Fare comunicazione in maniera seria e innovativa. Intervista a Veronica Ruggiero

L’esperta di comunicazione racconta a Il Giornale d’Italia la necessità di essere sempre “sul pezzo” in un mondo che corre veloce, di comprendere la necessità dei professionisti in difficoltà e di stare sul mercato in maniera seria

Veronica Ruggiero, classe 1975, è una delle maggiori esperte di comunicazione in Italia. Giornalista e specialista della comunicazione, ha iniziato il suo percorso nella carta stampata per poi perfezionarsi in quello digital, fondamentale per essere al passo con i tempi e con gli altri paesi del globo.

Giornalista ma anche social media manager, addetta stampa ma anche realizzatrice di contenuti. Quanto è importante reinventarsi al giorno d’oggi?

«Reinventarsi oggi è un must! Negli ultimi due decenni, il mondo si è evoluto ad una velocità incredibile, non solo dal punto di vista tecnologico ma anche sotto il profilo della comunicazione e dell’informazione, quello economico e quello della professionalità. Anche se a volte la realtà che ci circonda sembra statica o in lenta evoluzione, dobbiamo renderci conto che oggi la nostra vita si consuma su diversi piani, quello reale e quello virtuale ed entrambi sono importanti. Rifiutare concettualmente l’evoluzione e rimanere ancorati alla propria posizione, in alcuni casi ormai obsoleta, è un errore che può costare caro. I professionisti devono saper rispondere alle necessità dei clienti, nel caso di un ufficio stampa o di una web agency, o a quelle dei lettori nel caso dell’informazione, anzi a spesso devo trainare e anticipare le tendenze e per fare questo è necessario formarsi e reinventarsi continuamente.»

 

Sia il giornalismo che la realizzazione di contenuti hanno una parte creativa. Quale ramo preferisce?

«Li amo entrambi anche se per motivazioni diverse. Il giornalismo è sempre stata la mia grande passione, il sogno che avevo fin da bambina e che con grande sacrificio ho trasformato nel mio stile di vita. Sono una persona molto curiosa e ho una sorta di ossessione per la verità, quindi mi affascina scavare, cercare, capire, scrivere e raccontare. La pubblicazione di un articolo mi dà ancora oggi l’adrenalina e il giornalismo è ancora la mia autentica passione e vocazione. Il lavoro che faccio invece con la mia agenzia web incentiva maggiormente il mio lato creativo, molto forte, e mi dà molte soddisfazioni. Per ora porto avanti entrambe le attività con lo stesso impegno, poi vedremo quali sorprese mi riserverà la vita, sono sempre pronta a lanciarmi in nuovi progetti.»

 

Con la sua azienda, a quale target si riferisce?

«La mia agenzia web ha un target molto vario: aziende, locali di tendenza, artisti, start up, libero professionisti e chiunque desideri comunicare o fare marketing. Del resto, oggi la comunicazione è diventata un’esigenza per qualsiasi tipo di attività e un’azienda, per potersi garantire oltre al presente anche un futuro, necessita di strategie di marketing e comunicative intelligenti ed efficaci, sia che appartenga alla piccola, alla media o alla grande impresa. Nella comunicazione e nel marketing, l’oggi è già domani, quindi è importante essere seguiti in maniera adeguata per avere un impatto positivo sul mercato.»

 

Parliamo di gestione social, tanto importante per il giovane quanto per il manager e per le aziende. Che approccio ha quando deve lavorare in questo settore?

 «Purtroppo, questo è un settore ancora sottovalutato da molti. Spesso i giovani, che hanno capito bene la potenza del mezzo, sono più preparati e attivi rispetto agli adulti. La gestione di un profilo social è un biglietto da visita importante e nel caso di aziende e professionisti, per questo motivo andrebbe curato e aggiornato. Dobbiamo pensare ai profili social come alla vetrina di un negozio in cui vengono esposti i migliori articoli in maniera attenta e senza lasciare nulla al caso. Attraverso i social, cerco sempre di comunicare i punti di forza dell’azienda in questione e l’unicità del prodotto o del servizio, perché nel complesso mare del web e dei marketplace oggi quello che può garantire ad un’azienda un futuro è proprio l’unicità del suo prodotto o del suo servizio. Questo lo si può fare solo dopo un’attenta analisi della concorrenza, che oggi non è più il negozio della via accanto ma il mondo intero, e con i corretti strumenti e canali.»

 

Qual è l’operazione che Le ha dato più soddisfazione?

«E’ molto difficile sceglierne una perché ogni incarico, a modo suo, genera soddisfazione. Ogni lavoro svolto aiuta il professionista a progredire e ad avvicinarsi a realtà magari non ancora esplorate fino a quel momento, o ad acquisire nuove competenze necessarie a portare avanti l’operazione e questo per me è un enorme stimolo. Naturalmente poi la soddisfazione del cliente diventa anche la mia.»

 

Oltre che una professionista della comunicazione, è anche mamma di due figli. Nel 2022, come si fa a gestire famiglia e un lavoro molto impegnativo?

«Indubbiamente non è per niente facile. Si fanno molte rinunce per riuscire a portare avanti sia la vita professionale che quella privata. I figli hanno bisogno di tante attenzioni, così come il lavoro, e bisogna capire facendo le equilibriste come dosare il tempo. Io ho fatto delle scelte precise che non è detto siano giuste o condivisibili da tutti: nel momento in cui le mie figlie erano piccole, ho dedicato molto più tempo a loro, soprattutto nei primi anni di vita, poi man mano che sono cresciute ho cercato di renderle più autonome per potermi concentrare adesso di più sulla mia professione. Non è sempre necessario essere perfette in tutto, ma essere presenti. Spesso mi è capitato di lavorare fino a notte fonda e poi magari alzarmi prestissimo la mattina seguente per poter passare un pomeriggio con le mie figlie, o di mettere a disposizione il tempo libero, ormai difficile da trovare, per lavorare. Nel nostro Paese, conciliare la professione con l’essere mamma non è sempre semplice, soprattutto per chi come me non ha una famiglia alle spalle che aiuta. Io però credo che noi donne alla fine riusciamo sempre a trovare le risorse per affrontare tutto, sicuramente con qualche mancanza e forse qualche piccola trascuratezza nel privato, ma con grande forza e determinazione nella vita. Le nostre scelte, anche in senso professionale, sono di esempio per le generazioni future.»