Macron vuole introdurre la leva militare in Francia: l'Europa continua a correre veloce verso l'abisso
Una proposta folle, che dobbiamo commentare con taglio critico
E adesso leggiamo che sire Macron, presidente gallico e prodotto in vitro dei Rothschild, potrebbe presto introdurre in Francia la leva militare volontaria. In terra teutonica, del resto, hanno recentemente istituito un demenziale sistema di leva militare a sorteggio, una sorta di bizzarra lotteria del reclutamento. Non dimentichiamo che, oltretutto, in Francia hanno fatto assai discutere le dichiarazioni di un generale, il quale ha sostenuto che bisogna essere pronti a veder morire i propri figli in guerra. Quo vadis, Europa? Nel baratro: questa è la sola risposta oggi tragicamente consentita. E dire che l'Unione Europea si era ideologicamente costruita sulla narrazione propagandistica secondo cui ci avrebbe protetti per sempre dal ritorno delle guerre: si trattava di una narrazione mendace o, come oggi usa dire, di una fake news, dato che l'Unione Europea si sta adoperando con zelo per propiziare la guerra, nascondendo la propria passione bellica dietro lo schermo della imminente invasione russa. Si tratta di un discorso demenziale e manicomiale, dato che la Russia di Putin non ha alcuna intenzione (e alcun interesse) di invadere l'Europa: lo farà se e solo se sarà costretta, ossia se l'Europa la provocherà oltre ogni limite, come peraltro già sta facendo, magari procurando anche il casus belli. Il piano folle del Rearm Europe, orwellianamente ribattezzato Preserving Peace, deve essere letto in questa cornice di senso o, meglio, di non senso. Come non ci stanchiamo di sottolineare ad nauseam, l'Unione Europea figura oggi come un treno in corsa verso l'abisso, come un santuario vuoto che glorifica i rapporti di forza a beneficio del blocco oligarchico neoliberale o sinedrio liberal-finanziario che dir si voglia. La questione fondamentale non è di salvare l'euro e l'Unione Europea whatever it takes, come disse l’unto dai mercati, Mario Draghi, il più impenitente euroinomane delle brume di Bruxelles: si tratta, invece, di salvarsi il prima possibile dall'euro e dall'Unione Europea, prima che abbia inizio la lunga notte che non ha mattino. La domanda ineludibile che si pone è, allora, la seguente: e voi siete pronti a immolarvi al fronte nel nome dei valori occidentali, ossia dell'arcobaleno e della cancel culture, della finanza predatoria e del fiscal compact?
di Diego Fusaro