Armi a Israele, le aziende Usa che hanno guadagnato di più dalla vendita: da Boeing a Northrop Grumman, da Lockheed Martin a Caterpillar
Dall'ottobre 2023, secondo il Dipartimento di Stato gli Usa hanno approvato pacchetti di armi e munizioni per un valore di oltre 32 miliardi, addizionali ai 38 miliardi in 10 anni già decisi nel 2016 da Barack Obama
Sono tantissime le aziende Usa che hanno guadagnato dalla vendita di armi ad Israele in questi anni. Washington è stato il partner più fedele dello Stato ebraico, aiutandolo a perpetrare il genocidio nei confronti dei palestinesi. Da Boeing a Northrop Grumman, da Lockheed Martin a Caterpillar. In tanti hanno guadagnato sullo sterminio della popolazione civile. Dall'ottobre 2023, secondo il Dipartimento di Stato gli Usa hanno approvato pacchetti di armi e munizioni per un valore di oltre 32 miliardi, addizionali ai 38 miliardi in 10 anni già decisi nel 2016 da Barack Obama.
Armi a Israele, le aziende Usa che hanno guadagnato di più dalla vendita
Dalla vendita di armi ad Israele l'azienda Usa che ha fatto i guadagni maggiori è Boeing, che di recente anche firmato un contratto di vendita per caccia d'attacco F-15 dal valore di 18,8 miliardi di dollari, che verranno consegnati nel 2029. Ma non ci si ferma a Boeing, ovviamente. Tra le aziende statunitensi che hanno guadagnato tanti soldi ci sono:
- Northrop Grumman, che fornisce pezzi di ricambio per i caccia reazione;
- Lockheed Martin, specializzata in missili di precisione ad alta potenza;
- General Dynamics, fornitore dei proiettili da 120 mm usati dai carri armati israeliani Merkava;
- Oshkosh, che fornisce equipaggiamento per i veicoli corazzati da combattimento Eitan. Quelle unità hanno pure un motore
- Caterpillar, specializzata in vendite di bulldozer corazzati D9.
Tuttavia, il tema legato Gaza e alla vendita di armi per uccidere i palestinesi ha sollevato non poche preoccupazioni tra gli investitori delle stesse aziende. L'anno scorso tre fondi di investimento norvegesi hanno scelto di vendere le loro quote di Oshkosh, Palantir Technologies, Caterpillar e Thyssenkrup. Lo scorso ottobre il fondo pensione olandese ABP ha deciso di vendere la sua quota da 387 milioni di euro di Caterpillar.