Decreto P.a.: portale reclutamento entro estate per il Recovery
Via libera del Cdm, secondo la bozza cinquecento persone verranno assunte a tempo determinato con concorso rapido
Via libera dal Consiglio dei Ministri al decreto legge per il reclutamento nella P.a., con le assunzioni legate al Recovery plan e procedure semplificate per i concorsi.
Decreto P.a.: portale reclutamento entro estate per il Recovery
Il Portale del reclutamento per la Pa "vedrà la luce entro l’estate con le prime funzionalità e poi andrà a regime, con il rilascio del sistema e la migrazione verso il cloud, entro il 2023": è quanto indica la Funzione pubblica in merito al dl 'reclutamento'. Quanto al logo "il Dipartimento della Funzione pubblica bandirà un concorso di idee rivolto a studenti o professionisti di grafica, design e arti visive che non abbiano compiuto 30 anni di età. C’è tempo fino al 15 luglio per partecipare" sottolinea.
Il Portale, secondo quanto spiegato "rappresenterà la porta virtuale unica di accesso alla Pubblica amministrazione sia per i concorsi pubblici ordinari, sia per le procedure di reclutamento straordinarie legate all’attuazione del Pnrr. In un unico spazio, ogni cittadino potrà monitorare i bandi concorsuali delle amministrazioni su una mappa interattiva georeferenziata, registrarsi attraverso Spid, Cie e Carta nazionale dei servizi inserendo il proprio curriculum attraverso un form apposito, inviare la domanda di partecipazione, pagare la tassa attraverso PagoPa e seguire le procedure di selezione dall’avvio alla pubblicazione delle graduatorie finali".
Brunetta: “Ventata di modernità”
A confermarlo anche il ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, durante la consueta conferenza stampa. "Veniamo da 12 anni di blocco da turn over, il turn over ora riprenderà al 110% e in alcuni settori anche di più, come nella sanità. Si potrà ri-iniziare con la contrattazione del secondo livello, per cui se si fa un'operazione di efficienza. Abbiamo messo durante il lockdown in lavoro da remoto la quasi totalità, tranne la sanità e l'assistenza, ci siamo inventati il cosiddetto smart working, nel primo periodo di lockdown duro. Una volta superata quella fase abbiamo regolato lo smart working 50% e 50%. Uno o due mesi fa, con il piano di vaccinazione, il tetto del 50% è stato superato. Ho cancellato questo obbligo, - conclude Brunetta - che ora non c'è più, se non l'organizzazione dei singoli uffici decisa dai dirigenti, ma garantendo la soddisfazione dei cittadini".