Il consulente Carlo Vivarelli: "Gli imprenditori che in momenti di crisi chiedono il supporto di consulenti lo fanno perché il più delle volte hanno bisogno di essere capiti"

Uno dei maggiori esperti italiani in consulenza e marketing spiega a Il Giornale d'Italia i segreti per risollevare un'azienda, partendo dalla persona e non dalle difficoltà

Carlo Vivarelli, classe 1978, non è solo un esperto di marketing, comunicazione e consulenza, ma un imprenditore che ha saputo far crescere la propria azienda in un momento di crisi globale. In quest’intervista, Vivarelli ci racconta i segreti di una società di consulting, come lavorare per risanare un’impresa e l’importanza del “fattore persona”.

 

Al di là del Covid, perché in questo momento è importante supportare le micro, piccole e medie imprese?

«Sappiamo tutti che rappresentano l’ossatura del comparto produttivo nazionale. Non è solo questione di Pil, e dunque di ricchezza e posti di lavoro, ma è lì che viene stimolata l’innovazione e la creatività. Ed è lì che si configurano rapporti professionali in cui la dimensione umana assume una valenza importante. Sono un patrimonio dal valore inestimabile, non disperdere.»

 

Cos’è nello specifico una società di consulenza? Come e dove opera?

«È un’impresa di servizi che offre alle aziende il supporto di professionisti specializzati in vari ambiti gestionali. È grazie a questi professionisti che le aziende possono accedere a servizi, altrimenti troppo costosi. Ed è per mezzo del loro apporto che le aziende possono intraprendere un percorso strategico ed operativo per raggiungere specifici obiettivi. Le società di consulenza, una volta ricevuto l’incarico, individua il pool di professionisti da coinvolgere nel progetto. Questi lavoreranno fianco a fianco, ed insieme all’imprenditore, guideranno l’azienda in un percorso di crescita e sviluppo». 

 

In un momento di crisi per le imprese, qual è l’approccio per risollevarle?

«L’approccio pragmatico e realistico è sicuramente quello vincente. Gli imprenditori che, in momenti di crisi, chiedono il supporto di uno o più consulenti lo fanno perché il più delle volte hanno bisogno di essere ascoltati e capiti.  Molti di loro, infatti, di fronte a difficoltà oggettive anche gravi, tendono a minimizzare, o peggio, a mentire a loro stessi, pur sapendo perfettamente che questo atteggiamento non li metterà in salvo. Il consulente esterno in questo senso gioca un ruolo importante. Come un medico risoluto, il consulente si adopera per fare una diagnosi e somministrare una cura, anche se poco piacevole, a volte dolorosa, ma necessaria».

 

Lasciando da parte le grandi realtà, quali sono i tempi per risanare o riportare in alto una società?

«Difficile dare una risposta. A volte, problemi che si manifestano in forma complessa hanno una causa banale e di facile risoluzione. Altre volte, le situazioni critiche da districare sono estremamente diversificate e capire come intervenire (e se intervenire) richiede molto più tempo. Analisi, risanamento e rilancio sono processi lunghi, che possono richiedere mesi e a volte anni».

 

Perché una micro e piccola impresa dovrebbe scegliere la Vivarelli Consulting piuttosto che un’altra società di consulenza?

«Ci piace definirci come la management consulting dal volto umano. Questo perché al centro del nostro operato c’è sempre la persona. E mi creda, non è la solita retorica con cui tanti professionisti si riempiono la bocca ma un principio con cui abbiamo costruito, nel tempo, il nostro ecosistema e i rapporti di relazione con i nostri committenti. Dietro ad un incarico che riceviamo non c’è una semplice volontà, ma molto di più: c’è fiducia, c’è speranza. D’altra parte, cosa sono le aziende se non delle entità derivate dalle persone? Sono le persone che determinano il successo o meno di un’impresa. Basta una persona sbagliata al momento sbagliato per affossare in pochi giorni un brand storico. Prendersi cura delle persone significa prendersi cura delle aziende». 

 

Siete nati relativamente da poco e operate nella bassa Toscana e nell’alto Lazio. Prospettive future di espansione?

«Le nostre due sedi, quella di Latina e di Grosseto, ci consentono di coprire fisicamente questi due bacini geografici. In realtà, lavoriamo in tutta Italia. Per il prossimo anno è previsto l’inserimento in organico di due nuovi Account Manager che si occuperanno relativamente del Nord Italia e del Centro-Sud Italia»

 

L’operazione che vi ha dato più soddisfazione?

«Fummo incaricati da una grande realtà di promuovere il lancio di un nuovo servizio. Un progetto di marketing e comunicazione relativamente semplice. Approfondendo meglio la questione, capimmo che dietro questa scelta c’era la necessità di aumentare le entrate, visto che i costi da sostenere nel corso del tempo erano sensibilmente lievitati. Dopo un’analisi accurata, comprendemmo l’estrema situazione di pericolo in cui versava l’azienda e, di riflesso, gli imprenditori: un assetto societario errato, una forte esposizione bancaria, una politica di gestione dei prezzi (e dei costi) completamente fuori controllo. E loro che pensavano di risolvere questi problemi semplicemente lanciando sul mercato un nuovo servizio! Ci sono voluti sei mesi di lavoro e l’affiancamento di un nostro Temporary Manager. Ma alla fine l’attività è stata messa in sicurezza e nelle condizioni di ripartire».