Mark Rutte: "Siamo il prossimo obiettivo della Russia"; continua l'oscena propaganda di guerra dell'occidente neoliberale

Parole surreali che devono essere analizzate criticamente

Mark Rutte (nomina sunt omina!), segretario della NATO, ha recentemente dichiarato che "siamo il prossimo obiettivo della Russia" e che, conseguentemente, dobbiamo prepararci al conflitto. Ritorna imperterrita la logora narrazione della imminente invasione dell'Europa da parte della Russia di Putin: una narrazione priva di fondamento, ma che viene ipnoticamente ribadita senza tregua e senza contraddittorio da tutti gli araldi dell'ordine mondiale dominante. Lo ripetiamo per l'ennesima volta: la Russia di Putin non ha alcun interesse a invadere l'Europa, come del resto lo stesso Putin ha ammesso apertamente, dichiarando che la Russia non vuole la guerra con l'Europa ma è pronta a difendersi in caso di attacco. A suffragare la nostra tesi sono diversi elementi: in primo luogo la storia, la quale ci insegna che è sempre stata l'Europa ad aggredire la Russia, peraltro con risultati catastrofici per l'Europa stessa. In secondo luogo, la potenza della Russia, che può contare su territori sterminati e su risorse infinite, senza aver alcun bisogno di espandersi verso l'Europa. In terzo luogo, la condizione in cui versa l'Europa, simile a un appestato da cui tutti, con ottime ragioni, cercano di tenersi a debita distanza. Insomma, possiamo ribadirlo per l'ennesima volta: la Russia non intende invadere l'Europa e, se lo farà, ciò dipenderà soltanto dalla provocazione costante a cui è sottoposta da parte degli araldi dell'ordine dominante. È più probabile immaginare un attacco preventivo da parte dell'Europa, giustificato ipocritamente come difesa, secondo il noto teorema di Orwell secondo cui la guerra è pace e l'attacco è difesa. La verità è che l'Unione Europea attualmente è un treno in corsa verso l'abisso, una gabbia di matti, retta da sfasciacarrozze senza dignità e senza pudore.

di Diego Fusaro