La competizione globale fra energia, risorse, IA e sfere d'influenza: l'ottimo saggio di geopolitica mondiale di Maurizio Molinari
"La scossa globale. L'effetto Trump e l'età dell'incertezza" (Rizzoli): uno sguardo globale sui nuovi scenari di sviluppo e di conflitto
Un "occhio manzoniano" quello del giornalista ed esperto Maurizio Molinari, cioè uno sguardo di analisi che sa ergersi al di sopra delle parti per offrirci una panoramica affidabile, realistica e in tempo reale della complessità geopolitica contemporanea fatta di nuovi scenari di sviluppo che sono anche nuove faglie di conflitto e tensione. "Trump" viene utilizzato quale metafora e segno di un cambio di paradigma Usa che punta a riallineare la prima potenza al mondo sui trend internazionali che erano già in corso: la nuova via artica, il corridoio indo-persico, la nuova importanza commerciale del Caucaso e dell'Indonesia-Malesia, la competizione mineraria-militare nei fondali degli oceani e negli stretti (Hormuz, Panama, Malacca), le alleanze mutevoli e il crescere della "voglia di decisionismo politico-strategico" nelle grandi potenze emergenti o consolidate. Molinari descrive una "partita a tre" tra Cina, Usa e Russia, cioè una competizione a geometria variabile che vede ora un riavvicinamento fra Usa e Russia ma anche una grande capacità di adattamento e compensazione fra Usa e Cina da una parte e tra Russia e Cina dall'altra. Quella che è crescente incertezza per l'area europea e le organizzazioni internazionali tradizionali si ribalta in un "eccesso di sicurezza" per le elites delle grandi potenze. Molinari non trascura anche gli attori emergenti o ri-emergenti in campo arabo-islamico: la Turchia, sempre più neo-ottomana, un'Arabia Saudita che gioca tra Russia, Usa e Cina e la crescente importanza economica e geopolitica dell'Indonesia. L'anello più debole è proprio l'area europea, sempre più affilitta da un misto di confusione, frammentazione e polarizzazione politica che la fanno arretrare rispetto le proiezioni strategiche e le scelte forti e chiare delle altre potenze in gioco, molto più veloci nel creare e perseguire nuovi scenari. All'Europa manca coesione, manca un piano industriale condiviso e sinergico e tutto questo viene peggiorato dall'allontanamento dalla NATO (politicamente) da parte del Nuovo Corso Usa che vede nel Pacifico e nell'oceano indiano il fulcro della contesa geopolitica in atto. Molinari si dimostra lucido, equilibrato e affidabile anche nell'analisi di quali siano i fattori essenziali di questa guerriglia mondiale già in corso: la lotta per l'autonomia energetica e alimentare, la ricerca di sempre maggior energia dovuta alla crescita demografica o alla crescita dei consumi elettrici (IA, data center, crescita militare, controllo tecnologico), il ritorno a livello mondiale di un ruolo centrale del Mediterraneo e la necessità di sviluppare nuovi grandi infrastrutture, sia est-ovest che nord-sud. La posizione dell'Italia sembra più stabile e più favorevole per il futuro rispetto a Germania e Francia proprio per le nuove rotte mediterranee dell'energia e per il ruolo prezioso dell'Eni in Africa e in Asia. Importante anche il tentativo di spiegare le ragioni profonde e storiche del sorgere del movimento MAGA: l'esigenza di maggior sovranità e sicurezza interna, la ri-dollarizzazione tramite le stablecoin, lo spostare gradualmente il baricentro sulla produzione interna e il reset del "giardino di casa" per limitare l'espandersi della presenza cinese in america centrale e del sud; come sono significative anche le analisi sui nuovi e vecchi conflitti regionali che ora assumono un differente e maggiore ruolo: ridisegnare i confini nazionali secondo sfere d'infuenza neo-imperiali, culturali e più tradizionali. Sono i landmarks del futuro, già anticipati da Samuel Huntington. Molinari giustamente pone l'ambivalenza essenziale e complessiva di tutte queste dinamiche: possono portare ad una nuova Yalta a tre (Usa, Russia e Cina) oppure ad un nuovo pericoloso e lungo dis-ordine mondiale che può facilmente degenerare in guerre totali e intrecciate. Un libro quindi completo, equilibrato, autorevole e preciso, anche in una belle veste e editoriale elegante che non può mancare sul tavolo di chi voglia capire di più e voglia approfondire i grandi temi scottanti per il presente e il prossimo futuro di tutti.