Del Fante (Poste Italiane): "Cessione di PagoPA? Possiamo garantire al mercato la riservatezza dei dati"

Matteo Del Fante, Amministratore Delegato di Poste Italiane: "Abbiamo registrato 1 mld di transazioni su Spid e nessuno si è mai posto il problema della riservatezza"

Dopo decreto del 26 febbraio riguardo alla prevista cessione di PagoPa al Poligrafico e Poste Italiane e ai dubbi sulla riservatezza dei dati che ha sollevato, l' Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, in audizione presso la commissione Trasporti della Camera sulla privatizzazione dell'azienda, ha risposto alle domande dei parlamentari: "Ne abbiamo sentite di diverse in questi giorni. C'è un provvedimento di legge che parla di un azionista di maggioranza, il Poligrafico, posseduto al 100% dallo Stato, e quindi forse la domanda andrebbe fatta direttamente al Poligrafico" tuttavia "noi possiamo garantire al mercato la riservatezza dei dati. Abbiamo registrato un miliardo di transazioni su Spid e nessuno si è mai posto il problema della riservatezza".".

Del Fante continua: "Vogliamo fare un altro esempio: lavoriamo con le banche assieme da più di 20 anni. Noi per legge non possiamo distribuire, fare credito, fare prestiti, ma dal 2002 distribuiamo prestiti di istituzioni finanziarie; quindi, un nostro cliente che entra in ufficio postale e vuole un prestito al consumo noi lo analizziamo, poi prendiamo il cliente e lo passiamo alla banca. Abbiamo fatto 48 miliardi di operazioni, e 4 milioni di italiani hanno beneficiato della nostra presenza territoriale. In quel caso il problema di riservatezza dovremmo averlo noi" ma "non abbiamo mai avuto in 22 anni il benché minimo problema".

Rispetto a Paga Pa, questo "è un circuito di pagamento su cui siamo assestati in 409 fornitori di servizi" e "non c'è nessun interesse perdefinizione, chiunque sia il proprietario di quel circuito, a minimizzare la portata del circuito di pagamento stesso".

Il dl del 26 febbraio scorso Pnrr delinea la cessione di PagoPa all'Istituto Poligrafico, per la quota maggioritaria e a Poste Italiane. Un'interrogazione del Partito democratico e le azioni di alcune banche hanno puntato l'attenzione sulla norma, anche in relazione a problemi di privacy e concorrenza.