Usa, presentato nuovo sistema anti-droni "Leonidas": un'arma elettromagnetica equipaggiata su veicolo robotico cingolato dotato di AI
Il veicolo, basato su una piattaforma Trx ibrida-elettrica, è completamente autonomo, pensato per operazioni fuoristrada e capace di percorrere fino a 480 km, raggiungendo una velocità massima di 72 km/h
I droni hanno rapidamente trasformato gli equilibri tattici dei conflitti contemporanei, mettendo in difficoltà i sistemi di difesa aerea tradizionali, progettati per minacce convenzionali e non per far fronte a sciami di UAV. Che si tratti dei nuovi droni kamikaze Shahed sviluppati dall’Iran o dei quadcopter commerciali modificati in massa sul fronte ucraino per trasportare carichi esplosivi, queste tecnologie rappresentano ormai non solo una minaccia crescente, ma un fattore capace di determinare l’esito di un’intera offensiva.
Questo scenario ha reso necessario lo sviluppo di contromisure di nuova generazione, come il sistema Leonidas AR: il primo sistema autonomo a microonde ad alta potenza in grado di neutralizzare bersagli multipli senza ricorrere al fuoco cinetico. Sviluppato da Epirus insieme a General Dynamics Land Systems, il Leonidas AR combina un’arma elettromagnetica direzionale con un veicolo robotico cingolato o ruotato, dotato di intelligenza artificiale e progettato per muoversi su terreni complessi, eliminando i rischi per gli equipaggi umani.
Usa, presentato nuovo sistema anti-droni "Leonidas": un'arma elettromagnetica equipaggiata su veicolo robotico cingolato dotato di AI
Il veicolo, basato su una piattaforma Trx ibrida-elettrica, è completamente autonomo, pensato per operazioni fuoristrada e capace di percorrere fino a 480 km, raggiungendo una velocità massima di 72 km/h.
Grazie al suo armamento a microonde, il Leonidas può emettere impulsi capaci di “bruciare” l’elettronica di interi sciami di droni, compromettendone navigazione e sistemi di controllo e neutralizzandoli in pochi istanti. L’arma HPM può generare raffiche di interferenze elettromagnetiche che disattivano più velivoli contemporaneamente; i controlli software-defined permettono inoltre di regolare le frequenze, evitare interferenze con sistemi amici e aggiornare le capacità da remoto, consentendo ingaggi “uno-a-molti” e rendendo il sistema particolarmente efficace se integrato nelle difese aeree basate su intercettori.
The system features software-defined beam control, enabling safe zones and selective targeting. Mounted on vehicles or containers, Leonidas offers rapid deployment, low operating costs, and repeatable, non-kinetic engagement. The system will also be tested in Ukraine. pic.twitter.com/cCCakCNo4t
— InShelt (@InSheltcom) October 11, 2025
La dimostrazione condotta negli Stati Uniti segna un punto di svolta: il Leonidas ha neutralizzato tutti i droni utilizzati nelle prove, culminando nell’abbattimento simultaneo di uno sciame di 49 quadricotteri. Per anni, questo tipo di attacco a saturazione è stato considerato il tallone d’Achille delle difese occidentali, sia per la difficoltà tecnica nel contrastarlo, sia per i costi proibitivi associati a missili o munizionamento tradizionale. Il Leonidas ribalta questa logica, utilizzando soltanto energia elettrica e sistemi di raffreddamento per ottenere risultati che in passato richiedevano armi costose e in numero limitato.
Oltre alla potenza dell’arma, il sistema introduce un nuovo modo di operare: il veicolo robotico permette di intervenire in aree ad alto rischio o in ambienti saturi di guerra elettronica, mantenendo la capacità di ingaggiare bersagli multipli senza infrastrutture fisse. L’obiettivo è garantire protezione mobile a convogli, basi avanzate e installazioni critiche, alleggerendo i sistemi cinetici e integrandosi con le difese a corto raggio già in uso.
Come rilevano diversi analisti militari, l’introduzione di un’arma a microonde non risolve comunque tutte le incognite operative. Restano infatti interrogativi sull’efficacia contro droni più grandi e dotati di elettronica schermata, così come sugli effetti dell’impulso elettromagnetico in scenari complessi dove operano assetti amici e sistemi di comunicazione sensibili.
Nonostante queste incertezze, è evidente che capacità come quelle del Leonidas AR avranno un impatto strategico significativo. Gli Stati Uniti intendono dimostrare che la minaccia droni può essere neutralizzata. Non è ancora chiaro quando il Leonidas AR sarà ufficialmente operativo e dove sarà schierato, ma alcune fonti riportano che potrebbe essere testato sul fronte ucraino.