Gaza, Russia propone a Onu bozza di "risoluzione guerra": "No a smilitarizzazione Striscia né a Idf oltre Linea Gialla", Usa: "Mossa di discordia"
La nuova bozza risolutiva, espressamente ispirata a quella statunitense, rappresenta - secondo Mosca - un nuovo e più efficace tentativo di sviluppare "approccio equilibrato, accettabile e unificato" alla situazione. Tra le proposte messe in campo, quella della soluzione a due Stati tanto osteggiata da Israele e Usa
Una nuova risoluzione per porre fine al conflitto genocida che sta continuando nella Striscia di Gaza nonostante i "promettenti" sforzi trumpiani mostrati con l'ultimo accordo di "pace" firmato a Sharm el-Sheikh. È questa la proposta avanzata - stavolta - dalla Russia sul conflitto israelo-palestinese, che ha presentato al Consiglio di sicurezza Onu una propria bozza risolutiva in opposizione a quella statunitense.
Gaza, Russia propone a Onu bozza di "risoluzione guerra": "No a smilitarizzazione Striscia né a Idf oltre Linea Gialla", Usa: "Mossa di discordia"
La bozza sarebbe stata consegnata alle Nazioni Unite da Mosca proprio ieri, 13 novembre, e secondo quanto riportato da Reuters, che ha avuto modo di visionarla, il nuovo progetto russo estrometterebbe significativamente l'ingerenza israeliana sulla Striscia nel periodo post bellico. In particolare, nel testo non vi sarebbe alcuna menzione della smilitarizzazione della Striscia, tanto cara alle potenze occidentali così come concordato nella Fase 2 del piano "di pace". Non solo: la contro-proposta russa si oppone espressamente alla permanenza israeliana oltre la Linea Gialla che, com'è noto, altro non è che un tentativo per dissimulare e giustificare il controllo territoriale israeliano di oltre il 50% della Striscia. Inoltre, terza spallata alla proposta Usa, nessun "Board of Peace" proposto dall'establishment trumpiano per l'amministrazione "transitoria" dell'enclave.
Piuttosto, spetterebbe al Segretario generale valutare e predisporre le "opzioni per il dispiegamento della Forza Internazionale di stabilizzazione". Il nuovo piano proposto dalla Russia s'impone all'attenzione come un urto risoluto alle mosse americane e vanno a disinnescare un'impalcatura apparentemente perfetta a partire dal punto saldo degli accordi: l'irrinunciabile spazio di manovra che Israele continua ad avere sulla sovranità palestinese. Inoltre, la bozza sembra ribadire "l'impegno nei confronti della visione di una soluzione a due Stati" che "vivano fianco a fianco in pace", sottolineando "l'importanza dell'unità e dell'integrità territoriale della Striscia e della Cisgiordania sotto l'Autorità palestinese". Proprio quella risoluzione a due Stati che gli Usa non hanno mai approvato.
Washington, dal canto suo, ha bollato la mossa russa come chiaro "tentativo di discordia" in un momento in cui la risoluzione "originale" è ancora in fase di negoziazione attiva, specie per quel che riguarda la Fase 2. Tale discordia "ha conseguenze gravi, tangibili e del tutto evitabile per i palestinesi a Gaza" ha fatto sapere un portavoce della missione statunitense, aggiungendo "il cessate il fuoco è fragile e sollecitiamo il Consiglio a unirsi e ad andare avanti per garantire la pace di cui c'è disperatamente bisogno". Eppure quel piano in 20 punti di Trump ha mostrato più di una volta di arrancarsi, se non di arenarsi in momenti critici, dov'è riesplosa la violenza per decisione israeliana. I russi non lo nascondono: "la controproposta è ispirata alla bozza degli Stati Uniti". Ma a differenza loro, si apprende, "l'obiettivo è consentire al Consiglio di Sicurezza di sviluppare un approccio equilibrato, accettabile e unificato per raggiungere una cessazione sostenibile delle ostilità".