Smart working 2022, le regole del lavoro agile pubblico e privato
Tutte le regole sullo smart working
L’obiettivo della circolare sullo smart working firmata dai ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e del lavoro Andrea Orlando è quello di sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro a usare pienamente gli schemi del lavoro agile.
Smart working 2022, il lavoro agile
Smart working il lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche
L’acuirsi dei contagi durante le festività ha riproposto la necessità di ricorrere al lavoro agile sia nel settore pubblico che in quello privato. Una decisione presa per organizzare lo smart working in maniera intelligente e flessibile, nella massima sicurezza dei lavoratori e degli utenti. Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri stabilisce che dal 15 ottobre 2021 la modalità ordinaria della prestazione lavorativa nelle amministrazioni pubbliche è quella svolta in presenza. Il rientro “in presenza” è stato disciplinato da un decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione che ha individuato i requisiti per utilizzare il lavoro agile nel rispetto dei diritti dei cittadini e garantendo un’adeguata qualità dei servizi.
Smart working, una risposta ai contagi
Smart working in ambito privato
Per il lavoro agile in ambito privato la normativa si è consolidata con l’articolo 90 del decreto legge 19 maggio 2020, che ha dato la possibilità di ricorrere al lavoro agile con modalità semplificate, senza l’accordo tra aziende e singolo dipendente. Pertanto fino al 31 marzo 2022, le modalità di comunicazione del lavoro agile rimangono quelle stabilite dall’articolo 90 del decreto legge 19 maggio 2020.
Smart working, flessibilità ed intelligenza
Smart working, il pubblico ed il privato
I pilastri su cui ogni amministrazione può organizzarsi sono flessibilità ed intelligenza. Ogni amministrazione pubblica può programmare il lavoro agile con una rotazione del personale settimanale, mensile o plurimensile, in base all’andamento dei contagi. Si può dunque equilibrare lavoro in presenza e lavoro agile in base alle situazioni. Nel settore privato la modalità di lavoro agile si può applicare anche in assenza di accordi individuali. I datori di lavoro devono comunicare al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali i nominativi dei lavoratori e la data di inizio e fine della prestazione di lavoro. Anche per i privati si mira a creare una razionale pianificazione dell’organizzazione del lavoro.