Polonia, Paesi Bassi pronti a disporre sistemi Patriot, 300 soldati e scudi anti-drone per "proteggere" polo Nato a Rzeszów da "minaccia" russa
La Nato continua con la militarizzazione del fronte orientale e schiera nuovo armamentario e soldati per garantire la "sicurezza" dell'aeroporto di Rzeszów-Jasionka, da cui passano gli aiuti verso Kiev
Un massiccio schieramento di soldati, equipaggiamenti anti-drone, sistemi Patriot e Nasams per "proteggere" uno dei principali snodi logistici Nato in Polonia orientale per garantire che gli aiuti verso l'Ucraina arrivino senza "interferenza" esterne.
Polonia, Paesi Bassi pronti a disporre sistemi Patriot, 300 soldati e scudi anti-drone per "proteggere" polo Nato a Rzeszów da "minaccia" russa
Nel quadro degli accordi "di sicurezza" di lunga data adottati dalle Nazioni Unite per difendere il confine orientale dalla "minaccia inesistente russa", saranno i Paesi Bassi ora ad assumere la difesa del centro logistico polacco situato nei pressi dell'aeroporto di Rzeszów-Jasionka. Un polo logistico chiave perché proprio lì avviene il transito degli aiuti militari dell'alleanza destinati all'Ucraina contro la Russia. Una "roccaforte" che dunque dev'essere attenzionata, e la cui protezione è stata affidata proprio ai Paesi Bassi per i prossimi sei mesi, ovvero dal 1° dicembre 2025 al 1° giugno 2026.
A comunicare l'ennesimo fronte militarizzato in territorio europeo è stata la ministra della Difesa olandese Kajsa Ollongren, da cui si apprende che il contributo "difensivo" sul fronte Rzeszow sarà garantito dallo schieramento di: 300 militari, due batterie Patriot e il sistema Nasams (sistema antiaereo a medio e corto raggio), nonché di altro equipaggiamento anti-drone. Nelle parole di Ruben Brekelmans, ministro della Difesa dei Paesi Bassi, tale operazione - facente parte del programma cosiddetto NASAMS (NATO Security Assistance and Training for Ukraine) - sarebbe indirizzata ancora una volta ad un'avanzata "difesa" aerea multilivello contro eventuali missili balistici e da crociera, nonché droni e altri sistemi "nemici", sparati conto Polonia, Ucraina e Paesi Bassi.
L'aeroporto di Rzeszów-Jasionka si colloca a circa 100 chilometri dal confine ucraino, e proprio qui, secondo fonti, dall'inizio della guerra sarebbe transitato il 90-95% di aiuti militari occidentali. Il terrorismo psicologico sulle tensioni presenti nella regione è tuttavia strumentale al sisteatico rafforzamento bellico della Nato contro Mosca."Lo stiamo facendo per proteggere il fianco orientale della NATO, un importante polo militare per la difesa dell'Ucraina e per scoraggiare ulteriormente i russi", incalza l'olandese Brekelman.