Francia, multa milionaria per Google e Facebook: cookie difficili da rifiutare
In Francia l'agenzia per la protezione dei dati ha inflitto una multa da 150 milioni di euro a Google e di 60 milioni a Facebook per irregolarità nella gestione dei cookie
Dalla Francia arriva una maxi multa milionaria per Google e Facebook, ree di una gestione poco trasparente dei cookie: cioè i tracciatori informatici utilizzati per scopi pubblicitari in base alle preferenze dell'utente. L'agenzia di vigilanza francese per la protezione dei dati (Cnil) ha sanzionato i due colossi del web rispettivamente per 150 e 60 milioni di euro. Una cifra record, che supera persino quella da 100 milioni di euro inflitta sempre in Francia per gli stessi motivi a Google nel dicembre del 2020. Ora le due compagnie hanno tempo tre mesi per apportare delle correzioni alla loro gestione dei cookie, pena altri 100mila euro di multa per ogni giorno di ritardo.
Cookie, la Francia multa Google e Facebook
Secondo quanto dichiarato dall'agenzia francese per la protezione dei dati "i siti facebook.com, google.fr e youtube.com offrono un pulsante che permette di accettare immediatamente i cookie", mentre in caso di rifiuto completo degli stessi cookie "sono necessari diversi clic". Un metodo poco trasparente, che andrebbe in contrasto con il regolamento sui dati personali approvato dall'Unione Europea nel 2018. Da quell'anno infatti, quando gli utenti decidono di visitare un sito web ricevono un avviso riguardo l'autorizzazione all'uso dei cookie, in modo tale da accettarli totalmente, parzialmente oppure rifiutarli in toto.
Ma cosa sono i cookie: si tratta di piccoli pacchetti di dati che vengono utilizzati dalle applicazioni web per archiviare a lungo termine le preferenze sui siti visitati dagli utenti di Internet. Queste informazioni vengono poi utilizzate a scopo pubblicitario in modo da personalizzare gli annunci sulla base delle ricerche effettuate dall'utente e dei siti visitati da quest'ultimo. Si tratta tuttavia di una prativa che viene regolarmente denunciata sia dalle associazioni di consumatori che dagli utenti di Internet.
La risposta di Google alla maxi multa
A seguito della multa da 150 milioni di euro, Google ha promesso che correggerà la sua politica sulla gestione dei cookie. Il colosso di Mountain View ha infatti dichiarato: "Ci impegniamo ad attuare ulteriori cambiamenti, così come a lavorare attivamente con la Cnil in risposta alla sua decisione, in conformità con la direttiva ePrivacy". Soltanto un anno fa Google e Amazon ricevettero per gli stessi motivi sanzioni rispettivamente da 100 e 35 milioni di euro. In quell'occasione la Francia accusò le due compagnie di aver inserito cookie pubblicitari sui computer degli utenti: "senza il consenso preventivo e senza fornire informazioni adeguate".