Intelligenza artificiale, stop al riconoscimento facciale e stretta su ChatGpt: l’Ue regolarizza l’AI
Primo via libera del Parlamento europeo all’AI Act, il documento che fissa per la prima volta le nuove regole europee per l'intelligenza artificiale
Stop al riconoscimento facciale e regole ben precise per l’Ai generativa come ChatGpt. È arrivato il primo via libera del Parlamento Europeo all'Ai Act, il documento che fissa per la prima volta le nuove regole europee per l'intelligenza artificiale. Lo annuncia via social Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico Europeo: "Abbiamo appena adottato nelle commissioni Mercato interno (Imco) e Libertà civili (Libe) la proposta di legislazione europea sull'Ai: un approccio umanista per tutelare i nostri valori e promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Un modello per il resto del mondo”.
Testo approvato con 84 voti a favore, 7 contrari e 12 astenuti
Il testo, che sarebbe la prima legge al mondo sull'intelligenza artificiale, è stato approvato con 84 voti a favore, 7 contrari e 12 astenuti. Tra le misure previste, il divieto totale di utilizzo di tecnologie a intelligenza artificiale per l'identificazione biometrica remota, come il riconoscimento facciale, utilizzata da soggetti privati in spazi accessibili al pubblico. La Commissione ne aveva già vietato l'uso da parte delle autorità pubbliche negli spazi pubblici. No anche ai sistemi che usano tecniche subliminali o intenzionalmente manipolative.
Obbligo agli sviluppatori di AI di identificare, ridurre e mitigare i rischi per la sicurezza
Viene vietato il punteggio sociale quando viene usato da entità private, vale a dire quando un sistema di intelligenza artificiale valuta l'affidabilità di un individuo in base al suo comportamento sociale o alle sue preferenze, emozioni, salute o intelligenza. Viene conferito ai consumatori il diritto di chiedere un risarcimento collettivo, quando un sistema di intelligenza artificiale ha causato danni a un gruppo di consumatori. Ai consumatori sono concessi diversi altri diritti, tra cui quello di essere informati quando sono soggetti ad una decisione da parte di un sistema di Ia ad alto rischio, il diritto di sporgere denuncia in merito a un sistema di Ia, il diritto di citare in giudizio un'autorità di controllo in caso di inerzia. Gli eurodeputati vogliono anche sottoporre l'Ai generativa, come ChatGpt, a regole specifiche, come obbligare gli sviluppatori di AI a identificare, ridurre e mitigare i rischi per la salute, la sicurezza e i diritti fondamentali, prima di immettere il sistema sul mercato.