Matteo Renzi ha un piano segreto: ecco come vuole riprendersi il Pd

Filtrano voci di un futuro tentativo, da parte dell'ex segretario, di tornare a occupare la poltrona alla guida di Largo del Nazareno. Per questo motivo spinge per l'entrata di Zingaretti nell'esecutivo

Forte in parlamento, debole nei consensi e nei sondaggi. Una capacità di poter influenzare le scelte dell’esecutivo che sparirebbe immediatamente nel caso in cui gli italiani tornassero alle urne. Ecco dunque che Matteo Renzi  si gioca in queste settimane la battaglia della vita nello scontro con il Premier Conte. La speranza, per il senatore toscano, è una sola. Che il suo bluff riesca, e che si aprano nuovi scenari fino a qualche settimana fa inimmaginabili. Anche se remota, esiste infatti la possibilità che Renzi possa tornare alla guida del suo ex-partito, il PD. L’operazione è difficile e contorta, ma con il savoir-faire dell’ex-sindaco di Firenze, tutto è possibile. Un’eventuale ingresso di Zingaretti, attuale segretario dei dem, nell’esecutivo, creerebbe i presupposti per una scalata ai vertici del PD. È a questo che punta Matteo Renzi.

L’Europa stanca del Governo spinge Renzi all’offensiva

L’attivismo del leader di Italia Viva è sicuramente favorito dal recente clima di malessere che si è creato attorno al governo. In questo scenario, anche l’Europa ha iniziato a spazientirsi con l’avvocato foggiano. Il motivo sarebbe il ritardo cronico del nostro Paese nella presentazione dei piani di rilancio dell’economia con cui utilizzare le risorse del Recovery Fund. Inoltre, Bruxelles si è spazientita non poco a causa dell'approccio italiano al tema dei ristori. La logica dei soldi erogati a pioggia, senza un disegno per la ripartenza a supporto dei finanziamenti una tantum, ha fatto irritare le cancellerie europee, su tutte Parigi e Berlino. 

All’interno di questo scenario, lo scontro tra il leader di IV e il Premier è stato durissimo. Le scorse settimane hanno visto infatti i due contendenti sferrarsi colpi bassi e minacce nemmeno troppo velate. In tutto questo, gli azionisti di maggioranza del Conte II, il PD e i 5 Stelle, sono rimasti alla finestra, ansiosi di capire come si sarebbe risolta la faida in seno al governo. Ma l'immobilismo del PD ha anche un’altra ragion d’essere: la sfuriata di Renzi ha spazientito un po’ tutti tra le file dei dem, dove però l’anima renziana rimane forte. Non sono in pochi a sospettare che in realtà gli avvenimenti a cui si è assistito negli ultimi giorni facciano parte di una più grande operazione, messa in moto dallo stesso Renzi, per tornare a riprendersi le redini del Partito Democratico. 

Con Zingaretti al Governo, pronta la scalata dei renziani per riprendersi il Partito 

La teoria che filtra dagli ambienti della politica romana è infatti che l’ex-Premier stia facendo di tutto per spingere il segretario Zingaretti ad entrare a far parte del Governo. La mossa servirebbe a creare un pericoloso vuoto di potere interno al PD, nel quale il fiorentino sarebbe abile a inserirsi, pronto a chiudere dunque il capitolo Italia Viva. Da Largo del Nazareno rispondono che Zingaretti non entrerà mai a far parte dell’attuale esecutivo, anche perché il PD ha deciso che la poltrona di segretario dovrebbe appartenere a qualcuno slegato da incarichi di governo. 

La paura però che Renzi tenti davvero una scalata, che fino a qualche mese fa sarebbe parsa improbabile, esiste, tanto più alla luce dei risultati che l’ex-sindaco di Firenze ha ottenuto dopo la scissione dal PD e la creazione del suo nuovo partito Italia Viva. Per Renzi sarebbe un’occasione da non perdere, anche perché i numeri mostrano come il suo esperimento personale sia miseramente fallito. Secondo le ultime rilevazioni, IV si attesta intorno al 3,2%, davvero troppo poco considerando il passato illustre dell’ex-Premier. Per questo motivo, fonti vicine al segretario Zingaretti sono state categoriche:  "C'è chi ha anche questo in testa, ma noi mica siamo fessi. Ognuno stia sereno e guardi in casa propria".