Il sogno della Silicon Valley con Musk, Altman, Thiel e poi l’élite delle criprovalute: io come Dio; anzi, più giusto perchè ti guarisco
Nello spettacolo “Mi ritorna in mente” che io e Mario Giordano stiamo portando in scena, tra le altre cose ricordiamo di quando i genitori e i nonni ci raccontavano che i bambini li portava la cicogna, e poi fantastichiamo di un tempo moderno quando e dove i bambini saranno portati come un pacco da una specie di Amazon della genetica
Quante volte ne abbiamo parlate e quante volte siamo rimasti con la bocca aperta tra lo stupore e la paura. Lo stupore di ammettere che l’uomo può davvero ormai generare umanoidi e scegliere umani come fossero un prodotto, anzi il più bel prodotto. Ma anche la paura che questi umani che lo possono fare sono una élite, una pericolosa élite in gara con Dio. Sono i Cavalieri del Di(o)gitale, quelli già noti per essersi spinti oltre i frutti avvelenati del Capitalismo della Sorveglianza e averci dotato di pericolose leve come l’intelligenza artificiale e come i robot. Musk, Altman, Thiel e poi l’élite delle criprovalute, altro oggetto misterioso entrato nel nostro parlare comune senza averci capito molto.
Nello spettacolo “Mi ritorna in mente” che io e Mario Giordano stiamo portando in scena, tra le altre cose ricordiamo di quando i genitori e i nonni ci raccontavano che i bambini li portava la cicogna, e poi fantastichiamo di un tempo moderno quando e dove i bambini saranno portati come un pacco da una specie di Amazon della genetica.
Sembra che questa modernità non stia tardando a compiersi totalmente e a trattare davvero i bambini come un pacco, come un prodotto di un catalogo per chi desidera il figlio perfetto. Gli indizi ci sono da tempo, ora però il Wall Street Journal ci ha svelato di un nuovo progetto, tenuto segreto nelle ombre della Silicon Valley, che mette i brividi. Una specie di fabbrica di bimbi perfetti, di creature fuori dalla Natura o fuori dal disegno di Dio, di un prodotto della eugenetica, messo in piedi con le più nobili intenzioni come sempre accade in questi casi. Il progetto ha un nome: "Preventive". E ha degli imprenditori pionieri ben noti a chi maneggia di frontiere moderne: Sam Altman, amministratore delegato di Open Ai, cioé l’incubatore di ChatGpt; e Brian Armstrong, ceo di Coinbase, colosso delle criptovalute. Un tandem che potrebbe ben presto attrarre altri personaggi della stessa pasta e capitali a non finire. L’obiettivo è arrivare a consegnare il figlio perfetto, il bel pupo per chi ha disponibilità economiche: sano, biondo, occhi azzurri e con particolarità genetiche… sartoriali. E chi paga non si porrà problemi di frontiere morali: single o coppia, etero o dello stesso sesso, nonne che tornano a essere mamme per capriccio.
A far da schermo alle critiche, com’è prevedibile, ci sono le più belle intenzioni: lo scopo dell'operazione è far nascere un bambino da un embrione modificato al fine di prevenire una malattia ereditaria. Ma dietro le migliori intenzioni c’è un altro mondo che già oggi, nel cosiddetto deep web, ha già un mercato nero, dove le transazioni avvengono - guada caso - con criprovalute certificate su blockchain. A quanto pare è ora che quel mondo esca allo scoperto; la frontiera delle meraviglie è lì ad un passo: intelligenza artificiale, microchip nel cervello, umanoidi e figli da scegliere in una specie di catalogo delle meraviglie. Non è una novità che la Silicon Valley è ormai il laboratorio dove si crea il transumano, dove capitali, cervelli e programmatori ambiscono a confrontarsi con dio nella creazione di un nuovo essere umano geneticamente modificato. Una continua sfida con Dio, a piegarne il disegno e risolvere la più semplice e complicata domanda: ma perché dio ci vuole ammalati, perché non ci guarisce come fece Gesù? Ecco, i nuovi eroi della Silicon Valley presentano la loro proposta: noi ti guariamo dalle malattie impossibili; noi ti allunghiamo la vita; noi evitiamo che il tuo nascituro sia imperfetto. Bingo.
L’onnipotenza non è una tentazione di oggi, ma oggi quella hybris si misura con il progresso della tecnica, col digitale: non c’è più un limite morale, non c’è la minima paura di un giudizio divino. Stiamo sempre di più dentro l’idea demoniaca che una élite possa darsi del tu con il Creatore e generare uomini e donne, di guarire come per miracolo. Non è un caso se oggi il dibattito sul fine vita sia quasi il minimo sindacale, come a dire: ma siamo ancora qui a pensarci su? La vita è nelle disponibilità dell’uomo e lo sarà sempre di più. Chi ha i soldi può pensare a come superare malattie e limiti; chi non ne ha dovrebbe pensare a come togliere il disturbo in fretta se la Scienza non dà scampo e la Religione si fa impiccio.
Nel nuovo moderno, non ci deve essere sofferenza, malattia, handicap, errore. Non ci deve essere imprevisto. Tutto si tiene assieme, dalla compressione del libero arbitrio attraverso il controllo delle informazioni (il capitalismo della sorveglianza) al catalogo degli esseri umani. Come lo vuoi tuo figlio? Bello e sano, no? Tutti lo desideriamo. Poi però la vita è fatta anche di malattia e di imperfezione, di errori e di dolore. Non più: il domani è un eldorado. È la fine del Sacro, in ogni sua dimensione. C’è un nuovo Credo, con nuovi sacerdoti e papi. Persino dèi: quanto di demoniaco c’è nei moderni Campioni della Silicon Valley, da Thiel a Musk, da Altman a Bezos, senza però perdere per strada i vecchi Cavalieri che fecero l’impresa.
Non c’è dubbio che dopo essersi presi ogni pezzo della nostra vita, il prossimo passo è creare una forma di vita inedita, attraverso kit per creare figli "a la carte" in una delirante catena di Sant’Antonio che mette assieme club di milionari esaltati. Le start up non mancano, né scarseggiano i soldi, nella Babele della Silicon Valley.
Di Gianluigi Paragone