Governo, Iv dice no al lodo Orlando: tensione sul nodo giustizia

Dopo Mes e reddito di cittadinanza Italia Viva e maggioranza distanti anche sulla Giustizia. Sempre più difficile un compromesso

Proseguono i lavori della seconda giornata del tavolo programmatico voluto dal  presidente della Camera Roberto Fico, impegnato  “nell’esplorare” le diverse soluzioni di Governo, come chiestogli dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’incontro, stando alle ultime  notizie, si starebbe prolungando e potrebbe finire almeno un paio d’ore dopo il previsto, pare intorno alle 15, ma non ci sarebbe da stupirsi se le trattative si dovessero protrarre più a lungo.

Sono, infatti, parecchi i nodi da sciogliere. Ieri, nonostante l’incontro si sia allungato sino alle 21, le parti in causa non sono riuscite a trovare un punto di incontro sulle tematiche più divisive, Mes e reddito di cittadinanza, dove sembra che una convergenza sia sempre più lontana. Oggi, invece, è toccato al secondo punto in scaletta, la giustizia, altra tematica di difficile gestione e causa della salita al Colle dell’ex premier per le dimissioni, visto che è proprio sulla relazione annuale del ministro Bonafede che il Conte 2 rischiava di andare sotto.

Durante l’incontro, al centro della prima sessione di lavoro è stata inserita la prescrizione. Essendo una questione tecnica, oltre che politica, ha visto riuniti intorno al tavolo anche degli esperti: Andrea Orlando per il Partito democratico, Pietro Grasso per Leu, Vittorio Ferraresi per il Movimento 5 stelle e Julia Unterberger per le minoranze linguistiche.

Le cose non sono andate esattamente come in molti si auspicavano: è scontro tra Iv ed Orlando. Il vicesegretario Pd ha, infatti, proposto un “lodo” sulla prescrizione sul quale c’è stata un’apertura dei 5Stelle ma non quella di Italia Viva, che non ha sciolto la propria riserva.

Orlando ha chiesto che la maggioranza si impegni per l’avanzamento del ddl sulla riforma del processo penale, che accorcia i tempi dei processi: se entro sei mesi non si arrivasse alla sua approvazione, allora, si dovrebbe mettere mano alla prescrizione. Da fonti Iv sembra difficile che si arrivi ad un compromesso: “Italia viva non condivide il lodo Orlando: non c'è nessun accordo sulla prescrizione e sul processo penale". Il partito di Renzi ha, infatti, ripresentato alla Camera, il lodo Annibali, un emendamento che sospende per un anno la riforma sulla prescrizione, già bocciato a febbraio scorso. Iv vorrebbe che tutto fosse messo per iscritto mentre gli alleati sono più cauti.

Gli Europeisti, dal canto loro,  hanno detto che non c'è da aspettarsi alcun documento, quello che sono tutti chiamati a fare è "verificare" l'accordo sul nome da portare al Colle. Che per loro, come per Pd, M5S e Leu è Conte. Anche questo, tuttavia, può essere un elemento di ulteriore divisione  con Iv.

Dalla sede 5stelle è il ministro Luigi Di Maio a difendere l’operato di Bonafede sulla Giustizia: "Basta giocare e tirare in mezzo il nome del ministro. Ora bisogna fare squadra intorno a chi sta trattando per dare forza al Movimento", è stato il messaggio dallo staff del titolare della Farnesina.

Matteo Salvini, intervistato a Sky, si è ancora una volta appellato alle urne, infatti se dovesse saltare la trattativa tra i partiti di maggioranza per il leader padano sarebbe meglio “ridare la parola agli italiani", dato che un esecutivo istituzionale o di unità nazionale "è impossibile" perché l'attuale maggioranza e il centrodestra "la pensano all'opposto su tutto". "Se non trovano l'accordo, la soluzione più seria ed efficace per avere un governo che dà risposte a imprese e famiglie è quella di ridare la parola agli italiani così, entro aprile, ci sarà un Parlamento e, quindi un governo che, per 5 anni, potrà lavorare in santa pace. Qualunque governo venga fuori dagli accordi sottobanco di Palazzo non sarà in grado di salvare questo Paese" ha proseguito il numero uno leghista, sentito fuori dal Senato.  “Chiediamo di poter votare subito in Parlamento i decreti che interessano agli italiani: i rimborsi per le imprese, il blocco delle cartelle esattoriali, lo sblocco di tutti i cantieri fermi, un piano vaccinale serio, modello Lombardia. Speriamo di poter parlare già da domani di questo e di finire il teatrino di Conte Di Maio e Zingaretti" ha concluso.

 

Per Fi ha parlato Antonio Tajani, intervistato ad Affaritaliani.it, affossando le speranze che vorrebbe il partito di Berlusconi a sostegno di un Governo con Pd e Movimento 5Stelle."Non c’è la sostanziale unità del Paese se ne manca metà. Voglio dire una cosa chiara e netta: la maggioranza Ursula in Italia non esiste. Si è realizzata a Bruxelles perché a guida Partito Popolare Europeo, che ha vinto le elezioni, al quale gli altri si sono accodati".

Pare, invece, che ci sia convergenza su ambiente e scuola, come comunicato da alcune fonti Pd.