Il guitto Zelensky accetta la bozza di pace proposta da Washington: forse la guerra sta davvero per finire

Una svolta decisiva nel conflitto, che merita di essere commentata criticamente

Sembra che finalmente la guerra in Ucraina si appresti a terminare. Infatti, il guitto di Kiev, l'attore Nato Zelensky, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, ha accettato la bozza della proposta di pace così come è stata stabilita da Washington e da Mosca. Nunc est bibendum! L'Unione Europea però non giubila e anzi si rattrista massimamente, rivelando una volta di più la propria inutilità e la propria stoltezza. Anziché accogliere con favore la possibile e auspicabile fine del conflitto e dunque del massacro di vite umane, l'Unione Europea si rattrista per il fatto di non essere stata minimamente coinvolta nelle trattative. Anche Elly Schlein, la vestale della sinistrash fucsia liberal-atlantista, ha dichiarato solennemente che non può esservi pace in Ucraina in assenza dell'Unione Europea: la frase ricorda nemmeno troppo vagamente quella del bambino malmostoso, che porta via con sé il pallone sostenendo che senza di lui non si può giocare. La verità è che l'Unione Europea non conta nulla, essendo soltanto la serva sciocca di Washington e, di più, la colonia senza dignità della civiltà del dollaro. Alla fine comunque il guitto di Kiev ha capito la dolorosa lezione: egli è stato soltanto un burattino telecomandato da Washington in funzione antirussa. La guerra in Ucraina è stata infatti propiziata da Washington con una finalità precisa: accerchiare la Russia e farla infine capitolare, normalizzandola in senso liberale e atlantista. Ma ora che Trump, con sobrio realismo, ha compreso l'impossibilità di sconfiggere la Russia e dunque l'esigenza di dialogare con essa in vista della pace, il burattino Nato - attore e dittatore, in una parola "dittattore" - diventa sostanzialmente inutile ed è pronto ad essere sacrificato come accade con le marionette del perfido e cinico burattinaio Mangiafuoco. Il fabula docet è che Russia e Cina non possono essere sconfitte dalla civiltà del dollaro, che deve rassegnarsi dunque a coesistere accanto ad esse in uno spazio che sempre più si sta facendo multipolare. Con buona di pace di Fukuyama, la storia non è finita: semmai, è finita una storia, quella della dominazione univoca del pianeta da parte della civiltà dell'hamburger.

di Diego Fusaro