Commissione Ue accusa Google di "abuso di posizione dominante". "Venda parte dei suoi servizi pubblicitari"

Se le accuse saranno accertate, sarebbero illegali e richiederebbero la cessione di alcuni servizi da parte di Google per risolvere i problemi di concorrenza

La Commissione Ue ha accusato Google di abuso di posizione dominante nel mercato della pubblicità online, causando danni ai concorrenti e agli editori. Se le accuse saranno accertate, sarebbero illegali e richiederebbero la cessione di alcuni servizi da parte di Google per risolvere i problemi di concorrenza. Un rimedio comportamentale sarebbe probabilmente inefficace a causa del conflitto di interessi intrinseco. Nonostante le multe, Google continua a essere un attore centrale nell'economia europea e i suoi servizi sono utilizzati quotidianamente da milioni di persone.

Commissione Ue accusa Google di "abuso di posizione dominante"

L'Unione europea ha il compito di garantire una maggiore concorrenza nel mercato digitale e le indagini su Google sono parte di un processo più ampio di revisione delle regole del mercato digitale. Sarà interessante vedere come evolveranno i rapporti tra Unione europea e Google nei prossimi anni, e se l'azienda americana sarà ancora in grado di mantenere la sua posizione dominante.

I rapporti tra Unione europea e Google non sono mai stati semplici. Sin dal 2010, l'azienda americana è stata al centro di numerose indagini europee, che l'hanno portata a dover pagare multe per miliardi di euro e a dover modificare alcuni dei suoi servizi per evitare violazioni della legge europea. La prima indagine all'indirizzo di Google è stata aperta dalla Commissione europea nel novembre 2010. L'azienda era accusata di abuso di posizione dominante nel mercato delle ricerche online, poiché favoriva i propri servizi rispetto a quelli dei suoi concorrenti. Nel 2017, dopo sette anni di negoziazioni, Google ha accettato di pagare una sanzione di 2,4 miliardi di euro e di modificare la sua politica di ricerca per garantire una maggiore concorrenza.

Le indagini europee su Google non si sono limitate alle ricerche online. Nel 2016, la Commissione europea ha aperto un'indagine sul sistema operativo Android, che accusava l'azienda americana di avere una posizione dominante nel mercato degli smartphone grazie al fatto che Android fosse preinstallato sulla maggior parte degli apparecchi. L'indagine si è conclusa nel 2018 con una multa di 4,3 miliardi di euro e con l'obbligo per Google di modificare il modo in cui viene distribuito Android e i suoi servizi. Nel 2018, infine, è iniziata un'ulteriore indagine sulla pubblicità online, accusando Google di avere una posizione dominante nel mercato degli annunci pubblicitari online. L'indagine è ancora in corso, ma l'azienda americana ha già dovuto pagare una multa di 1,5 miliardi di euro nel marzo 2019 per abuso di posizione dominante sul mercato della pubblicità online a vantaggio di Google AdSense.