Volpiano, Ciccio Graziani finisce in un'inchiesta che vede coinvolto Salvatore Gallo (Pd): "Ho solo inaugurato un torneo di calcio"
Il popolare Ciccio, eroe di Spagna '82, si ritrova (a sua insaputa), nelle carte di un fascicolo dell'antimafia relativo a delle infiltrazioni mafiose in alcuni cantieri nel torinese in cui sono invischiate due sue conoscenze. Implicato anche il ras del Pd per altri reati
Ciccio Graziani tutto poteva immaginare quando lo hanno invitato a Volpiano (Torino) per l'inaugurazione di un torneo, tranne che trovare il suo nome nelle carte di un'inchiesta per infiltrazioni mafiose dell'ndrangheta. Ad chiamare l'ex campione del mondo è stato Salvatore Gallo esponente di spicco del Pd locale, nonché fucina di voti, il quale, a sua volta, è stato recentemente indagato e finito nel mirino dei pm per estorsione, peculato e corruzione elettorale. Nel corso degli anni Graziani è rimasto in contatto con il capoluogo piemontese, dove ha conservato alcuni amici tra cui Antonio Esposito.
Volpiano, Ciccio Graziani finisce in un'inchiesta mafiosa a causa di Salvatore Gallo, l'ex bomber si difende: "Ho solo inaugurato un torneo di calcio"
Proprio a causa di questa amicizia che Ciccio Graziani si ritrova citato nelle carte dell’inchiesta sulle infiltrazioni dell'ndrangheta nei cantieri autostradali della Torino-Bardonecchia e nell’Alta velocità. Dell'inchiesta fa anche parte Antonio Esposito, già condannato per associazione per delinquere finalizzata all'usura e all'estorsione. Esposito viene citato in vari passaggi chiave dell'inchiesta che ha portato, sin qui, all'arresto di 9 persone. Tra i quali spicca Roberto Fantini, ad della Sitalfa, costola di Sitaf Spa, oggi al 66% del gruppo Gavio. Fantini è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Il Torino la passione che unisce da sempre Graziani a Esposito e Fantini
Ad unire Ciccio Graziani a Esposito e Fantini è soprattutto il calcio: sono tutti e tre tifosi del Toro. ”Tonino Esposito voleva che Roberto gli desse dei lavori, ma Roberto rispondeva: io faccio dei bandi di concorso, non posso dare il lavoro a chi voglio io”, ha raccontato l’ex calciatore. Graziani ha anche conosciuto Salvatore Gallo, ras delle tessere del Pd. Anche Gallo è indagato nell’inchiesta, anche se non per reati di mafia. “L’ho conosciuto quando lui e Roberto organizzarono un torneo e mi chiesero la cortesia di andare a tirare il calcio d’inizio. Cosa che puntualmente feci”, dice l’ex calciatore. A quando risale il torneo? “Una quindicina di anni fa, se non ricordo male in un paese di nome Volpiano“, risponde Graziani. Volpiano è un paesino al centro dell’inchiesta in quanto è la sede della cosca di ‘ndrangheta infiltrata negli appalti delle autostrade. Graziani, però, di tutto questo no sa nulla: “Ah, ho capito, non lo sapevo. Comunque il nome Gallo non mi è nuovo. Io lavoravo a Mediaset, era una domenica, ho preso la macchina, sono andato, ho fatto quello che dovevo fare e sono venuto via. Se non ricordo male ripartii anche subito. Un favore di questo tipo a Roberto glielo facevo volentieri“. L’ex numero 11 del Torino non nega di aver potuto incontrare esponenti della ‘ndrangheta: “Nella vita non si può mai sapere, vai a sapere quello che può succedere, involontariamente possono capitare incontri di questo tipo”. Graziani, in ogni caso, ignorava il ruolo politico di Gallo: “Che io ricordi no. Se lo dovessi incontrare per strada non saprei riconoscerlo”.