Kazakistan firma Accordi di Abramo, Trump elogia presidente Kassym-Jomart Tokayev: “Un grande, suo Paese ha ricche risorse naturali”

L’adesione del Kazakistan non è di per sé una grande svolta, visto che Astana intrattiene da decenni rapporti con Israele e dispone di un’ambasciata a Tel Aviv. Tuttavia, si tratta di un Paese strategico sullo scacchiere centro-asiatico, non solo per la sua posizione geografica ma anche per il suo peso energetico e la sua popolazione a stragrande maggioranza musulmana

Il Kazakistan ha aderito ufficialmente agli Accordi di Abramo, il patto diplomatico nato nel 2020 per normalizzare le relazioni tra Israele e diversi Paesi a maggioranza musulmana. L’annuncio è arrivato direttamente dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha elogiato il capo di Stato kazako Kassym-Jomart Tokayev definendolo “un grande” e sottolineando come “il suo Paese abbia ricche risorse naturali”.

Kazakistan firma Accordi di Abramo, Trump elogia presidente Kassym-Jomart Tokayev: “Un grande, suo Paese ha ricche risorse naturali”

L’adesione del Kazakistan non è di per sé una grande svolta, visto che Astana intrattiene da decenni rapporti con Israele e dispone di un’ambasciata a Tel Aviv. Tuttavia, si tratta di un Paese strategico sullo scacchiere centro-asiatico, non solo per la sua posizione geografica ma anche per il suo peso energetico e la sua popolazione a stragrande maggioranza musulmana.

Secondo i media israeliani, la firma del Kazakistan rappresenta un ampliamento significativo del raggio d’azione degli Accordi di Abramo e “li rilancerebbe in questo momento di fragile speranza per un nuovo assetto in Medio Oriente”.

Donald Trump ha confermato la firma degli Accordi su Truth Social: “il Kazakistan ha aderito agli Accordi di Abramo per normalizzare le relazioni tra Israele e le nazioni a maggioranza musulmana”, aggiungendo: “Presto annunceremo una cerimonia di firma per renderlo ufficiale, e ci sono molti altri Paesi che cercano di unirsi a questo club della ‘forza’”.

Da parte sua, il governo kazako ha confermato che la questione è “nella fase finale dei negoziati”, sottolineando che “la nostra prevista adesione agli Accordi di Abramo rappresenta una naturale e logica continuazione del corso di politica estera del Kazakistan, fondato sul dialogo, sul rispetto reciproco e sulla stabilità regionale”.

Gli Accordi di Abramo, siglati nel 2020 grazie alla mediazione dell’amministrazione Trump, avevano visto la partecipazione di Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Sudan e Marocco.

Infine, lo stesso Trump ha lasciato intendere la possibilità di una visita ad Astana: “È del tutto possibile”, ha risposto a un giornalista che gli chiedeva se potesse diventare il primo presidente degli Stati Uniti in carica a recarsi in Kazakistan. Il tycoon ha poi aggiunto parole di elogio: “Ha ricche risorse naturali e un grande presidente”.