunciato anche due iniziative destinate a segnare il percorso futuro dell'associazione: "Abbiamo una proposta concreta: la Scuola di formazione sulla contrattualistica pubblica. Un progetto che può cambiare il paradigma, che può generare competenza, cultura, visione. Una scuola per formare i formatori", ha spiegato Ricciardi, sottolineando come l'obiettivo sia quello di consolidare una rete stabile di docenti e professionisti capaci di trasferire competenze operative alle stazioni appaltanti. Il presidente di Assorup ha inoltre evidenziato l'impegno dell'associazione a livello europeo: "Abbiamo scritto al commissario Michael McGrath e alla presidente della Commissione Imco del Parlamento Europeo, Anna Cavazzini. Tutti gli stakeholder italiani dovrebbero agire di concerto affinché le direttive siano condivise e consentano una facile applicazione. Il rup non è un dettaglio tecnico è il garante della legalità, dell'efficienza e della trasparenza. E' tempo che l'Europa e l'Italia riconoscano pienamente il valore pubblico di questa figura, investendo con coraggio nella sua formazione e nella sua dignità professionale".
Giuseppe Busia, presidente Anac, ha sottolineato che "i responsabili unici del progetto rappresentano il cuore pulsante delle stazioni appaltanti. Per Anac, rappresentano un interlocutore decisivo e una figura centrale nei processi di acquisto, imprescindibili per il successo degli investimenti pubblici e sempre più chiamati a garantire capacità di visione strategica e leadership. Come Anac, lavoriamo per rafforzare il ruolo dei rup, anche raccogliendo i dati sulla loro esperienza e professionalità, per valorizzarne il ruolo e la funzione, in modo da creare i presupposti per premiare adeguatamente e selettivamente la professionalità con cui assolvono alla funzione. Occorre che gli stessi non siano lasciati soli e, specie per gli affidamenti più complessi, siano affiancati da strutture adeguate. Dalla loro formazione e competenza dipende il successo degli investimenti e quindi il buon uso del denaro pubblico: anche per questo occorre favorire il rafforzamento delle loro reti e associazioni, che svolgono un compito cruciale per garantire la trasmissione delle migliori pratiche ed anche per creare consapevolezza sull'importanza di queste figure, sia all'interno che all'esterno della categoria. In questa direzione, intendiamo consolidare gli scambi di esperienze e buone pratiche fra i responsabili unici di progetto, così da far crescere orgoglio e spirito di appartenenza". "Da arbitro - ha aggiunto Nicola Rizzoli, ex arbitro internazionale e formatore - conosco bene cosa significa stare al centro del gioco, prendere decisioni scomode e far rispettare le regole con equilibrio. Il rup ha lo stesso compito: garantire che il progetto segua un percorso corretto, trasparente ed efficace. E' una figura chiave, spesso invisibile, ma fondamentale per far vincere il gioco della buona amministrazione". Le conclusioni politiche sono state affidate al sottosegretario al Mit Tullio Ferrante, da tempo attivo interlocutore di Assorup, il quale ha ricordato" "Il responsabile unico del progetto rappresenta una figura cardine nella realizzazione delle opere pubbliche e nell'attuazione delle politiche infrastrutturali del Paese. Con il nuovo Codice dei contratti pubblici abbiamo introdotto un cambio di paradigma: dalla logica dell'adempimento a quella del risultato, fondata su fiducia, responsabilità e trasparenza. Il Mit è impegnato nel rafforzamento delle competenze dei rup, nella qualificazione delle stazioni appaltanti e nella digitalizzazione integrale del ciclo di vita dell'opera. Valorizzare le professionalità della pubblica amministrazione significa garantire infrastrutture più sicure, più efficienti e più vicine ai cittadini". Nel documento finale, Assorup ha ribadito la richiesta alle istituzioni di attuare l'articolo 45 del Codice e di stanziare risorse proporzionate alla dimensione reale del mercato degli appalti, per permettere ai responsabili unici del progetto di svolgere pienamente il loro compito a vantaggio della collettività.