Vaccino Johnson & Johnson, Figliuolo: 'Arriva nella seconda metà aprile'
L'obiettivo è immunizzare l'80% degli italiani entro fine settembre: "Siamo a un buon punto di condivisione con le Regioni". Ecco le parole del commissario straordinario per l'emergenza e del capo della Protezione Civile.
Il vaccino contro il Covid-19 Johnson & Johnson "arriverà nella seconda metà di aprile, con una quantità limitata che poi andrà aumentando tra maggio e giugno". A renderlo noto è il commissario straordinario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo, dopo essere stato vaccinato con AstraZeneca.
Covid, vaccino AstraZeneca a Figliuolo
"Il vaccino è andato benissimo - ha riferito Figliuolo - organizzazione perfetta, non potrei dire diversamente dato che questo centro l'ho ideato io con la mia squadra. Abbiamo fatto l'AstraZeneca ed eccoci qua" ha continuato il commissario straordinario mentre ha confermato l'arrivo entro fine mese di altre 7 milioni di dosi di vaccino.
"C'è una forte accelerazione" ha affermato Figliuolo. "Il nostro obiettivo è raggiungere le 500mila vaccinazioni al giorno dalla terza settimana di aprile". E sul blocco di AstraZeneca ha detto: "Abbiamo avuto una battuta d'arresto, ma già da ieri stiamo recuperando" - ha aggiunto - e ora ci sarà una forte accelerazione". L'obiettivo è arrivare all'80% di immunizzati "entro fine settembre".
Covid vaccino, Figliuolo: 'Regioni con problemi organizzativi'
Invece, riguardo al ritmo delle vaccinazioni contro il Covid-19, il generale Figliuolo ha dichiarato: "Non ci sono regioni più indietro di altre, ma ci sono regioni che hanno avuto problemi organizzativi che stanno risolvendo" e "ritengo che procederanno in linea con il piano. Insieme con il capo della Protezione Civile stiamo facendo delle survey per vedere come potere, organizzativamente, sopportarle meglio".
E ancora: "Nei rapporti con i presidenti delle Regioni devo dire che ci stiamo mettendo d'accordo bene per andare al passo con il piano" ha concluso infine il commissario straordinario per l'emergenza Covid.
Covid, Curcio: "Vaccino per proteggere sè e gli altri'
A esprimersi sul vaccino per combattere il virus è stato anche il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio: "Bisogna farlo, qui sono bravissimi. Noi rientriamo nelle categorie che dovevano fare il vaccino. AstraZeneca va bene, è quello che ho appena fatto. Il messaggio è che bisogna fare il vaccino perché proteggiamo noi e soprattutto proteggiamo gli altri".
"Abbiamo attivato in modo ancora più forte e sensibile il coordinamento nazionale di Protezione civile - ha spiegato Curcio - ieri abbiamo fatto il secondo comitato di Protezione civile che riunisce tutte le strutture e componenti del sistema nazionale con le Regioni e i volontari".
Covid vaccino, Regioni a buon punto
"Un lavoro per limare quei disequilibri che a livello regionale esistono. E credo - ha aggiunto Curcio - che siamo a un buon punto di condivisione con le Regioni. Ieri ho attivato il volontariato nazionale e territoriale di Protezione civile e tutte le strutture sono autorizzate ad operare.
"Noi - ha concluso infine il capo della Protezione Civile - abbiamo 300mila volontari ma non so quanti saranno impegnati. Saranno impegnati quelle migliaia che le Regioni chiameranno a supporto delle strutture vaccinali".